Thomas Stearns at Venini

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The autumn exhibition at le stanze del vetro, curated by Marino Barovier, will focus on the American artist Thomas Stearns, who collaborated with the Venini glassworks in the early 1960s. After an initial period during which Stearns familiarised himself with local techniques, he started to create works of an extremely original character and unusual for Murano. Various series of glass pieces came into being, designed as an artistic impression of a sculptural kind, characterised by asymmetric and organic shapes and unusual glass techniques, rooted in the material of glass itself and with singular colour schemes.

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For the 31st Venice Biennale in 1962, Venini chose to exhibit works by Tobia Scarpa and six pieces by the American artist, which won great praise from the judging panel. His most celebrated pieces include Cappello del Doge (The Doge’s Hat), and Facciate di Venezia (Venice Façades).

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The gold medal was proposed for these works but in the event could only be awarded to an Italian artist. Stearns was also interested in cold finishing techniques and in the lighting sector, which he developed in both artistic and technical terms.

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Inspired by the English-speaking tradition of advanced studies institutes, there were originally four Cini Foundation institutes, founded in the 1950s: Art History (1954), History of the Venetian State and Society (1955), Literature, Music and Drama (1957), and Venice and the East (1958). Created to study all aspects of the history of Venetian culture, the institutes have provided opportunities and resources for specialists and scholars by promoting initiatives and research projects, at times in collaboration with major international cultural institutions.

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In 1978 the Italian Antonio Vivaldi Institute became part of the Cini Foundation. In 1985 a separate Institute of Music was formed to be independent of the Institute of Literature. In 1999 the Intercultural Institute for Comparative Music Studies also formally joined the Foundation. In 2002 the Venice and Europe Institute was given an independent status, after previously having been a section of the Institute for Venice and the East.

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Founded in 2003, the Research Center for the Documentary Sources of European Musical Life aims to develop a number of aspects of research already being pursued in the Institute of Music.

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In 2007, the Study Center for Documentary Research into European Theatre and Opera was also created. In addition to the regular publication of periodicals, each Institute or Center organizes and promotes exhibitions, conferences and workshops in the field of its own research activities.

cms_14191/italfahne.jpgProssime mostre a Venezia

Thomas Stearns alla Venini

La mostra autunnale de le Stanze del Vetro, curata da Marino Barovier, è dedicata all’artista americano Thomas Stearns, che frequentò la vetreria Venini nei primi anni Sessanta.

Dopo un primo periodo in cui si avvicinò alle tecniche muranesi, Stearns cominciò a realizzare alcune opere dal carattere estremamente originale ed insolito per la produzione locale. Nacquero delle piccole serie di vetri concepiti come espressione artistica dal carattere scultoreo, distinguibili per le forme asimmetriche e organiche e per i singolari tessuti vitrei, di grande matericità e con inediti accostamenti cromatici.

Nel 1962, alla 31a Biennale, la Venini espose, insieme ai vetri di Tobia Scarpa, anche sei opere dell’artista americano che riscossero il plauso della commissione giudicatrice. Celebri i suoi pezzi: Il cappello del Doge, Facciate di Venezia. Per questi lavori venne proposta la medaglia d’oro che però poteva essere assegnata solo ad un artista italiano. L’interesse di Stearns si è rivolto anche alle tecniche di rifinitura a freddo e all’illuminazione, valorizzando sia l’espressione artistica che la ricerca tecnica.

Ispirati agli Institutes for Advanced Studies di tradizione anglosassone, gli Istituti originariamente erano quattro: Storia dell’Arte (dal 1954), Storia della Società e dello Stato veneziano (dal 1955), Lettere, Musica e Teatro (dal 1957) e Venezia e l’Oriente (dal 1958).

Costituiti per analizzare tutti gli aspetti della storia della civiltà veneziana, hanno fornito opportunità e mezzi a specialisti e studiosi, promuovendo iniziative e ricerche scientifiche organiche, talvolta in collaborazione con le più importanti istituzioni culturali internazionali. Nel 1978 entra a far parte della Fondazione Cini l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi. Nel 1985 l’Istituto per la Musica si costituisce in forma autonoma da quello di Lettere. Nel 1999, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati si inserisce anche formalmente nella Fondazione. Nel 2002 assume struttura autonoma l’Istituto Venezia e l’Europa, in precedenza sezione dell’Istituto Venezia e l’Oriente. Nel 2003 nasce il Centro di ricerca sulle fonti documentali della vita musicale europea nell’intento di valorizzare maggiormente alcuni aspetti della ricerca che da tempo si andava sviluppando in seno all’Istituto per la Musica.

Nel 2007 nasce il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo. In occasione del decennale della propria nascita, nel 2017, il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini cambia nome, diventando Istituto per il Teatro e il Melodramma. Il nuovo nome testimonia il cammino svolto dal Centro Studi nel corso di questi dieci anni, caratterizzati da un progressivo arricchimento negli ambiti della ricerca storica e della conservazione documentale. Nell’ambito della propria attività di ricerca – oltre alla redazione di regolari pubblicazioni periodiche – ciascun Istituto e Centro organizza e promuove mostre, convegni di studio e seminari.

Domenico Moramarco

Tags: Thomas Stearns Venini Fondazione Giorgio Cini

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