“La BIBLIOTECA DEI NETTURBINI”

Creata con i libri abbandonati

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Ben 6mila libri, recuperati per strada dai netturbini del servizio pubblico, fanno della biblioteca di Ankara, capitale della Turchia, un esempio virtuoso di “riciclo culturale”. Un’iniziativa che sfida l’epoca del libro digitale per ristabilire centralità e nuovo slancio al libro cartaceo, che, di questi tempi, non di rado finisce nella spazzatura. “La biblioteca dei netturbini” è stata inaugurata pochi mesi fa in una ex fabbrica di mattoni.

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Da una parte si tutela l’ambiente, dall’altra si difende la cultura: questa è l’eccezionalità dell’operazione. Una cooperazione virtuosa che ha visto protagonisti sia i netturbini, nella raccolta dei libri che sarebbero finiti al macero, sia i cittadini residenti della zona di Cankaya, che hanno donato, piuttosto che gettarli via, un gran numero di volumi, ora parte integrante della virtuosa biblioteca.

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Fin da subito, la biblioteca ha riscosso un grande successo, arrivando a diventare esempio emblematico a livello planetario. Considerata la buona riuscita dell’iniziativa, si è passati velocemente dall’idea iniziale di mettere a disposizione i libri solo per le famiglie degli impiegati della fabbrica (luogo che ospita la biblioteca, N.d.R.) all’apertura al pubblico esterno.

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Sbirciando tra gli scaffali della biblioteca turca, troviamo una vasta gamma di autori e generi letterari: libri di narrativa, saggi, manuali scientifici, fumetti per bambini, libri di testo in lingua inglese e francese… Ma il processo virtuoso non finisce qui: la biblioteca, a sua volta, ha cominciato a donare i libri raccolti ad altri enti pubblici per fini educativi. Una cultura, dunque, che continua il suo viaggio con una catena di libri di testo donati e ridonati ad altri. Tanta solidarietà e amore per la cultura sullo sfondo di una storia che si è affacciata alla finestra del mondo esprimendo un modo nuovo di concepire il libro, la lettura, la solidarietà e persino l’ambiente (riciclare libri di carta, ricordiamolo, significa anche tutelare il pianeta!).

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Oggi la biblioteca è un punto di riferimento per ciclisti che vi sostano per trovare ristoro e studenti in cerca di nuovi libri da leggere. Un storia che nasce soprattutto dalla tenacia e dall’idea dei netturbini della città, che si sono resi protagonisti del progetto con la loro iniziativa spontanea. Il chiaro messaggio a difesa della cultura e dell’ambiente ha già aperto il cuore di tanti abitanti del mondo; chissà se, un domani, simili progetti non possano proliferare in ogni parte della Terra…

Enrico Marotta

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