UCCISO LEADER DELLA JIHAD
La grande mossa dell’Israele, che ora teme ripercussioni da Gaza
Jihad è un termine nella lingua dell’Islam che ha una vasta gamma di significati, dalla lotta spirituale interiore per raggiungere la perfezione della fede alla jihad. Letteralmente significa "sforzo" e identifica la motivazione per raggiungere un determinato obiettivo e può riferirsi allo sforzo mentale di un individuo per migliorarsi. Negli insegnamenti islamici, significa sforzi per aumentare i credenti ("jihad superiore"), in primis intellettuali, volti allo studio e alla comprensione di testi o leggi sacri, e "guerra per la causa di Dio", che è portare la religione islamica si estende oltre i confini del mondo musulmano ("Jihad inferiore"). Nel mondo occidentale, invece, il termine jihad è principalmente interpretato come jihad contro gli infedeli, strumento armato per diffondere l’Islam. Ed ecco perché, nonostante le sue premesse, la notizia che il leader della Jihad islamica in Cisgiordania Bassam a-Saadi è stato ucciso la scorsa notte in un lungo scontro a fuoco con le milizie palestinesi a Jenin ha scatenato reazioni tutt’altro che sconcertate.
A Gaza, l’ala militare della Jihad islamica ha minacciato attacchi di rappresaglia, mentre Israele ha sollevato lo stato di allerta nelle aree intorno alla Striscia di Gaza per i timori di attacchi dall’enclave palestinese. Diverse strade principali sono state bloccate dalle forze israeliane e una sezione della ferrovia è stata bloccata. "A seguito di una valutazione della situazione e delle attività terroristiche legate alla Jihad islamica palestinese, è stata presa la decisione di bloccare le aree e le strade adiacenti alla barriera di sicurezza nella Striscia di Gaza", si legge in un comunicato delle forze armate israeliane. "L’area è chiusa ai civili per minaccia diretta e per prevenire possibili attacchi ai civili", hanno proseguito i militari, annunciando la chiusura delle spiagge, la soppressione dei treni tra Ashkelon e le città di Sderot e la chiusura del valico di frontiera di Erez point, l’unico punto di passaggio tra la Striscia di Gaza e il territorio israeliano.
Gli israeliani hanno postato online due foto di a-Saadi che mostravano una benda sulla fronte ma - almeno in apparenza - in buone condizioni fisiche, e dopo il suo arresto, lo sceicco Khaled al-Batsh ha lanciato un avvertimento: "Israele ha la piena responsabilità dello sceicco Bassam a-Saadi, e se diventa un martire, ci sarà un caro prezzo da pagare". "Lo sceicco - ricorda - è stato uno dei fondatori del nostro movimento in Cisgiordania". Bassem a-Saadi (62) ha già scontato diverse condanne in Israele. Secondo la radio militare, è stato recentemente individuato come fonte di ispirazione per una serie di attacchi armati a Jenin e nella Cisgiordania settentrionale. Vi sono ora particolari timori che razzi anticarro colpiscano veicoli di transito o il tratto di ferrovia tra Ashkelon e Sderot, bloccato questa mattina, secondo la radio militare. Israele ha anche chiuso il valico di frontiera di Yad Mordechai con Gaza. Migliaia di pendolari da Gaza sono bloccati sulla strada per lavorare in Israele.
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