VALORI UMANI E CIVILI

“Cartellino rosso” a chi sfrutta il lavoro minorile.

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Come si sa, in molti sport, dal calcio alla Pallavolo e nel rugby, il “Cartellino rosso” è il simbolo che determina l’espulsione dal campo di un giocatore che ha commesso un fallaccio durante una gara. Una campagna, questa del “Cartellino rosso al lavoro minorile” a cui hanno aderito migliaia di organizzazioni, di celebrità ed atleti ed, ovviamente, a cui anche noi, dell’International Post, ci associamo per ribadire con forza, il nostro consenso.

cms_804/ILO-en-logo.gifUna iniziativa di straordinario valore umano e civile che l’ I.L.O. (Organizzazione internazionale del lavoro) ha promosso e che, alla vigilia dell’avvio del Campionato mondiale di calcio in Brasile sussume, adesso, uno speciale significato. E merita un più approfondito esame. Un flagello di portata universale lo sfruttamento dei bambini impiegati in lavori degradanti e non adatti alla loro età che, secondo stime recenti, coinvolgerebbe nel mondo 168 milioni di minori.

cms_804/BAMBINI_LAVORO_b06-india-11398.jpgUn esercito di creaturine (da 8 a 14 anni); 85 milioni dei quali, anziché giocare, studiare e divertirsi, si sfibrano lavorando oltre ogni limite di sopportazione; in orari ed in condizioni proibitive: al limite della schiavitù se non addirittura in attività particolarmente pericolose o dannose per la salute. Pratiche che per loro natura o per le circostanze in cui vengono eseguite, sono in grado di pregiudicare la salute, la sicurezza ed il morale. E sarebbero numerosi i minori impiegati in certune industrie od occupazioni ad alto rischio. Un problema globale che riguarda sia i paesi in via di sviluppo che quelli industrializzati. Un flagello aberrante e di portata mondiale: un’autentica “schiavitù moderna” che ha sconvolto e cambiato radicalmente l’esistenza di milioni di vite. Una mostruosità, si noti bene, che non fa parte di un triste passato di cui l’umanità credeva di essersi definitivamente sbarazzata od affrancata, ma di una piaga aperta che intristisce persino i paesi più sviluppati; l’umanità intera. E anche oggi, in questo momento, in tutti i luoghi della terra, ci sono uomini, donne e bambini abusati che continuano a soffrire in silenzio, lavorare, sudare ed a costruire soggiogati dalla feccia del genere umano che li riduce in schiavitù.

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Per non parlare dei circa 300 mila “bambini soldato”. “Cartellino rosso”, quindi, opportuno e condivisibile per tutti gli sfruttatori senza dignità. Partito nel 2002, il Programma internazionale dell’ILO per l’eliminazione del lavoro minorile (IPEC) ha deciso di utilizzare questo simbolo onnicompresivo in favore di una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica mondiale sulla prevenzione, il contrasto e l’eliminazione del lavoro minorile.

Anche se la virtuale “Redcard” dell’ILO, non potrà espellere chi sfrutta il lavoro di povere creature a proprio vantaggio è certo, però, che aprirà più di una crepa su talune coscienze. Servirà a getterà nuova luce nel cono d’ombra che permea l’informazione generale ed a stimolare chi deve… intervenire sulla vexata questio che agglutina il lavoro minorile.

cms_804/Papa_Francesco_-Debellare_Lavor_Giovani.jpgMa anche a rafforzare il movimento mondiale per l’eliminazione di questa piaga. Una ferita su cui si è pronunciato l’altra sera anche Papa Francesco. Il quale, contro lo sfruttamento del lavoro minorile ha scagliato, durante l’udienza generale del mercoledì, il proprio dardo ammonitore. S.S., infatti, parlando al popolo dei fedeli di questa Giornata mondiale, ha sollevato il dépliant dell’evento e mostrandolo alla folla per alcuni secondi, ha affermato: “Decine di milioni di bambini -sentite bene ha tuonato il Santo Padre-: decine di milioni di bambini sono costretti a lavorare in condizioni degradanti, esposti a forme di schiavitù e di sfruttamento, come anche ad abusi, maltrattamenti e discriminazioni. Auspico vivamente -ha proseguito Francesco- che la comunità internazionale possa estendere la protezione sociale dei minori per debellare questa piaga dello sfruttamento dei bambini. Rinnoviamo tutti il nostro impegno e, in particolare, le famiglie, per garantire ad ogni bambino e bambina la salvaguardia della sua dignità e la possibilità di una crescita sana. Una fanciullezza serena -ha ribadito Papa Francesco- permette ai bambini di guardare con fiducia alla vita e al futuro.”.

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BOX - L’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne. I suoi principali obiettivi sono: promuovere i diritti dei lavoratori, incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose, migliorare la protezione sociale e rafforzare il dialogo sulle problematiche del lavoro.

cms_804/Manifesto_-_Sfruttamento_Lavoro_Minorile.jpgL’ILO è l’unica agenzia delle Nazioni Unite con una struttura tripartita: i rappresentanti dei governi, degli imprenditori e dei lavoratori determinano congiuntamente le politiche ed i programmi dell’Organizzazione. L’ILO è l’organismo internazionale responsabile dell’adozione e dell’attuazione delle norme internazionali del lavoro. Forte dei suoi 185 Stati membri, si prefigge di assicurare che le norme del lavoro siano rispettate sia nei principi che nella pratica. E, intendendo promuovere le succitate priorità, chiede: un impegno per introdurre, migliorare ed estendere la protezione sociale in linea con la Raccomandazione OIL n. 202 sui sistemi di protezione sociale di base. Sistemi nazionali di sicurezza sociale adatti ai bisogni dei bambini e che contribuiscano al contrasto del lavoro minorile; una protezione sociale per i minori particolarmente vulnerabili. Sebbene tra il 2008 al 2013 si siano registrati progressi significativi con una diminuzione di 47 milioni di minori lavoratori, ovvero da 215 milioni a 168 milioni, non sarà possibile raggiungere l’obiettivo fissato dalla comunità internazionale di eliminare entro il 2016 le peggiori forme di lavoro minorile. La Giornata mondiale, surrogata dal “Cartellino rosso” sventolato contro il lavoro minorile rappresenta, pertanto, una occasione per prendere coscienza e per accelerare ed intensificare gli sforzi, al fine di raggiungere al più presto questo nobile obiettivo.

Giancarlo Giulio Martini

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