UNA PRESTAZIONE DAVVERO EVANESCENTE!

L’Italrugby perde anche contro l’Irlanda (10-48), mostrando grosse lacune caratteriali e di gioco

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Come ogni previsione della vigilia, e nonostante un avversario non proprio all’altezza di un Torneo che ha vinto quattro volte nell’ultimo decennio, la nazionale italiana di rugby ha perso contro l’Irlanda nella terza sfida del Guinness Six Nations. Se nei match con la Francia e l’Inghilterra qualcosa l’avevamo vista dal punto di vista del gioco e del carattere (almeno dei singoli), questa volta abbiamo assistito a una prova davvero priva di spessore e di contenuto. In tutta sincerità, è la partita più brutta che ho visto, negli ultimi quattro anni. Male in mischia, in touche, nei punti di incontro e con la disciplina; per non parlare anche delle rack e del sostegno ai ball carriers sempre in ritardo. È vero che gli irlandesi sono bravi nel possesso di palla e hanno molta esperienza da vendere (oggi Sexton non ha sbagliato nulla), ma non si può essere carenti nei fondamentali del rugby. E all’Italia manca qualcosa su cui ancorare il proprio gioco e che gli faccia stare in campo non da sparring partner. Il XV Azzurro è fatto di tanti giovani; ma questa non può essere una giustificazione per le sconfitte subite. Nell’incontro di ieri, il momento più brutto è stato quando gli uomini di Smith si sono ritrovati in 13 per i gialli a Zilocchi e Bigi, mentre l’unica nota positiva, è la bella meta costruita da Garbisi per Meyer. Mancano altre due partite alla fine del Sei Nazioni e non possiamo ancora trarre delle conclusioni trovando i colpevoli di un movimento rugbystico che stenta a decollare. Appuntamento a sabato 13 marzo di nuovo a Roma per il match contro un Galles vincitore sugli inglesi per 40-24.

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SINTESI

L’Italia al calcio d’inizio. Al 3’ gli Azzurri sono molto incisivi per le vie centrali e riescono a conquistare un calcio di punizione che Garbisi mette tra i pali per il momentaneo 3-0. L’Irlanda guadagna un calcio per un errore banale dopo pochi secondi che Sexton concretizza. Gli irlandesi alzano il ritmo schiacciando gli Azzurri nei 2 e realizzando la prima meta con Ringrose; trasforma Sexton per il 3-10. Gli avversari hanno preso le redini del gioco dopo i primi 15’ di gioco. È così forte la pressione da condurre gli uomini di Smith a commettere falli. Al 17’ Sexton realizza altri 3 punti per il parziale di 3-13. Non vediamo alternative al gioco dei verdi; possiamo solo placcare, ovviamente senza commettere fallo. Al 22’ ci riaffacciamo nei 22 irlandesi, conquistando una punizione davanti ai pali; si va per bottino grosso, perché Garbisi va in touche. La touche viene sporcata e l’arbitro raduna le squadre in mischia, ma non riusciamo a reggere, con l’ovale che ritorna nelle mani dell’Irlanda. Al 31’ Keenan trova un buco e va in meta, Sexton trasforma per il 3-20. Al 35’ di nuovo l’Irlanda in meta con Will Connors; Sexton trasforma per il 3-27. Al 42’ con insistenza, prima in mischia e poi in mall, riusciamo a costruire una bella meta che passa dalle mani di Garbisi a Meyer che segna 5 punti per l’Italia; Garbisi trasforma e ci manda negli spogliatoi sul punteggio di 10-27. È una Irlanda che quando si porta in avanti riesce a concretizzare; ma sono anche tanti i calci di punizione concessi dagli uomini di Smith. Una cosa positiva è che gli Azzurri hanno tenuto sul piano del possesso.

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Il secondo tempo riprende con un calcio di punizione a favore degli irlandesi, concesso con troppa facilità da Raynal: Sexton calcia in touche e Stander va in meta con Sexton che trasforma per il 10-34. L’Irlanda dopo aver raggiunto il punto bonus, spinge sull’acceleratore schiacciandoci nei 22. LA mischia azzurra sembra non essere all’altezza di quella irlandese. Dopo 15’ dalla ripresa, l’italia si affaccia perla prima volta nei 22 dei celti, con un cambiamento di fronte da destra verso sinistra, portandoci un calcio a favore che non viene concretizzato dalla touche. Il match si mette malissimo per l’Italia: Zilocchi prende un giallo a 30 minuti dalla fine, per avere rallentato l’uscita di una ovale dalla rack irlandese. Al 61’ l’arbitro annulla una meta all’Irlanda per in avanti. L’inferiorità numerica porta il XV azzurro a difendersi maldestramente e a essere indisciplinato. Al 65’, mall Irlanda e altra meta di Connors; Sexton trasforma per il 10-41. Dopo pochi minuti arriva un’altra meta degli avversari, questa volta con Lowe, annullata dall’arbitro per un in avanti che, a mio parere, non c’era. Nel frattempo arriva anche il giallo per capitan Bigi: Azzurri per diversi minuti in 13. Il match finisce con la meta irlandese e con la trasformazione di Sexton che fissa il punteggio sul 10-46. La seconda frazione di gioco è completamente a favore degli irlandesi. E non sono stati i gialli, uno a seguire di pochi minuti dall’altro, di Zilocchi e Bigi a far aumentare il deficit di tecnica, carattere e gioco tra gli Azzurri e gli avversari.

(photo courtesy Guinness Six Nations)

Umberto De Giosa

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