“I 150 SALMI DELLA BIBBIA”, IL FILM MAI REALIZZATO DI LUCIO DALLA
Roberto Quagliano: «temevano che l’immagine di Lucio assumesse una caratterizzazione troppo religiosa per il suo pubblico»
Il 4 marzo del 1943 nasceva a Bologna Lucio Dalla. A distanza di 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 1° marzo del 2012, continua a far parlare di sé non solo per il grande repertorio musicale che ci ha lasciato. Sono alcuni giorni fa è circolata la notizia del lavoro audio visivo prodotto dall’artista che trae spunto dal Libro dei Salmi, un testo contenuto nella Bibbia ebraica, nell’Antico Testamento e nella Bibbia cristiana. I 150 salmi della bibbia, questo è il titolo del docu-film musicato nato da un’idea del regista Roberto Quagliano, venne realizzato interamente da Lucio Dalla come produttore e compositore delle musiche di ogni clip. Si tratta di un’opera di oltre sei ore, uscita nel 1993 e distribuita in 22 Paesi. L’interpretazione del testo fu affidata a Pino Colizzi (doppiatore del Gesù di Nazareth di Zeffirelli, coadiuvato da musicisti di fama internazionale come Robert Sindoli e Roberto Guarino.
Nonostante siano trascorsi 30 anni, per Quagliano, che ne parla con l’maro in bocca, è stata «una grande occasione mancata», e riguardo alla volontà di Dalla di non farne un film, aggiunge: «Mi dissero di temere per l’immagine di Lucio, che rischiava di diventare troppo caratterizzata dal punto di vista religioso». Sappiamo benissimo che l’ecletticità del cantautore bolognese, è sempre stata contraddistinta dal suo essere alquanto timorato di dio; un aspetto che lo ha portato, nel pieno della sua maturità artistica, a impegnarsi anche in produzioni di opere dal contenuto spirituale.
L’idea di produrre una pellicola “sperimentale” venne a Quagliano dopo la visione di Koyaanisqatsi del regista Geoffrey Reggio e con le musiche di Philipp Glass. La pellicola «conteneva immagini della natura tutto il mondo, tra deserti, foreste, mari, arricchite da una bellissima musica Era stupendo, solo che pensai: mancano solo le parole della Bibbia lette fuori campo. Da qualche tempo portavo avanti il mio progetto di VideoLetterature e quindi mi convinsi che se a immagini simili avessi unito alcuni brani tratti dai testi biblici l’impatto sarebbe stato fortissimo», ha dichiarato Roberto Quagliano a Rolling Stone.
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