VARIANTE DELTA, CRESCONO I CONTAGI:E’ ALLERTA INTERNAZIONALE

In Italia ulteriori 1.391 contagi e altri 7 morti - I dati dalle Regioni - Covid, Iss: "Maggior parte nuovi contagi in non vaccinati"

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Variante Delta, crescono i contagi: è allerta internazionale

Variante Delta, è "allerta internazionale" dopo l’aumento dei contagi da coronavirus in Italia ed Europa. A preoccupare sono in particolare Spagna e Portogallo, ma anche la Russia, fra focolai e casi di ritorno tra turisti e tifosi. Per questo il ministero della Salute italiano ha diffuso una circolare che detta le misure e le raccomandazioni proprio alla luce di una ’Allerta internazionale variante Delta: incremento dei casi Covid-19 in diversi Paesi europei’.

cms_22485/giovanni-rezza-1200x1200.jpg"L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane - si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza - ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione.

Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante".

Per questo, "al fine di contenerne ed attenuarne l’impatto, è importante" innanzitutto "mantenere l’incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di Sars-CoV-2, per individuare precocemente e controllare l’evoluzione di varianti genetiche nel nostro Paese".

"Alla luce di quanto sopra riportato, vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, si raccomanda pertanto di: continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2 - elenca la circolare ministeriale - rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso; applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di Voc (Variante di preoccupazione, ndr) Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021".

Ancora, il dicastero raccomanda di "applicare le indicazioni della circolare del ministero della Salute n. 3787 del 31 gennaio 2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immunocompromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione".

Infine, è necessario "garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione".

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Delta al 90% a fine Agosto

"Sulla base delle ultime evidenze disponibili, si prevede che in Europa il 70% delle nuove infezioni da Sars-CoV-2 sarà dovuto alla variante Delta (B.1.617.2) entro l’inizio di agosto e il 90% entro la fine di agosto". Queste le stime riportate già diffuse dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattia (Ecdc).

"Qualsiasi allentamento durante i mesi estivi della severità delle misure non farmacologiche in atto nell’Ue/Spazio economico europeo all’inizio di giugno, senza un contemporaneo aumento dei livelli di vaccinazioni complete nella popolazione - si legge nel documento firmato dal direttore generale Prevenzione, Giovanni Rezza - potrebbe portare ad un repentino e significativo aumento dei casi Covid-19 giornalieri in tutte le fasce d’età, e soprattutto in quelle sotto i 50 anni, con un incremento associato dei ricoveri e decessi".

SPAGNA E PORTOGALLO

C’è in particolare l’aumento delle infezioni Sars-CoV-2 nella Penisola Iberica sotto i riflettori delle autorità sanitarie di diversi Paesi Ue e anche del ministero della Salute italiano. "Nelle ultime ore diversi Paesi europei hanno segnalato un incremento dei casi confermati Covid-19 da variante B1.617.2 (Delta)", si legge nel documento che elenca le situazioni più attenzionate.

"Le autorità sanitarie dei Paesi Bassi - riferisce il ministero - riportano un notevole aumento di infezioni da Covid-19 tra studenti di ritorno da Palma di Maiorca (Spagna) e dall’Algarve (Portogallo) dopo una breve vacanza. Tra l’8 e il 13 giugno 2021, sono stati registrati 81 casi su 16 voli di ritorno da Palma di Maiorca, e 60 casi su 14 voli provenienti da Faro, in Portogallo. Nello stesso periodo, il sistema di sorveglianza generale dei Paesi Bassi ha rilevato 205 casi in persone di età tra i 15 e i 19 anni con una storia di viaggio recente in Spagna o Portogallo. In queste destinazioni sono probabili contatti stretti e frequenti con altri individui della stessa fascia d’età e, considerando che la maggior parte di loro non è (ancora) vaccinata, i rischi di trasmissione potrebbero essere alti".

"Le autorità sanitarie spagnole - prosegue la circolare ministeriale - hanno notificato un ampio focolaio di Covid-19 tra gli studenti spagnoli di ritorno dalle Isole Baleari. All’8 luglio sono stati registrati 3.073 casi positivi e 8.656 contatti con un collegamento a Maiorca e 1.965 casi con 5.824 contatti con collegamento ad altre destinazioni (tra cui principalmente Minorca, Tenerife, Salou, Lloret de mar e Malaga). Il sequenziamento è in corso; l’analisi preliminare ha mostrato, per la maggior parte dei campioni, la presenza di variante Alfa e, in numero inferiore, di variante Delta".

"Tutti i casi primari - si precisa - hanno riferito la partecipazione ad attività di svago, come eventi organizzati su larga scala (concerti, feste), frequentazione di hotel, pub, club e altri luoghi con interazioni sociali strette e prolungate senza seguire misure di prevenzione. Sono stati identificati almeno 726 casi secondari, che hanno colpito anche persone di età più avanzata".

