Stati generali, Conte incontra i partiti (Altre News)

M5S, Casaleggio: "Due mandati? Regole vanno rispettate" - Elezioni regionali, ultimatum di Zaia - Di Battista contro "furia conformista"- Salvini: "Bagnai responsabile economico della Lega - Roma:Raggi Bis?

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Stati generali, Conte incontra i partiti

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Giro di incontri a palazzo Chigi per il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nell’ambito delle interlocuzioni avviate dal premier in vista degli Stati generali dell’economia. "Il confronto con il presidente Conte e il ministro Gualtieri è stato positivo. Come Italia Viva abbiamo ribadito le priorità per contrastare gli effetti di una crisi economica che è preoccupante" ha detto Maria Elena Boschi al termine dell’incontro della delegazione di Italia Viva, formata anche da Ettore Rosato e Davide Faraone.

"Abbiamo chiesto un coinvolgimento del Parlamento nel confronto con il governo per individuare le priorità del Paese - ha spiegato la capogruppo di Iv alla Camera - Per noi, la ripartenza ci sarà solo con l’apertura dei cantieri e lo sblocco delle opere pubbliche, con il ’piano shock’ sul quale ci aspettiamo tempi rapidissimi, con poche norme chiare e semplici per creare posti di lavoro e far ripartire l’economia del Paese". Boschi ha anche parlato della necessità della "riforma fiscale, con un abbassamento delle tasse e una semplificazione".

"Al presidente Conte abbiamo ribadito quali sono, secondo noi, le urgenze del Paese, a partire dal fatto che bisogna far arrivare alle persone le risorse già stabilite" ha affermato Ettore Rosato lasciando palazzo Chigi. "La prima cosa, per noi, è sbloccare le opere pubbliche, il piano shock di cui tutti ormai riconoscono la priorità. Abbiamo spiegato a Conte che su questo bisogna passare dalle parole ai fatti", ha aggiunto il presidente di Italia Viva.

Conte oggi ha incontrato anche i capigruppo del Movimento 5 Stelle di Camera e Senato, Davide Crippa e Gianluca Perilli. Secondo quanto apprende l’Adnkronos da fonti pentastellate, si è registrata una "sintonia" tra la delegazione M5S e il premier circa l’impegno a "rispondere con misure urgenti" alla attuale situazione economica, in riferimento alla conversione in legge del decreto rilancio. I 5 Stelle e Conte, inoltre, hanno convenuto sulla necessità di programmare una visione strategica del futuro "in una ottica di condivisione", spiegano sempre fonti grilline.

A palazzo Chigi anche la delegazione dem. "Abbiamo incontrato il presidente del Consiglio in un clima di collaborazione, di cordialità in un clima di analisi approfondita dei vari dossier - ha detto il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio - Abbiamo ribadito che per il Pd il tema è come aiutare il Paese a risollevarsi, essere vicini a famiglie e imprese, e che quindi c’è bisogno di una svolta di concretezza, di progetti e azioni pensate, basati sui dati, bisogna insieme ricostruire fiducia nel Paese".

"Abbiamo analizzato diversi settori: industriale, della scuola, della sanità, come settori prioritari. E’ stato un primo incontro proficuo, il presidente ci ha espresso il percorso che intende svolgere e ci ha invitato nel continuare il dialogo e nella collaborazione con il governo per aiutare a fare in modo che le nostre iniziative siano sempre più concrete ed efficaci. Un incontro positivo".

Al termine del colloquio il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, ha spiegato: "Abbiamo espresso apprezzamento per l’iniziativa dei prossimi giorni, crediamo che il governo abbia l’opportunità e il dovere di fare un confronto serio con le categorie economiche, le parti sociali, il terzo settore e gli interlocutori internazionali per costruire un progetto serio per il futuro del paese, basato sullo sviluppo di una economia verde, sul digitale, sulla messa in sicurezza del territorio, sulla formazione, un’Italia diversa". "Il Pd apprezza questa iniziativa, con i gruppi parlamentari il percorso è stato serio e approfondito con una grande collaborazione. A valle di questi incontri il confronto proseguirà in maniera costruttiva" ha concluso.

M5S, Casaleggio: "Due mandati? Regole vanno rispettate"

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La data del voto online per la scelta del nuovo capo politico sarà definita "probabilmente a breve dai probiviri o dal comitato di garanzia o dal garante" Beppe Grillo, come da statuto. Lo dice Davide Casaleggio, nel corso della presentazione online del bilancio 2019 dell’Associazione Rousseau.

