Ora che le vaccinazioni anti Covid-19 procedono a ritmo vertiginoso si fa di giorno in giorno più insistente qualche interrogativo circa il “dopo” o, per meglio dire, circa i comportamenti da riprendere.
Nella giungla delle informazioni che viaggiano impetuosamente, con pari intensità della campagna vaccinale, attraverso tutti i canali di comunicazione l’ansia da ricominciamento è diffusissima.
Si potrà davvero condurre la stessa vita pre-pandemia?
Si potrà fare a meno delle vituperate mascherine?
Ci si potrà nuovamente abbracciare e ritrovarsi anche in luoghi chiusi senza correre rischi?
Ai legittimi quesiti giungono, come si è detto, riscontri da ogni fonte (non sempre autorevole).
Eppure i riferimenti scientifici ci sono e sono prodighi di informazioni e linee guida.
Il Centers for Disease Control and Prevention (CDC), l’organismo di controllo USA sulla sanità pubblica ha in questi giorni pubblicato una serie di chiarimenti e raccomandazioni (Center for Disease Control and Prevention Interim Public Health Recommendations for Fully Vaccinated People CDC 2021 updates as of April 27 https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/fully-vaccinated-guidance.html).
Si riferiscono agli statunitensi ma sono comunque un utile viatico per tutti.
Nel precisare che i vaccini sono tutti sicuri ha, tuttavia, chiarito che occorre distinguere tra vaccinati in progress e vaccinati che hanno ultimato il ciclo. Per i soggetti che rientrano nel primo cluster il rischio di ammalarsi non è scongiurato e, pertanto, è necessaria l’osservanza di tutte le misure precauzionali prescritta e ormai note (si auspica) alla generalità della popolazione: distanziamento, mascherine, igiene delle mani, divieto di assembramento in luoghi chiusi e aperti.
Diverso è il comportamento consentito ai vaccinati che si sono sottoposti a tutte le dosi di vaccino.
Per costoro il CDC si esprime favorevolmente alle possibilità di:
L’incontro con qualcuno affetto da COVID-19 non comporta l’obbligo di distanziamento o il doversi sottoporre a screening (salvo che non si abbiano sintomi o che si viva in un contesto di gruppo come una struttura di detenzione o correzionale o un alloggio di gruppo).
L’attenzionamento e la prudenza restano comunque parametri ineludibili in molte situazioni. Ad esempio, occorre continuare a proteggere se stessi e gli altri indossando una maschera che si adatti correttamente ai lati del viso e non lasci alcuno spazio per il passaggio dell’aria quando si è in luoghi pubblici chiusi e quando si incontrano in casa persone non vaccinate (compresi i bambini) provenienti da più di una famiglia.
Analoghe misure vanno assunte su aerei, autobus, treni e altri mezzi di trasporto pubblico.
Il monitoraggio dei sintomi resta, infine, la migliore pratica preventiva soprattutto se si è stati con qualcuno che è malato. In tal caso è obbligatorio lo screening e la domiciliazione cautelativa.