“Culture contro la violenza di genere”
L’iniziativa lanciata dall’Università “La Sapienza” di Roma
I dati diffusi dall’associazione D.i.Re, Donne in Rete Contro la Violenza, raccontano che tra il 2 marzo e il 3 maggio, periodo di lockdown generale, ben 5939 donne hanno contattato le addette operatrici dei centri antiviolenza, di cui 1815 (circa il 30%) erano in cerca di aiuto per la prima volta. FemminicidioItalia.info, invece, narra tristemente della manifestazione più estrema del fenomeno: secondo i dati pubblicati dal 4 marzo all’8 maggio 2020, sono state uccise 11 donne, con una media di 1 donna a settimana. Numeri raccapriccianti e sconvolgenti, che ci si dovrebbe augurare di veder sempre più assottigliati. Un’ardua lotta contro una radicata cultura che alimenta e giustifica soprusi, discriminazioni e disuguaglianze. Rappresentazioni sociali difficili da sradicare, ma contro cui è necessario continuare incessantemente a combattere.
A tal proposito, l’Università “La Sapienza” di Roma ha lanciato un’interessante iniziativa: si tratta di un corso di formazione, della durata di 3 mesi, tutto dedicato alla violenza di genere, dal titolo “Culture contro la violenza di genere: un approccio transdisciplinare”.
Il corso è stato predisposto in vitù dell’entusiasmo manifestato dalla facoltà di Medicina e Odontoiatria e dalla facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Il percorso sarà articolato in quattro moduli didattici differenti, caratterizzati da un approccio transdisciplinare: 1) La violenza di genere: coordinate di un fenomeno; 2) Le attività di sostegno a favore delle vittime di violenza; 3) I meccanismi di prevenzione; 4) Le azioni di contrasto. Un’impostazione estremamente interessante che permette l’acquisizione di informazioni preziose utili per il riconoscimento, la prevenzione e il contrasto della violenza. Partire dalla teoria, per poi tramutare le conoscenze in pratica. Il tutto volto a debellare il fenomeno con l’informazione, a regalare forza alle vittime e promuovere il più possibile la prevenzione.
“La quarantena risulta aver aggravato decisamente, almeno nel nostro Paese, quella piaga universale che è la violenza di genere. E ci sarebbe da tenere conto del fatto che la violenza di genere includa anche forme di violenza contro uomini, minoranze di identità e orientamento sessuale, per le quali non disponiamo oggi, in Italia, di ricerche comparabili a quelle sulla violenza contro le donne” sottolineano Giovanna Gianturco e Gaia Peruzzi, del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale della Sapienza, sul magazine online “Sapienza medica” della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, guidata da Antonella Polimeni.
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