Unioni e matrimoni ieri ed oggi
Le nozze gay in Italia a tre anni dall’approvazione della legge Cirinnà
Com’è cambiata in questi anni la convivenza di chi decide di vivere insieme ad un’altra persona!
Il Cristianesimo occidentale contemporaneo ha favorito l’unione legale, sacra e romantica tra un uomo e una donna. Oggi il matrimonio comporta la nozione di amore etereo e romantico, ed è con questo spirito che sono celebrate le nozze tra due persone. Ma l’amore è un sentimento molto più antico del matrimonio, o meglio, dell’istituzione matrimoniale. C’è sempre stata molta varietà di esperienze matrimoniali, nel senso che in molte società, già in passato, erano consentite unioni tra due persone dello stesso sesso.
L’istituzione del matrimonio, dunque, non era deputata a celebrare l’amore come oggi. Le persone si sposavano più che altro per interessi fra le varie famiglie dei diversi villaggi: le nozze non si celebravano per amore, ma per ragioni prettamente sociali. In alcune culture, la tradizione era che un uomo sposasse più mogli. In altre, che una donna sposasse più mariti.
In epoca recente, lo spostamento progressivo verso la parità dei sessi, il diritto di voto per le donne, la legge sul divorzio, la rivoluzione matrimoniale hanno determinato l’evolversi della condizione del genere maschile e femminile. Si è riconosciuto in questi ultimi anni il matrimonio gender free: le unioni gay sono diventate legali in America nel 2013. Da quel giorno, il matrimonio tradizionale non è più stata l’unica unione legale tra due persone. L’omosessualità veniva finalmente compresa ed accettata.
Dopo anni di lotta, anche in Italia le unioni civili sono divenute possibili con l’approvazione della legge Cirinnà, in vigore dal 5 giugno del 2016. Come riferito dall’Arcigay ai microfoni de La Repubblica, solo nei primi due anni dall’approvazione delle unioni civili oltre 14mila omosessuali hanno potuto celebrare il loro amore godendo degli stessi diritti degli etero.
Proprio in questi giorni, due anziane donne, dopo una relazione durata quasi vent’anni, sono riuscite a coronare il sogno di unirsi civilmente. Si tratta della presidente attivista dell’associazione DGP (Di’ Gay Project) Maria Laura Annibali, che a 71 anni ha potuto sposare la sua Lidia. La loro è stata una battaglia faticosa. Spesso sono state discriminate per il loro orientamento sessuale, ma alla fine il loro matrimonio ugualitario è stato celebrato. Il Presidente Mattarella ha chiaramente espresso il suo parere nei riguardi dell’omofobia e transfobia sostenendo che esse “violano la dignità umana, ledono il principio di uguaglianza e comprimono la libertà e gli affetti delle persone”.
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