Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo contenente le disposizioni in materia di certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente, in attuazione degliarticoli 5,6 e 8 comma 2 della Legge 23 del 2014.
Mentre la legge disciplina:
con il decreto si è inteso rafforzare il concetto di “certezza del diritto nei rapporti tra fisco e contribuente” in materia di:
Abuso del diritto ed elusione fiscale.
L’abuso del diritto e l’elusione fiscale si concretizzano in comportamenti finalizzati all’esclusivo conseguimento di vantaggi fiscali.
In base al decreto, i presupposti per l’esistenza dell’abuso sono rinvenibili in operazioni:
Grava sull’Agenzia delle Entrate provare la condotta abusiva. Laddove l’Amministrazione finanziaria voglia contestare comportamenti abusivi è obbligata a far precedere gli atti da richieste di chiarimenti.
Spetta al contribuente dimostrare le eventuali ragioni extrafiscali alla base delle operazioni effettuate.
Raddoppio dei termini per l’accertamento
A tutela del contribuente, il raddoppio dei termini, in caso di reato penale, opera solo se la denuncia all’autorità giudiziaria sia inviata dall’Amministrazione finanziaria, entro i termini ordinari per l’accertamento.
Regime di adempimento collaborativo.
In via sperimentale previsto per le imprese di grandi dimensioni.
Introduzione di un regime collaborativo attraverso il quale, mediante un sistema di scambio continuo di informazioni, realizzare un sistema di controllo costante al fine di prevenire potenziali controversie fiscali.