“CANCELLATE I GIOCHI OLIMPICI”
L’appello dei medici di Tokyo, che ne ritengono impossibile l’organizzazione
I Giochi Olimpici di Tokyo 2020 (nome mantenuto per questioni di sponsorizzazione e marketing) sono di nuovo a rischio. L’associazione dei medici di Tokyo prega il Comitato Olimpico Nazionale (JOC, Japanese Olimpic Comitate, l’equivalente del nostro CONI) di cancellare le Olimpiadi previste per questa estate (dopo il rinvio di un anno), motivando la richiesta con l’innalzamento dei contagi da CoViD-19 e le proteste sempre più veementi della gente. L’esortazione dei quasi seimila dottori della capitale nipponica arriva a meno di dieci settimane prima della cerimonia di apertura e fa da seguito alla medesima sollecitazione partita dal sindacato nazionale dei medici giapponesi. Tale sindacato, la scorsa settimana, ritiene l’organizzazione dell’evento pressocché impossibile da attuare. Soprattutto perché il Sol Levante è attraversato da quella che è definibile come una vera e propria quarta ondata, che sta colpendo varie regioni dell’arcipelago. “La cancellazione di un evento che ha il potenziale di aumentare in modo esponenziale i contagi da coronavirus e le vittime della malattia è la cosa più giusta da fare” si legge in un comunicato rilasciato dall’associazione. Nonostante la diffusione abbia rallentato (i morti accertati dallo scoppio della pandemia sono 11 mila e mezzo), la campagna vaccinale procede alla stessa velocità, a causa di burocrazie legate all’approvazione dei vaccini e alla spiccata carenza di personale autorizzato a somministrare il Pfizer.
Guardando l’altra faccia della medaglia, invece, gli organizzatori hanno comunicato che quasi il doppio delle persone si sono proposte per le duecento posizioni di medici sportivi di cui il Giappone ha bisogno durante i Giochi Olimpici. Nota bene: i compiti sono assimilabili al volontariato, e quindi non retribuiti. C’è anche da dire, per dovere di cronaca e completezza di informazione, che il Comitato Olimpico Giapponese, nel mese di aprile, per aver chiesto la disponibilità di cinquecento infermiere era stato criticato dall’associazione nazionale rispettiva.
Passando alla cronaca extra-sportiva, per limitare quanto più possibile l’espansione dei contagi il governo di Tokyo ha allargato lo stato di emergenza a nove prefetture, inclusa quella di Tokyo. Le misure sono entrate in vigore lo scorso venerdì e perdureranno fino al 31 maggio. Il quotidiano progressista Asah Shimbun ha pubblicato un sondaggio dal quale emerge che più dell’80% dei cittadini giapponesi chiamati in causa si sono detti contrari all’organizzazione delle Olimpiadi o, tutt’al più, a favore di un loro ulteriore rinvio. Nel mentre il tempo corre e non si lascia rincorrere, visto che la cerimonia di apertura è fissata al 23 luglio, data entro la quale bisognerà avere solo risposte definitive.
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