Usa fuori dall’Oms, Trump informa il Congresso e l’Onu (Altre News)

Ue peggiora le stime, Pil Italia -11,2% nel 2020 - Cina, tempo di esami per 11 milioni di studenti - Russia, ex giornalista di Kommersant arrestato per tradimento - Repubblica Ceca, scontro tra treni

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Usa fuori dall’Oms, Trump informa il Congresso e l’Onu

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L’amministrazione Trump ha notificato al Congresso che gli Stati Uniti che si stanno formalmente ritirando dall’Organizzazione mondiale della Sanità. Lo riferisce la Cnn. Ad annunciarlo su Twitter anche il senatore democratico Robert Menendez. "Il Congresso ha ricevuto la notifica che il presidente ha ufficialmente ritirato gli Stati uniti dall’Oms in piena pandemia", ha twittato. Trump aveva annunciato in maggio la volontà di ritirare gli Stati Uniti dall’Oms dopo aver accusato l’organismo internazionale di una gestione troppo filocinese dell’emergenza coronavirus.

Gli Stati Uniti hanno ufficialmente informato anche il segretario generale dell’Onu della loro uscita dall’Oms, ha reso noto un alto funzionario dell’amministrazione Trump. Ma l’uscita Usa sarà effettiva solo dal 6 luglio 2021. Un portavoce dell’Onu ha sottolineato infatti che le condizioni di uscita prevedono il preavviso di un anno e il "pieno" rispetto degli obblighi finanziari assunti.

"Gli americani sono più sicuri quando l’America è impegnata nel rafforzamento della salute a livello globale" ha commentato Joe Biden, il candidato democratico alla Casa Bianca. "Nel mio primo giorno da presidente, gli Stati Uniti si uniranno di nuovo all’Oms e ripristineremo la nostra leadership a livello mondiale".

Ue peggiora le stime, Pil Italia -11,2% nel 2020

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La Commissione Europea rivede al ribasso le stime relative all’andamento dell’economia italiana, colpita dagli effetti della pandemia di Covid-19. Secondo le previsioni economiche d’estate diffuse oggi, il nostro Paese dovrebbe registrare un crollo del Pil dell’11,2% nel 2020, il più marcato dell’Eurozona e dell’intera Ue, rispetto al calo del 9,5% stimato il 6 maggio scorso, con le previsioni economiche di primavera. L’economia italiana dovrebbe poi rimbalzare del 6,1% nel 2021, un po’ meno del 6,5% stimato in maggio, e partendo da una base minore.

L’inflazione è attesa a zero nel 2020, per risalire allo 0,8% nel 2021. La crisi colpirà duramente l’intero continente: nell’area euro i Paesi che cedono meno sono Lussemburgo e Malta, che comunque lasciano sul terreno rispettivamente il 6,2% e il 6%. Tra i grandi Paesi Ue, la Germania è attesa nel 2020 in calo del 6,3%, la Francia del 10,6%, la Spagna del 10,9%, la Polonia del 4,6%, la Romania del 6%.

PIL EUROZONA - Secondo le previsioni il Pil dell’area euro dovrebbe calare dell’8,7% nel 2020 rispetto al 2019, per poi rimbalzare del 6,1% nel 2021. Nelle previsioni di primavera il calo del Pil dell’area euro era stimato al -7,7%. L’inflazione nell’Eurozona è prevista allo 0,3% nel 2020, dall’1,2% del 2019, e all’1,1% nel 2021. Peggiorano anche le previsioni per l’Ue a 27: il Pil nel 2020 è atteso in calo dell’8,3%, rispetto al -7,5% stimato in maggio, con un rimbalzo del 5,8% nel 2021.

"IL PEGGIO POTREBBE ESSERE ALLE SPALLE" - Presentando le previsioni economiche d’estate, la Commissione Europea scrive che nel secondo trimestre del 2020, "con un periodo di gran lunga più lungo di lockdown, è previsto che la produzione" nell’Ue "si sia contratta molto di più" che nel primo trimestre. Tuttavia, i primi dati per maggio e giugno "suggeriscono che il peggio potrebbe essere passato. La ripresa dovrebbe prendere spinta nella seconda metà dell’anno, pur rimanendo incompleta e ineguale tra i diversi Stati".

I rischi relativi alle previsioni economiche d’estate per l’Ue e l’Eurozona "sono eccezionalmente alti e principalmente al ribasso" spiega la Commissione. La "dimensione" e la "durata" della pandemia di Covid-19 e "possibili future misure di lockdown" restano essenzialmente "sconosciute", ma le previsioni, che indicano un crollo del Pil dell’8,7% per l’area euro nel 2020, "assumono che le misure di lockdown continueranno ad essere alleggerite e che non ci sarà una seconda ondata di contagi".

"RISCHIO CICATRICI A LUNGO TERMINE" - In Europa, sottolinea ancora la Commissione Europea, ci sono "rischi considerevoli" che il mercato del lavoro possa riportare "più cicatrici di lungo termine di quanto previsto" e che le "difficoltà sul fronte della liquidità possano trasformarsi in problemi di solvenza per molte imprese". Tra gli altri rischi al ribasso, la Commissione sottolinea che, se non si riuscisse a siglare un accordo tra Ue e Regno Unito sulla relazione futura, ciò si tradurrebbe in una "crescita economica più bassa, in particolare per il Regno Unito".

Cina, tempo di esami per 11 milioni di studenti

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E’ arrivato il tempo degli esami per i giovani della Cina. Quasi 11 milioni di ragazzi affrontano il ’Gaokao’, i test di ingresso per le università, un esame considerato difficilissimo da cui dipende il futuro dei giovani del gigante asiatico. Il ’Gaokao’, che si tiene con circa un mese di ritardo a causa della pandemia di Covid-19, vedrà impegnati - secondo i dati ufficiali - 10,71 milioni di studenti.

A Pechino le prove andranno avanti per quattro giorni. Per tutti è obbligatorio indossare la mascherina e sottoporsi al controllo della temperatura.

Russia, ex giornalista di Kommersant arrestato per tradimento

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Il giornalista e, da maggio, consigliere del direttore dell’Agenzia spaziale russa Roscosmos, Ivan Safronov Jr è stato arrestato con l’accusa di alto tradimento. L’Fsb ha reso noto che è accusato di aver trasferito informazioni militari classificate a un paese Nato.

Safronov aveva lavorato per Kommersant, seguendo principalmente questioni militari, come il padre, morto in circostanze misteriose nel 2007, a 51 anni, dopo essere caduto dalla finestra della sua casa di Mosca. Safronov jr era stato licenziato lo scorso anno da Kommersant dopo aver scritto un articolo in cui si anticipavano spostamenti al vertice del potere. Per protesta contro il suo licenziamento, si erano dimessi tutti i giornalisti del servizio politico.

Repubblica Ceca, scontro tra treni: almeno 3 morti e decine di feriti

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Almeno tre persone sono rimaste uccise e decine ferite in uno scontro frontale tra due treni avvenuto nella Repubblica Ceca. Secondo quanto riportano i media locali, l’incidente è avvenuto sulla linea che collega le città di Pernink e Karlovy Vary.

Redazione

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