Trump desidera comprare la Groenlandia
La Danimarca sarà d’accordo?
“Sembra che la Danimarca stia affrontando importanti problemi finanziari. Smettere di versare 591 milioni di dollari in sussidi per la Groenlandia, non potrebbe che far comodo. Potrebbero desiderar vendere” queste o simili le ipotetiche parole sussurrate all’orecchio di Donald Trump, durante una cena ufficiale, la scorsa primavera. Suggerimento che, secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal, il più importante quotidiano internazionale di economia e finanza, sembra aver acceso l’immaginazione del Presidente degli Stati Uniti, estremamente interessato all’idea.
Tra le isole più vaste del pianeta e 56 mila abitanti, la Groenlandia risulta lo Stato meno densamente popolato al mondo. Appartenente al Regno di Danimarca, insieme alla Danimarca e alle isole Faroe, l’isola è al centro dell’interesse internazionale per via delle risorse naturali, adesso accessibili, soprattutto a causa degli effetti del riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai, e per via delle rotte artiche disponibili.
Non è dunque un caso che molti consiglieri americani supportino l’idea di Trump, definendola un potenziale “grande affare”. Probabilmente il Presidente degli Stati Uniti ne discuterà con il primo ministro danese, Mette Frederiksen, durante la sua prima visita di Stato formale in Danimarca, prevista per i primi di settembre. In realtà, la Groenlandia fa già parte del Nord America e tecnicamente è già sotto l’influenza statunitense: qui è collocata, infatti, un’importante base militare americana, la Thule Air Base, a soli 1200 chilometri dal Circolo Polare Artico. Secondo quanto trapelato, però, è facile inferire che Trump non desideri accontentarsi “di così poco”: la volontà del Presidente è di acquistare la Groenlandia come fosse una vera e propria proprietà immobiliare, allargando così la sua già forte influenza militare.
Sulle orme di un suo predecessore, Dwight Eisenhower, firmatario dell’atto ufficiale di annessione dell’Alaska agli USA, Donald Trump, probabilmente, vorrebbe passare alla storia come colui che ha comportato un’ulteriore estensione territoriale degli Stati Uniti d’America. Non è però il primo ad aver tentato l’impresa: il Presidente Harry Truman, prima di lui, provò ad acquistare la Groenlandia per 100 milioni di dollari, subito dopo gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. La proposta fu categoricamente bocciata e mai più rivalutata. Riuscirà il carismatico Donald Trump a persuadere il governo danese e la regina Margherita II?
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