VACCINO COVID, LO STUDIO: DOPO 6 MESI ANTICORPI CALANO MA PROTEGGONO

In Italia ulteriori 2.985 contagi e altri 65 morti - I dati dalle Regioni - Covid, via libera Aifa a tre farmaci per cure ricoverati

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Vaccino Covid, lo studio: dopo 6 mesi anticorpi calano ma proteggono

Sei mesi dopo il completamento del ciclo di vaccino anti Covid, il 99% degli operatori sanitari dell’ospedale Niguarda di Milano aveva ancora una buona presenza di anticorpi in circolo. E nonostante ci sia stato effettivamente un calo fisiologico degli anticorpi IgG (immunoglobuline G), solo lo 0,4% ha contratto il coronavirus Sars-CoV-2, 9 su 10 in modo asintomatico. Sono alcuni dati salienti emersi dallo studio Renaissance a 6 mesi. Protagonista il personale della struttura meneghina. L’analisi del siero di 2.179 operatori che hanno partecipato alla ricerca finalizzata a valutare la risposta immunitaria al vaccino anti-Covid nel lungo periodo (da 14 giorni a 1 anno) mostra che tra i pochi (1%) che non mostrano una risposta rilevabile, alcuni fin dall’inizio, vi sono anche persone con condizione clinica di immunodepressione.

cms_23318/Francesco_Scaglione.jpgRenaissance è il primo studio avviato in Italia e uno tra i più ampi europei in termini di casistica, spiegano dal Niguarda. Tutti i partecipanti hanno completato il ciclo vaccinale tra gennaio e febbraio 2021, con il vaccino Comirnaty* di Pfizer/BioNTech. "Con le prime due analisi, cioè dopo 14 giorni e 3 mesi dalla vaccinazione, avevamo osservato una risposta anticorpale in circa il 99% dei vaccinati", ricorda Francesco Scaglione, direttore del Laboratorio di analisi chimiche e microbiologia del Niguarda. Gli studi sierologici a distanza di 6 mesi confermano che nella stessa percentuale di vaccinati gli anticorpi sono ancora presenti in una buona quantità.

In questi 6 mesi il titolo anticorpale medio è naturalmente sceso. In particolare, la curva di riduzione è stata più netta e veloce nei primi 3 mesi (tra i 14 giorni e i 3 mesi il calo è stato di circa il 70%) e più lenta e graduale nel periodo successivo (circa il 45%).

Nel dettaglio l’86% del campione studiato, illustrano gli esperti del Niguarda, possiede a 6 mesi un titolo inferiore a 1.000 Bau (Binging Antibody Unit, unità standard che misura i livelli di anticorpi), il 6% un titolo tra 1.000 e 1.500, un 3% tra 1.500 e 2.000 e un 4% un titolo superiore a 2.000 Bau. L’1% invece non ha una risposta anticorpale rilevabile. "E’ importante sottolineare che il 4% della nostra popolazione ha ancora titoli altissimi, superiori a 2.000 Bau - evidenza Scaglione - il 51% di questi aveva una storia di Covid prima della vaccinazione, mentre il 45% non è mai entrato in contatto con il virus".

L’altro dato che viene sottolineato è il numero di persone che si sono infettate dopo la vaccinazione. "I dati sono estremamente confortanti - continua il ricercatore -. Soltanto 10 operatori sanitari, infatti, hanno contratto l’infezione e, soprattutto, 9 su 10 in maniera asintomatica o paucisintomatica e solo uno in maniera sintomatica. Tra l’altro, in questo caso si trattava di uno dei soggetti fragili che non aveva inizialmente risposto alla vaccinazione".

Anche in presenza di un numero relativo basso di IgG, evidentemente, è la riflessione degli esperti, una volta a contatto con il virus sembra che si attivi una risposta efficace e rapida grazie ai linfociti T, le cellule ’sentinella’ che permettono di produrre una protezione duratura contro Covid grazie alla cosiddetta ’memoria immunitaria’. "I risultati dello studio - conclude Scaglione - ci stimolano ad approfondire ancora di più la dinamica della risposta immunitaria e ci confermano come la migliore arma contro la diffusione del virus sia la più ampia vaccinazione possibile".

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cms_23318/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 2.985 contagi e altri 65 morti

Sono 2.985 i contagi da Coronavirus in Italia, secondo numeri e dati Covid del bollettino di ministero della Salute e Protezione Civile.

Registrati altri 65 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati fatti 338.425 tamponi con un tasso positività allo 0,9%. Sono 459 (-29) le terapie intensive occupate. Sono 3.418 (-69) nelle ultime 24 ore. Dall’inizio dell’emergenza ci sono stati 130.807 morti. I guariti sono stati 4.435.370, 5.105 nelle ultime 24 ore. Ad oggi in Italia ci sono 98.872 (-2.208) positivi.

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I dati dalle Regioni

LOMBARDIA - Sono 345 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano 6 decessi.

CAMPANIA - Sono 222 i contagi da coronavirus.Si registrano 3 decessi.

BASILICATA - Sono 32 i contagi da coronavirus. Si registra 1 decesso.

VENETO - Sono 376 i contagi da coronavirus. Si registrano 10 decessi.

PUGLIA - Sono 125 i contagi da coronavirus. Si registrano 6 decessi.

TOSCANA - Sono 190 i contagi da coronavirus. Il tasso dei nuovi positivi è 0,97%.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 51 i nuovi contagi da coronavirus.Si registra 1 decesso.

SARDEGNA - Sono 49 i nuovi contagi da coronavirus. Si registra 1 decesso.

PIEMONTE - Sono 192 i nuovi contagi di coronavirus. Si registra 1 decesso. morti.

LAZIO - Sono 252 i nuovi contagi da coronavirus. Si registrano 3 decessi.

LIGURIA - Sono 84 i contagi da coronavirus. Si registra 1 decesso.

SICILIA - Sono 553 i contagi da coronavirus. Si registrano 13 decessi.

VALLE D’AOSTA - Sono 10 i nuovi contagi da coronavirus. Non si registrano decessi.

CALABRIA - Sono 97 i contagi da coronavirus. Si registrano 2 decessi.

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cms_23318/AIFA-LOGO-1280x720.jpgCovid, via libera Aifa a tre farmaci per cure ricoverati

Trattamento di Covid 19 in pazienti ospedalizzati con polmonite e necessità di supporto respiratorio, via libera dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa all’antinfiammatorio anakinra e ad altri due farmaci (baricitinib e sarilumab).

"Nella riunione straordinaria del 23 settembre - informa l’ente regolatorio nazionale in una nota - la Commissione tecnico scientifica (Cts) di Aifa ha valutato le nuove evidenze che si sono rese disponibili all’utilizzo per il trattamento del Covid-19 di anakinra, baricitinib e sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. I tre farmaci, pur avendo proprie specificità, si aggiungono al tocilizumab nel trattamento di soggetti ospedalizzati con Covid-19 con polmonite ingravescente sottoposti a vari livelli di supporto con ossigenoterapia. Tale decisione, basata sulle evidenze di letteratura recentemente pubblicate, allarga il numero di opzioni terapeutiche e nello stesso tempo consente di evitare che l’eventuale carenza di tocilizumab o di uno di questi tre farmaci possa avere un impatto negativo sulle possibilità di cura".

In una riunione di oggi, aggiunge l’agenzia, "il Cda di Aifa ha approvato l’inserimento dei tre farmaci anakinra, baricitinib e sarilumab nell’elenco della L.648/96, che consente la copertura a carico del Servizio sanitario nazionale. Il provvedimento sarà efficace dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale".

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