È SUCCESSO. RENZI È CADUTO

La modifica non era malvagia, ma gli italiani hanno votato per antipatia

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E’ successo. Renzi è caduto. Travolto completamente dalla sua riforma. Quasi paradossale. Probabilmente è il caso di analizzare con maggior attenzione i fatti degli ultimi mesi. Renzi ha agito per cambiare le cose che non funzionano, per lasciare una impronta indelebile al paese (una sorta di riconoscimento a vita) ma soprattutto con la convinzione di vincere. Un po’ come Hillary Clinton. Cosa è successo invece? Il paese ha risposto usando la pancia e non la testa. Alcune persone prese dalla foga del “no” hanno votato senza conoscere l’oggetto del referendum. Molti si sono soffermati sulla personalizzazione del referendum lanciata direttamente dal Presidente del Consiglio. Mica si sono lasciati scappare l’occasione per mandarlo a casa! Ma qualcuno ha per caso riflettuto sul fatto che la costituzione non è una legge divina immutabile e che urge in alcune parti di una revisione? Sicuramente c’è chi ha pensato a questo. Non è bastato. Nemmeno il fatto che non si trattasse di una modifica malvagia. Che forse diminuire la quantità politica a favore della qualità, non sarebbe stato un affare negativo. Oltretutto un alleggerimento del sistema utilizzato finora dalle camere non può che giovare ad un paese sommerso dalla burocrazia. Gli italiani hanno sempre detto di voler tagliare poltrone e davanti all’opportunità servita su un piatto d’argento hanno preferito lasciar perdere per antipatia personale. C’è un malcontento diffuso che non va attribuito solo a chi governa. Il problema ha radici profonde e riguarda lo Stato intero cioè gli italiani. Fermarsi a comprendere lo scenario attuale è il modo più intelligente per capire come gira la politica. Gli italiani hanno accettato molte situazioni in passato. Il riconoscere implicitamente certi atteggiamenti in un determinato periodo per poi ripudiarli successivamente, è strano.

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Il popolo italiano ambisce al cambiamento tuttavia è troppo vessato da sentimenti negativi per poter decidere lucidamente. Una riforma urge in modo palese. Accontentare tutti non è possibile. Bisogna solo mettersi una mano sulla coscienza e decidere cosa è meglio per ognuno. Non è una vittoria questa. E’ solo un rimandare nuovamente. Coraggio, il cambiamento parte da noi.

Alessia Gerletti

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