VACCINO TERZA DOSE E VARIANTE DELTA
In Italia ulteriori 3.674 contagi e altri 24 morti - I dati dalle Regioni - Vaccino Covid, ecco quando si può rinviare e chi è esente
Vaccino terza dose e variante Delta, Pfizer-BioNTech inviano primi dati a Fda
Terza dose vaccino e variante Delta, Pfizer e BioNTech annunciano di aver presentato all’agenzia statunitense Food and Drug Administration (Fda) i dati iniziali della loro sperimentazione a supporto della valutazione della terza dose di vaccino Covid per una futura autorizzazione di questo richiamo in persone dai 16 anni in su. I dati in questione - di fase 1 - saranno "presentati anche all’Agenzia europea del farmaco Ema e ad altri enti regolatori nelle prossime settimane", annunciano le due aziende che hanno avviato un programma di sperimentazione clinica di fase 1/2/3 che valuta la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità di una terza dose del vaccino Covid nei partecipanti adulti statunitensi arruolati nel trial di fase 1 relativo al ciclo a due dosi.
I partecipanti hanno ricevuto una dose booster di 30 microgrammi del loro vaccino (BNT162b2), 8-9 mesi dopo aver ricevuto la seconda dose.
VARIANTE DELTA
Dopo la terza dose di vaccino Covid, si osservano livelli di anticorpi neutralizzanti "significativamente più alti contro il virus Sars-CoV-2 iniziale (wild type) e contro le varianti Beta e Delta, rispetto ai livelli osservati dopo" il ciclo vaccinale a "due dosi". Sono alcuni dei primi risultati resi noti dalle aziende Pfizer e BioNTech.
"Una dose booster" di vaccino Covid, "data fra 6 e 12 mesi dopo la vaccinazione primaria" con due dosi, "potrebbe aiutare a mantenere un alto livello di protezione contro il virus" le parole di Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer, postate su Twitter insieme all’annuncio di oggi.
"La vaccinazione è il nostro mezzo più efficace per prevenire l’infezione da Covid, in particolare le malattie gravi e il ricovero, e il suo profondo impatto sulla protezione delle vite delle persone è indiscutibile - afferma Bourla - Tuttavia, con la continua minaccia della variante Delta e la possibile comparsa di altre varianti in futuro, dobbiamo rimanere vigili contro questo virus altamente contagioso. I dati che abbiamo visto fino ad oggi suggeriscono che una terza dose del nostro vaccino suscita livelli anticorpali che superano significativamente quelli osservati dopo il regime originario a due dosi. Siamo lieti di presentare questi dati alla Fda".
In Italia ulteriori 3.674 contagi e altri 24 morti
Sono 3.674 i nuovi contagi da coronavirus Italia, secondo i dati dell’ultimo bollettino del ministero della Salute.
Si registrano altri 24 morti.
Ieri i nuovi casi di positività erano 5.664 e 19 i decessi. Sono 128.456 le vittime da inizio emergenza.
Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 74.021 tamponi, un numero nettamente inferiore ai 160.870 precedenti, che portano il tasso di positività a salire al 4,9% (precedente 3,5%).
In aumento le persone ricoverate in ospedale con sintomi che sono 3.334 (+172), mentre sono 404 i ricoverati in terapia intensiva (+20), con 32 ingressi nelle ultime 24 ore. Sono 4.187.186 i guariti (+3.477) e 128.696 gli attualmente positivi (+168).
La Sicilia è la regione con il maggior incremento di nuovi casi (881 in 24 ore), a seguire la Toscana (+527).
I dati dalle Regioni
CAMPANIA - Sono 183 i contagi da coronavirus. Registrati 4 morti, 2 persone sono decedute nei giorni scorsi ma sono state segnalate ieri.
LIGURIA - Sono 78 i nuovi contagi da coronavirus. Registrato 1 morto.
PIEMONTE - Sono 97 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
VENETO - Sono 291 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
MARCHE - Sono 69 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
LOMBARDIA - Sono 138 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 3 morti.
SICILIA - Sono 881 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano altri 7 morti.
TOSCANA - Sono 527 i contagi da coronavirus. Si registrano 3 morti.
PUGLIA - Sono 103 i contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
ABRUZZO - Sono 15 i nuovi contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
EMILIA ROMAGNA - Sono 458 i nuovi contagi di coronavirus. Si registrano 2 morti.
FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 16 i nuovi contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
LAZIO - Sono 419 i nuovi contagi da coronavirus. Non si registrano morti.
SARDEGNA - Sono 266 i nuovi contagi di coronavirus. Si registra 1 morto.
Vaccino Covid, ecco quando si può rinviare e chi è esente
Quando si può rinviare il vaccino anti-Covid-19? A questa e ad altre domande offre una risposta dettagliata la Società italiana di Medicina generale e delle Cure primarie (Simg) che ha realizzato un documento, in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute, con tutte le informazioni utili ai medici di famiglia e a quelli vaccinatori, dal momento che - si legge in una nota - "restano vivi alcuni interrogativi su come ci si debba comportare di fronte a casi particolari". Casi su cui sono intervenute le circolari ministeriali del 4 e 5 agosto riguardanti il rilascio dei ’certificati di esenzione alla vaccinazione anti-Covid-19’.
Con queste circolari - spiega la Simg - il ministero della Salute ha disciplinato l’adozione e il rilascio dei certificati di esenzione per coloro che, per condizioni cliniche specifiche e documentate, non possono ricevere la vaccinazione o completare il ciclo vaccinale e di coloro che hanno ricevuto il vaccino Reithera, anche al fine di ottenere la certificazione verde europea Covid-19. Quindi, temporaneamente e fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni, sul territorio nazionale sono validi i certificati di esclusione vaccinale già emessi dai Servizi sanitari regionali.
Vi sono delle condizioni - spiega dunque la Simg (il cui documento è consultabile al link https://www.simg.it/esenzione-da-vaccino-anti-covid-19-vademecum-operativo/) - in cui è preferibile posticipare la vaccinazione e sono legate alla protezione già garantita dall’infezione: si tratta dei pazienti positivi ad almeno tre mesi dal primo tampone positivo e pazienti con Covid-19 che abbiano ricevuto terapia con anticorpi monoclonali laddove non siano trascorsi almeno tre mesi dal trattamento. Vi sono poi soggetti in quarantena per contatto stretto e soggetti con sintomi sospetti di Covid-19: in questi casi l’opportunità di vaccinazione avverrà alla fine della quarantena o successivamente al termine del percorso diagnostico. A questi si aggiungono pazienti con malattia acuta severa non differibile (come un evento cardiovascolare acuto, epatite acuta, nefrite acuta, stato settico o grave infezione di qualunque organo/tessuto, condizione chirurgica maggiore, ecc.).
In generale - prosegue la Simg - un vaccino non deve essere somministrato quando è presente una controindicazione tale che il rischio di reazioni avverse è maggiore dei vantaggi indotti dalla vaccinazione. La presenza di una controindicazione ad uno specifico vaccino non esclude la possibilità che possano essere somministrati altri vaccini disponibili. E come controindicazione specifica nei confronti di uno o più dei vaccini attualmente utilizzati in Italia, la Simg identifica l’ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. In caso di reazione allergica grave alla prima dose di un vaccino Covid-19 si può considerare la possibilità di utilizzare un vaccino di tipo diverso per completare l’immunizzazione.
La vaccinazione - ricordano ancora i medici di famiglia - non è controindicata in gravidanza. La sindrome di Guillain-Barré è stata segnalata molto raramente dopo somministrazione di Vaxzevria e Janssen. E ancora: vi sono anche alcune false controindicazioni, che in quanto tali non danno diritto a certificato di esenzione. Tra le più comuni, l’allattamento non rappresenta una controindicazione alla vaccinazione; le persone con storia di paralisi di Bell e i soggetti affetti da malattie autoimmuni possono ricevere qualsiasi vaccino autorizzato da Ema, così come i pazienti immunocompromessi e gli oncologici in corso di radio-chemioterapia, salvo specifiche controindicazioni.
Persone con una storia di gravi reazioni allergiche non correlate a vaccini o farmaci iniettabili, come allergie al cibo, agli animali domestici, al veleno di insetti, all’ambiente o al lattice - sottolinea la Simg nel documento - possono essere vaccinate, così come coloro con storia di allergie ai farmaci orali o di storia familiare di gravi reazioni allergiche, o che potrebbero avere un’allergia più lieve ai vaccini (nessuna anafilassi).
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