“LAPIS SPECULARIS, LA LUCE SOTTO LA TERRA”

La mostra di Miguel Ángel Blanco per la prima volta in Italia

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Giovedì 10 ottobre, alle ore 19 presso la Real Academia de España en Roma (Piazza San Pietro in Montorio, 3), verrà inaugurata l’esposizione "Lapis specularis - La luce sotto terra" di Miguel Ángel Blanco, artista di origine madrilena.

Dopo aver fatto tappa al Museo Arqueológico Nacional di Madrid e al Museo Nacional de Arte Romano di Merida, la mostra approda a Roma, dove resterà fino all’1 dicembre 2019, visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18. Nel 2020 si terrà anche a Milano e Palermo.

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Il lapis specularis è un gesso cristallino caratterizzato da una grande trasparenza, che può sfaldarsi in sottili fogli di ampia superficie. Esso fu utilizzato ampiamente dagli antichi Romani, la cui vita cambiò radicalmente in seguito alla sua introduzione: permetteva infatti di chiudere con pannelli mobili le finestre, garantendo una temperatura costante negli ambienti adibiti a terme e, più in generale, a case private ed edifici pubblici. Dal punto di vista simbolico, inoltre, rappresentava un elemento magico.

Miguel Ángel Blanco si è servito di questo antico materiale esplorandone le qualità plastiche, poetiche e meravigliose e dunque riportare all’antico splendore la storia di Roma. Da tempo uno degli obiettivi dell’artista madrileno è quello di fondere Arte e Natura, in un particolare progetto: la Biblioteca del Bosco, attualmente composta da 1.191 libri-scatola contenenti tutti i regni naturali e innumerevoli esperienze rielaborate che incontrano un nuovo ordine.

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In occasione della mostra in Italia, con il supporto dell’Instituto Cervantes, Blanco presenta 24 libri-scatole insieme ad una serie di dischi e di scrigni (composizioni in scatole di ferro) realizzati in lapis specularis. L’artista rievoca la traslazione dalla Hispania al cuore dell’Impero, ricreando non tanto le sue finalità pratiche quanto le sue funzioni rituali attraverso un approccio più visionario che archeologico.

Nicola D’Agostino

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