"Diversi Paesi europei hanno identificato casi tra i giovani cittadini che avevano viaggiato verso queste destinazioni", rimarca il ministero della Salute. "La Spagna segnala, inoltre - aggiunge - un notevole aumento dei casi con un’incidenza cumulativa negli scorsi 14 giorni di 252/100mila casi confermati, con valori di incidenza cumulativa in 14 giorni che raggiungo 800/100mila nella fascia d’età tra i 12 e i 29 anni. La maggior parte dei nuovi casi identificati si stanno verificando nella popolazione giovane non vaccinata, in molti casi legati ad eventi di svago superdiffusivi in ambienti chiusi, dove grandi gruppi di persone provenienti da luoghi diversi (sia spagnoli che stranieri) trascorrono insieme molto tempo senza seguire le previste misure di prevenzione. Altre fasce d’età iniziano ad essere interessate da questo aumento, soprattutto quelle in cui la vaccinazione non è ancora completa".

Per questo "le autorità sanitarie spagnole stanno valutando nuove restrizioni nelle diverse comunità autonome per controllare la situazione e raccomandano di cancellare tutti i viaggi di questo tipo con destinazione Maiorca".

RUSSIA

"Le autorità sanitarie finlandesi riferiscono di numerosi casi di Covid-19 tra i circa 4.500 tifosi di Uefa Euro 2020 di ritorno dalle partite in Russia", ricorda ancora il ministero.

"La maggior parte del traffico di ritorno in Finlandia - si legge nel testo, firmato dal direttore generale Prevenzione del dicastero, Giovanni Rezza - ha avuto luogo tra il 21 e il 25 giugno 2021. A partire dal 1° luglio 2021, sono stati notificati 481 casi confermati tra i passeggeri di ritorno dalle partite a San Pietroburgo e 165 casi secondari. L’analisi di un sottoinsieme di campioni prelevati dai casi di tifosi positivi ha confermato la presenza di variante Delta in tutti i casi finora sequenziati".

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cms_22485/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 1.391 contagi e altri 7 morti

Sono 1.391 i contagi da coronavirus in Italia, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile regione per regione.

Ieri registrati altri 7 morti, che portano il totale a 127.775 dall’inizio dell’emergenza legata al covid-19. Secondo i dati del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 143.332 tamponi per un indice di positività dello 0,97%. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 161. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.134. I guariti sono 1.318 nelle ultime 24 ore, complessivamente da inizio pandemia sono 4.102.420.

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I dati dalle Regioni

PIEMONTE - Sono 47 i contagi da coronavirus. Non sono stati registrati morti. I nuovi casi (di cui 3 dopo test antigenico) sono pari allo 0,5 % di 9.408 tamponi eseguiti, di cui 6.315 antigenici. Dei 47 positivi, gli asintomatici sono 24 (51,1%). I casi sono così ripartiti: 10 screening, 29 contatti di caso, 8 con indagine in corso; per ambito: 1 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 1 scolastico, 45 popolazione generale. I ricoverati in terapia intensiva sono 4 (+1). I ricoverati non in terapia intensiva sono 63 (-1). Le persone in isolamento domiciliare sono 676.

BASILICATA - Sono 5 i contagi da coronavirus. Non sono stati registrati morti: le vittime dall’inizio dell’epidemia di covid-19 rimangono 591. Gli attuali positivi sono 564 (-19), mentre i dimessi/guariti sono 25.886 (+24).

LOMBARDIA - Sono 250 i nuovi positivi al coronavirus. Secondo i dati del Ministero della Salute, i tamponi eseguiti sono stati 26.712. Una persona è morta, portando il totale dall’inizio della pandemia a 33.799 deceduti. I ricoverati con sintomi negli ospedali della regione sono 124, tre in più di ieri, mentre nei reparti di terapia intensiva sono ricoverate 37 persone.

VENETO - Sono 125 i nuovi contagi da Covid-19. Lo riferisce il bollettino della Regione. Si registra anche un nuovo decesso, che porta il numero complessivo delle vittime a 11.621. Risalgono i dati delle terapie intensive, 16, con 2 ricoveri in più rispetto a ieri. Stabile a 229, il numero dei malati Covid nelle normali aree mediche. I casi attualmente positivi sono 5.008 (+95), mentre i negativizzati sono 409.784 (+29).

EMILIA ROMAGNA - Sono 93 i contagi da coronavirus. Non è stato registrato nessun morto. I casi sono stati rilevati su un totale di 11.994 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è dello 0,8%. Dei 93 nuovi contagiati, 20 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 23 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 43 sono stati individuati all’interno di focolai già noti. L’età media dei nuovi positivi di oggi è 32,3 anni. Sui 20 asintomatici, 12 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, altri 2 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 1 tramite screening sierologico. Per altri 5 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 13 (invariato), 150 quelli negli altri reparti Covid (-3). I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 2.227 (+13). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.064 (+16), il 92,6% del totale dei casi attivi.

