USA,JAKE SULLIVAN:“RISPONDEREMO AL NUCLEARE”

Monito degli USA alla (neanche tanto) velata minaccia della Russia

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Siamo addirittura arrivati a questo. Ai moniti, alle minacce, al paventare catastrofi. Perché effettivamente i popoli di tutto il mondo stanno vivendo un periodo roseo e quindi bisogna movimentare un po’ la monotonia. “Abbiamo comunicato direttamente, privatamente, ad altissimi livelli, al Cremlino che l’uso di armi nucleari avrà conseguenze catastrofiche per la Russia; che gli Stati Uniti e i nostri alleati risponderanno in modo deciso. E siamo stati chiari e specifici su ciò che comporterà”.

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In poche e inequivocabili parole, proferite in un’intervista alla ABC, Jake Sullivan riassume quanto abbiamo vissuto sinora e dà un quadro non proprio confortante di quali potrebbero essere le conseguenze. Ricordiamo: Sullivan è il consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti e, in linea teorica, è l’uomo che deve indicare al presidente Biden le mosse per evitare di aggravare in maniera irreversibile la situazione in Ucraina.

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In linea teorica perché ha praticamente avvertito del grosso rischio nucleare che il pianeta corre senza saperlo. Si torna indietro all’epoca della Guerra Fredda, ma con risvolti ben più pesanti di allora. È diventato, sì, un confronto ideologico e un braccio di ferro tra USA e Russia – con l’Ucraina a fare suo malgrado da terreno per la guerra e da terzo incomodo – ma è incontrovertibile come un duello possa abbattersi anche su Paesi che nulla c’entrano in tutto questo. E che potrebbero ritrovarsi coinvolti perché non si può non rispondere al richiamo di alleanze, strategie, controstrategie, inganni e fughe per la vittoria. “Stiamo preparando piani per ogni scenario – asserisce Sullivan – e facendo tutto quello che serve per esercitare una deterrenza”. Prima di attuare un piano sarebbe cosa buona e giusta vagliarne gli effetti, e anche il “come” esso viene attuato. Oltre che mai sottovalutare il proprio avversario.

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Mai. Perché il mondo intero è diventato una mastodontica scacchiera, una metafora già diventata inflazionata, e i due giocatori che si contendono la partita sono due fini strateghi. L’obbiettivo è solo uno: Vladimir Putin non deve assolutamente attivare le sue bombe al plutonio. A tal proposito, domanda del giornalista della ABC: “vuol dire che andiamo allo scontro con la Russia?”. Risposta chiara di Sullivan? “Siamo stati molto attenti a scegliere come parlarne in pubblico, perché vogliamo imporre il principio che ci sarebbero conseguenze catastrofiche ma non vogliamo impegnarci nel gioco retorico di definire cosa succede se fate qualcosa”. No, risposta chiara a metà, visto che ha lasciato quello spiraglio di ambigua interpretazione. Parafrasi: aspettiamo e vediamo, e che tutto vada bene.

Francesco Bulzis

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