Strozzapreti pizzicati a Canterano l’estate diventa piccante!

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Prima si festeggerà in tavola con gli strozzapreti,e poi ci si scatenerà in piazza sulle note della pizzica salentina.

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cms_13865/3v.jpgDomenica 18 agosto a Canterano, intorno al concetto di “pizzicare” andrà in scena un gemellaggio ideale tra le tradizioni gastronomiche degli Appennini laziali e quelle musicali della Puglia: la “Sagra degli strozzapreti pizzicati” è diventata in poco tempo uno degli appuntamenti estivi più attesi della provincia di Roma, per il gusto irresistibile di un’antica ricetta e per l’effetto entusiasmante e “saltellante” della danza popolare.

Gli strozzapreti, che devono il nome alla loro particolare forma, uniscono idealmente Lazio, Umbria, Marche ed all’Emilia-Romagna: in pratica tutte le Regioni che un tempo facevano parte dello Stato Pontificio; la pizzica, invece, nasce come musica terapeutica fatta suonare dagli uomini per liberare le “pizzicate” dal morso della taranta – termine salentino per indicare la tarantola – che durante il periodo della mietitura aveva la fama di pizzicare le donne sotto le vesti.

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Teatro della manifestazione sarà la splendida Piazza Roma, cuore pulsante del borgo, una piccola bomboniera a pochi passi dal fiume Aniene. Lo “stand gastronomico” aprirà alle ore 19 e la pasta fatta in casa realizzata con acqua e farina (servita a richiesta anche con condimento non piccante) sarà accompagnata da salsicce, porchetta e patate arrosto. Il vino locale sarà offerto dagli organizzatori.

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La buona cucina e i balli sfrenati con il concerto del gruppo “Stella Grande e Anime Bianche” prenderà il via alle 21.30, daranno così vita a un’imperdibile serata di festa; e a fare il resto sarà il fascino di Canterano, un luogo abitato da meno di 400 persone dove il tempo sembra essersi fermato. Il centro storico consente di ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata.

cms_13865/5v.jpgNelle giornate in cui il cielo è più limpido, è possibile scorgere la parte bassa di Subiaco, quella alta di Cervara e il Monte Pillone. Da queste parti la presenza dell’uomo ha origini antichissime che riportano addirittura alla popolazione dei Pelasgi, nomadi provenienti dalla Mesopotamia che, passando dalla Siria, si stabilirono sulle coste laziali fino alle alture della Valle dell’Aniene: i resti di antiche mura poligonali confermano questa tesi, e proprio nei pressi di questi resti è possibile addentrarsi in profonde grotte sotterranee che furono utilizzate come riparo dalle popolazioni che per millenni hanno abitato questi luoghi.

Info:18 agosto - Canterano (RM) - info@fuoriporta.org - www.fuoriporta.org

Massimo Favia

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