ABRUZZO - Sono 25 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti, le vittime dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19 rimangono 2.512. Gli attuali positivi sono 954 (+12), mentre i dimessi/guariti sono 71.696.

CALABRIA - Sono 54 i contagi da coronavirus in Calabria oggi, 11 luglio 2021, secondo i dati del bollettino della regione. I nuovi casi sono stati rilevati su 1.282 tamponi effettuati. Sono 55 i guariti, da ieri non sono registrati morti (per un totale di 1.234 decessi). Il bollettino, inoltre, registra -1 attualmente positivi, stabili quelli in isolamento, -1 ricoverati e, infine, terapie intensive stabili (per un totale di 3).

SICILIA - Sono 183 i contagi da coronavirus. I morti sono stati 2, che portano il numero totale dei decessi sull’isola a 5.992. I guariti sono 78, mentre il numero delle persone attualmente positive è di 3.650, di cui 3.504 in isolamento domiciliare. Il ricoverati sono 146 (-2) di cui 17 in terapia intensiva (-2) e 129 in area medica (erano 131).

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 6 i contagi da coronavirus. Cinque nuovi casi sono stati rilevati su 1.405 tamponi molecolari con una percentuale di positività dello 0,36%. Sono inoltre 1.421 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali è stato rilevato 1 caso (0,07%). Nella giornata odierna non si registrano decessi; una persona è ricoverata in terapia intensiva, mentre i pazienti in altri reparti sono 4, come comunica il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.

LAZIO - Su oltre 6mila tamponi nel Lazio (-1406) e oltre 14mila antigenici per un totale di oltre 20mila test, si registrano 164 nuovi casi positivi (-12), 1 decesso (-2), i ricoverati sono 128 (-3), le terapie intensive sono 25 (-1), i guariti sono 109. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 2,5% ma se consideriamo anche gli antigenici la percentuale scende allo 0,7%. I casi a Roma città sono a quota 122.

LIGURIA - Sono 26 i contagi di coronavirus. I nuovi casi sono stati individuati su 1.713 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 1.522 tamponi antigenici rapidi. Non si registrano morti. I pazienti ricoverati per covid sono 23, di cui 7 in terapia intensiva. Secondo i dati della Protezione Civile, gli attuali positivi sono 176 (+21), mentre i dimessi/guariti sono 99.068 (+5).

CAMPANIA - Sono 169 i contagi da coronavirus, Non sono stati registrati morti. I nuovi casi sono stati rilevati su 6.089 tamponi molecolari e 5.120 antigenici. I pazienti ricoverati per covid in terapia intensiva sono 15. Le persone ricoverate negli altri reparti sono 196.

PUGLIA - Sono 34 i contagi da coronavirus.Non si registrano invece nuovi decessi. Ancora in calo i nuovi casi di Covid19 a fronte di una diminuzione di test rispetto a ieri. In aumento, anche se contenuto, i nuovi guariti sono in crescita.

TOSCANA - Sono 87 i nuovi contagi da coronavirus. Registrato un altro morto. 244.948 il totale dei positivi dall’inizio della pandemia. I nuovi casi sono lo 0,04% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,05% e raggiungono quota 236.558 (96,6% dei casi totali). Ieri sono stati eseguiti 5.050 tamponi molecolari e 1.915 tamponi antigenici rapidi, di questi l’1,2% è risultato positivo. Sono invece 4.662 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l’1,9% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 1.501 (-1,8%). I ricoverati sono 81 (- 4), di cui 15 in terapia intensiva (-.1).

MARCHE - Nelle ultime 24 ore nelle Marche sono stati testati 1961 tamponi: 1109 nel percorso nuove diagnosi (di cui 460 screening con percorso Antigenico) e 852 nel percorso guariti (un rapporto positivi testati del 3,5%).

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cms_22485/2_ISS.jpgCovid, Iss: "Maggior parte nuovi contagi in non vaccinati"

La maggior parte dei contagi segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 14 giorni in soggetti non vaccinati che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino SARS-CoV-2 o che sono stati vaccinati con la prima dose o con il vaccino monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino. E’ quanto emerge da un report dell’Istituto Superiore di Sanità.

Nello specifico, nella fascia d’età 80+ anni, negli ultimi 14 giorni, il 35% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 59% delle ospedalizzazioni, il 78% dei ricoveri in terapia intensiva e il 70% dei decessi sono avvenuti in persone che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino e che sono attualmente l’8% della popolazione in questa fascia d’età. Nella maggior parte dei casi segnalati nelle ultime due settimane, l’accertamento diagnostico è stato motivato dalla presenza di sintomi o in seguito ad attività di ricerca dei contatti di casi accertati (contact tracing).

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