VICEPREMIER SPAGNOLO: “L’UE RIPARTA DA RECOVERY FUND E REDDITO VITALE”

Pablo Iglesias, segretario di Podemos e vicepremier spagnolo:“servono politiche neokeynesiane”

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"Recovery Fund e reddito minimo vitale, l’Europa solidale parta da qui". Parla al quotidiano Il Messaggero Pablo Iglesias, vice presidente del governo spagnolo con delega a Diritti sociali e Agenda 2030, segretario generale di Podemos, l’ala sinistra del governo in Spagna, il cui nome completo è “Unidas Podemos”, a celebrare la causa femminista. Non era stato facile per il premier Sánchez trovare un accordo con Iglesias: le loro divergenze avevano costretto il Paese a tornare più volte alle elezioni, cosa che non era piaciuta all’elettorato di Podemos, che aveva punito il partito portandolo a perdere ben 36 seggi (la metà del totale) rispetto al 2016. Così, dopo le elezioni dello scorso novembre, Iglesias ha finalmente accettato il patto di governo col PSOE.

"Il dibattito che si sta producendo è sul futuro dell’Ue, ci stiamo giocando il progetto europeo. Voglio pensare che i Paesi del Nord abbiano interesse a proteggere l’Unione, perché questa è stata molto vantaggiosa anche per loro, cominciando dalla Germania".

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Iglesias ha le idee molto chiare su quali siano le necessità europee, oltre che spagnole, al momento: “Le situazioni di catastrofe non convertono gli atei in credenti, ma i neoliberisti in neokeynesiani", afferma. In effetti, a guardare i cambiamenti attuati in fretta e furia nella policy europea per quanto riguarda la spesa pubblica e gli aiuti alle imprese, è difficile dar torto a questa affermazione.

"Nei prossimi giorni", dice, il governo spagnolo approverà il reddito minimo vitale, "una prestazione che riguarderà più di un milione di famiglie". "Ho scritto un manifesto con le ministre italiana e portoghese del Lavoro per un reddito minimo vitale europeo, perché questa misura avvicinerebbe la Ue alle necessità dei cittadini". Iglesias non è certo il primo a proporre un reddito minimo di base, anche se in Italia questo manca (il Reddito di Cittadinanza si avvicina più ad un sussidio di disoccupazione). Certo, ci sono delle perplessità sulle distorsioni di mercato che una misura così incisiva potrebbe causare, ma probabilmente in una situazione di emergenza così estrema ed inaspettata è un’idea da non scartare certamente a priori.

La soddisfazione del leader di Unidas Podemos per il Recovery Fund fa il paio con quella del nostro Presidente Giuseppe Conte, che più volte nelle recenti conferenze stampa ha elogiato lo spirito di collaborazione della Spagna nel voler trovare al più presto soluzioni incisive contro il dramma sociale che la pandemia ha causato e continuerà a causare.

Giulio Negri

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