La regola dei due mandati? "Noi, dal lato Rousseau, gestiamo tutti i processi. Per cui, nel momento in cui ci sono queste regole facciamo in modo che vengano rispettate oppure facciamo in modo che i probiviri abbiano le informazioni che gli servono. Ovviamente lo vediamo dall’esterno", evidenzia Casaleggio rispondendo alle domande degli utenti.

Elezioni regionali, ultimatum di Zaia

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"Se il governo pensa di lasciarci qui ad aspettare fino ad agosto per la data delle elezioni regionali si sbaglia: le convocheremo noi per la prima data utile, il 20 e 21 settembre". Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia oggi nel punto stampa.

"Peccato che così non si potrà fare l’election day, visto che sembra che il governo voglia andare ad ottobre per le elezioni amministrative. Il problema è che in Parlamento si sta continuando a discutere e non c’è ancora una data", ha stigmatizzato il presidente della Regione.

Di Battista contro "furia conformista": "Ma sì, buttiamo giù tutto"

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"Il ’politicamente corretto’ è l’arma principale in mano al regime di oggi, quel totalitarismo liberista che ogni qual volta esce una notizia che ci distrae dalle diseguaglianze sociali stappa bottiglie di champagne dopo aver osservato un minuto di silenzio per chi si ammazza perché ha perso il lavoro". Lo scrive Alessandro Di Battista su Fb.

"Ma sì, buttiamo giù tutto. La statua di Montanelli e poi il Foro italico. Nelle piscine del ventennio bambini e ragazzi nuotano ancora oggi ma che sarà mai, troveranno di meglio. Demoliamo, mattone dopo mattone, come fosse la Bastiglia, il Palazzo di giustizia di Milano. Vedrete che anche qualche tangentaro scenderà in piazza per festeggiare la distruzione di quell’edificio fascista e manettaro progettato da Piacentini".

"Ma non fermiamoci qui. Dell’arco di Tito cosa ne vogliamo fare? E’ un capolavoro sì, ma è pur sempre il monumento che ricorda la distruzione del Tempio di Gerusalemme. E’ chiaramente un’opera antisemita. Demoliamo! E poi il Colosseo dove vennero trucidati migliaia di cristiani. Via tutto, rispetto per la libertà di culto! E’ un’onda inarrestabile che non può fermarsi. Anche Garibaldi avrà i suoi scheletri nell’armadio. Siamo sicuri che a Teano non venne convinto a fermarsi con qualche sacco pieno di denaro? Infame! Via le statue, via le piazze".

"Mazzini ha progettato assassinii politici, lo ricordò persino Craxi in Parlamento in uno dei discorsi meno ipocriti che abbia fatto. Ergo Mazzini era un assassino, la damnatio memoriae dovrà colpire anche lui. Di questo passo -scrive Di Battista- gran parte dell’Italia verrà smantellata. Le stazioni fasciste, i monumenti monarchici, strade e autostrade costruite grazie all’Impero ed al sangue versato dai colonizzat"i.

"La furia conformista colpirà chiunque, da Giovanni Paolo II per aver stretto la mano a Pinochet fino a De Andrè, per aver utilizzato la parola ’puttana’ in Via del Campo. Non si salverà Caravaggio, ubriacone e galeotto, né Paolo Villaggio, per aver costretto Pina a stare in casa, né Christian De Sica reo di farci ancora ridere con battute volgari, sessiste e misogine. Come nella Berlino degli anni ’30 verranno dati alle fiamme pezzi del passato. Stavolta niente libri, la collera perbenista distruggerà per sempre le bobine dei film dei Vanzina affinché le mutande di Zartolin o la parlata di Isaac George finiscano nell’eterno oblio. Guai a ridere nel ricordo di quelle gag, come ai tempi della Savak iraniana decine di migliaia di “sentinelli” ci ascolteranno nei bar, nei mercati e se qualcuno di noi dovesse mai ricordare quell’ignorante di Chicco Lazzaretti, quella schiavista di Rossella O’Hara o quei vigliacchi di Mandrake e Pomata - colpevoli di non aver liberato di notte Soldatino - finirà in galera".

