“ADOTTA UNA PIGOTTA” A SOSTEGNO DELLA LOTTA CONTRO IL COVID-19
L’iniziativa lanciata dall’Unicef è supportata anche dalle ostetriche di Bari e Bat
Nel corso della lunga quarantena della “fase 1”, le volontarie di Unicef Bari hanno dato vita a due Pigotte in edizione speciale: “Le dottoresse”, in omaggio ai tanti medici, infermieri e operatori sanitari che lavorano per la salute e la sopravvivenza di tutti e “Andrà tutto bene”, per incoraggiare alla speranza e alla rinascita. L’iniziativa ha riscosso particolare successo nei cittadini, che le hanno adottate in gran quantità inondando le creatrici di richieste sui social network. Il ricavato andrà alla lotta contro il Covid-19 nei vari paesi afflitti dalla pandemia. Mai come in questo caso, l’adozione di una Pigotta rappresenta un gesto concreto di solidarietà e altruismo per i bambini e per noi stessi.
“Questa volta la raccolta la facciamo per tutti i paesi del mondo – ha spiegato Michele Corriero, presidente provinciale Unicef Bari – compresa l’Italia, colpita dal nuovo Coronavirus. Con i soldi che otterremo, procederemo all’acquisto di mascherine, guanti e beni primari per le famiglie e i bambini che ne hanno bisogno”.
A sostenere l’iniziativa è stato anche l’Ordine interprovinciale delle ostetriche BA/BT, che sin dai primissimi istanti dell’emergenza sono rimaste accanto alle mamme partorienti; proprio grazie a loro, queste ultime hanno potuto dare alla luce i propri figli in tutta sicurezza e serenità. In ciascun punto nascita delle dodici ASL BA/BT è presente una Pigotta, con l’intento di rallegrare l’atmosfera del luogo che purtroppo in questo periodo vede le partorienti sole, non assistite dai propri cari, ad affrontare un momento per loro tanto delicato.
“Siamo grati per l’impegno che la dottoressa Menica De Tommaso, presidente dell’Ordine interprovinciale delle ostetriche BA/BT e tutte le altre rappresentanti della categoria stanno mettendo in questo progetto, che ci riguarda. Hanno proprio preso a cuore il principio della Pigotta, in questo periodo così speciale, utilizzandola anche come strumento affettivo, di positività e di speranza”.
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