VALENTINAKI E IL TESORO NASCOSTO

Era venuta in Italia soltanto per un mese: questo è quello che credeva Valentina Kovalisina - in arte Valentinaki - giovane pittrice lettone “ormai” residente a Milano.
Spesso la vita ci conduce laddove sa che troveremo pane per i nostri denti - in questo caso, colore per le nostre tele. E ci prepara un posto, offrendoci più di quanto avremmo immaginato.
Laureata in economia e commercio e in scenografia, Valentina viene in Italia per un lavoro da indossatrice, convinta di ripartire da lì a poco. Ma accade qualcosa che sconvolge totalmente i suoi piani.
Valentina Kovalisina, in arte Valentinaki
L’incontro con Giusi Boncinelli, pittrice fiorentina residente a Milano, ha il potere di risvegliare in lei una passione sopita, reindirizzando i suoi passi verso una strada mai percorsa.
Perché é così che accade: l’Arte sceglie una persona come suo “strumento” di comunicazione e, al momento opportuno, si manifesta a lei.
“Giusi mi ha accolta nella sua vita come una figlia e non solo come un’allieva - racconta - arricchendo la mia esistenza di due doni preziosissimi: la formazione pittorica e la fiducia nelle mie capacità. Non c’è dono più grande che incontrare qualcuno che ti aiuta a realizzare i tuoi sogni”.
Valentina lo sa bene, lei che aveva già dovuto abbandonare la danza a causa di un infortunio. Ma i punti di arresto sono anche potenziali punti di partenza per nuove avventure ed è qui che Valentina diventa Valentinaki.
Un colore: il blu. Un elemento: l’acqua. Valentinaki è la pittrice del mare.
Perché ha scelto questo tema? O meglio, perché tra lei e il mare c’è questo grande legame?
“Dire che per me il mare è tutto sarebbe un po’ scontato ma in effetti è proprio così - spiega. Sono nata vicino al mar Baltico e da subito si è instaurata questa connessione inspiegabile. Quando ho iniziato a dipingere mi è apparso sulla tela come d’incanto, non lo avevo programmato. Assemblando forme, colori e materia mi sono semplicemente trovata di fronte al fatto compiuto e ho dovuto prenderne atto”.
“Phantalassa III” - 120x80 cm - mixed media with resin by Valentinaki
La pittura - come le altre forme d’arte - è qualcosa di istintivo e l’artista ne è lo strumento e il portavoce. Così come la penna ha all’interno un’anima che permette all’inchiostro di colare sulla carta e scrivere, allo stesso modo l’artista è l’anima della penna divina che scrive sulla tela. In questo caso scrive in blu, il colore del mare.
Il rumore dei flutti, lo spumare delle onde, il profumo di ostriche e di perle di mare, tutto questo era già dentro quell’anima inconsapevole che non attendeva altro che potersi manifestare.
Non è un caso, né tantomeno un parlare poetico, se ho citato le ostriche perché queste sono davvero la particolarità e il marchio delle opere di Valentinaki.
“Le ostriche sono una parte parallela della mia ricerca - spiega: Ia prima era ovviamente il mare e l’altra la materia.
La mia insegnante mi spronava spesso a dare più volume alle mie pennellate, più spessore; così un giorno ho deciso di inglobare all’interno del colore i gusci di conchiglie, per le quali avevo da sempre una grande passione”.
Si tratta delle conchiglie che tutti conosciamo e amiamo, con le loro geometrie perfette e le loro forme armoniose. Finché un giorno, camminando sulla spiaggia, l’artista non si imbatte su una conchiglia di ostrica. La differenza è lampante: bruttina, bitorzoluta, dalla geometria irregolare, ricoperta dentro e fuori degli scarti del mare. Ma questo inaspettato incontro le fa compiere un ulteriore passo in avanti, facendole scoprire quella che poi chiamerà la “perfezione imperfetta”.
"Santo Spirito" - 20x20 cm - mixed media with resin by Valentinaki
“Guardandole più da vicino mi sono resa conto di quanta perfezione ci fosse nella loro imperfezione - racconta. Non ce ne sono due uguali e ciascuna racconta una storia diversa, particolare, unica. Soprattutto, l’ostrica racchiude al suo interno il più prezioso dei tesori: la perla.”
Sono molteplici i messaggi che Valentinaki ci lancia attraverso le sue opere. Prima di tutto quello della bellezza dell’imperfezione, soprattutto in una società che considera bello solo ciò che è privo di difetti. Ma chi siamo noi per giudicare ciò che natura crea? Non siamo forse noi a sbagliare prospettiva e ad avere lo sguardo inquinato dai modelli inculcatici dalla tv e dai social? Non è la natura che deve adeguarsi al nostro sguardo malato ma siamo noi che dobbiamo imparare a “vedere”.
Un’altro grande insegnamento è quello che chiamerei il “tesoro nascosto”.
Nessuno nasconderebbe qualcosa di prezioso in un luogo facilmente riconoscibile per la sua bellezza o preziosità. Così il Creatore di tutte le cose ha scelto l’ostrica, una conchiglia apparentemente insignificante, per affidarle il più bello dei gioielli naturale: la perla. Questo ci dice molto anche delle nostre relazioni interpersonali: facciamo attenzione a come giudichiamo le persone dalle apparenze, perché potremmo trovarci di fronte a un vero tesoro!
“White Sand I” - 100x100 cm - mixed media by Valentinaki
Infine, Valentinaki vuole spronarci a coltivare la visione positiva.
In periodo storico in cui tutti, in un modo o nell’altro, siamo stati costretti a subire un brusco arresto se non addirittura uno sconvolgimento delle nostre esistenze, siamo chiamati ad approfittare di questo tempo di “fermo forzato” per dare un’occhiata alla nostra vita. È proprio in situazioni come queste che nascono i cambiamenti o che si approfondiscono le scelte già effettuate. Il fermo, il blocco può nascondere una perla, un po’ come l’ostrica.
“L’importante è andare sempre avanti e vedere tutto in chiave positiva - afferma. Nella mia vita l’ho sperimentato più volte e, dopo ogni difficoltà, mi sono sempre ritrovata più ricca.”
Inoltre il nostro pensiero positivo influenzerà anche chi ci sta intorno: se tutti facciamo uno sforzo in questo senso, costruiremo una coscienza collettiva gioiosa e forte. Siamo tutti legati gli uni agli altri, come le onde del mare: lasciamoci cullare dai flutti senza temere la tempesta, fiduciosi di essere condotti sulla terra ferma della piena realizzazione.
L’intervista che segue è stata realizzata da “Tavoli HeArt” per la Social TV della storica Libreria Bocca di Milano, all’interno della splendida cornice di Galleria Vittorio Emanuele II.
La Libreria Bocca dal 1775 è locale Storico d’Italia con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.
L’articolo è pubblicato su “International Web Post” che, nella persona del suo fondatore e direttore Attilio Miani, si fa portavoce della partnership tra un magazine di informazione internazionale e una libreria storica unica nel suo genere.
#socialtvlbocca
Dove trovare Valentinaki:
https://www.facebook.com/profile.php?id=100004422095305
https://www.instagram.com/valentinaki_art/
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