"Nel frattempo le galere si saranno svuotate di criminali veri. Dei corrotti, d’altro canto, non fregherà niente a nessuno. Una società impegnata a vivisezionare le dichiarazioni dei morti piuttosto che indagare gli atti dei politici vivi è una garanzia per i ladri. I corrotti temono le manifestazioni alle Vele di Calatrava o al Mose di Venezia non certo quelle fatte sotto le statue di Colombo. In USA il reddito annuo di una famiglia afro-americana è di circa 40.000 dollari, di una famiglia bianca 70.000. Tutta colpa di Amerigo Vespucci, non del liberismo....In Italia la corruzione continua a dilagare, si è passati dalle bustarelle alle consulenze, sarà colpa di Massimo Boldi".

Salvini: "Bagnai responsabile economico della Lega"

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"Sì, Alberto Bagnai è il responsabile economico della Lega e coordina un gruppo di una ventina di persone, da Massimo Garavaglia, a Claudio Borghi, Massimo Bitonci, Alberto Gusmeroli e altri". Lo dice Matteo Salvini, a Porta a Porta, in onda stasera, rispondendo a una domanda di Bruno Vespa, che gli sottolinea come la vicenda delll’incarico al senatore Bagnai sia venuta fuori quasi casualmente, e che lo stesso Garavaglia non ne sapesse nulla."E’ colpa mia - ammette Salvini - è stato un errore di comunicazione".

Roma, Raggi: "Bis? Ancora non ho sciolto la riserva"

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Ricandidatura? ’’E’ un tema sul quale non mi sono ancora espressa, non ho sciolto alcuna riserva. Molti cittadini me l’hanno chiesto ma questo è il momento della responsabilità e bisogna continuare a lavorare. Siamo ancora in piena crisi economica e sociale, è il momento di lavorare a testa bassa, le poltrone non sono un argomento che deve essere toccato adesso’’. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi intervenendo a ’L’Aria che tira’ su La7.

Incontro ieri con Grillo per ricandidatura? "Non c’è stato nessun incontro, io e Beppe ci sentiamo spesso ma non è un tema di cui parliamo. Abbiamo un paese in ginocchio’’ ribadisce.

Appoggio del Pd in caso di ricandidatura? ’’La domanda in questo momento non ha alcun senso di realtà - replica Raggi - A volte il Pd dovrebbe fare pace con sé stesso. Noi immaginiamo che il Pd sia un partito di sinistra ma su Roma per quanto riguarda Atac, che ho trovato sull’orlo del fallimento, il Pd ha votato un referendum per privatizzarla. Mi chiedo: il Pd è di sinistra o cosa’’.

La sindaca di Roma parla anche di come la città sta vivendo questa fase. ’’A metà aprile - spiega - avevamo erogato già oltre 25mila buoni pasto, quando alcune città italiane, tra le più grandi, stavano ancora cercando di maneggiare le domande che arrivavano. Ad oggi, in base a una tabella Anci pubblicata oggi, Roma capitale ha erogato oltre 70mila buoni pasto, andando a supportare 200mila persone. Roma capitale ha fatto tutto quello che doveva fare e molto di più. Se in base alle regole non si ha diritto al buono spesa, noi abbiamo dato il pacco alimentare’’.

’’Dagli ultimi dati - aggiunge Raggi - Poste ci dice che ha in giacenza oltre 10mila buoni spesa. Il che vuol dire che alcune persone che si agitavano forse non ne avevano così diritto se non lo hanno ritirato perché è in giacenza alle Poste’’.

Quanto alla gestione in Lombardia, "faccio il sindaco di Roma e non mi voglio ergere a giudice del lavoro degli altri - mette in chiaro - perché ciascuno di noi ha cercato di fare il massimo a supporto della propria popolazione. Dico solo che non mi piacciono i processi mediatici, soprattutto nei confronti di chi ha operato in buona fede. Ci sono i giudici e giudicheranno loro’’.

’’Nello stesso tempo in questi anni passati si è assistito allo smantellamento progressivo della sanità pubblica in favore di quella privata - sottolinea la sindaca di Roma - Tutto questo ha determinato un peggioramento di alcune pre-condizioni di partenza, se poi non ci sono i posti negli ospedali pubblici nel momento in cui c’è una epidemia il danno si paga’’.

Parlando degli sgomberi, Raggi dice che ’’il centrodestra mistifica, sa bene che gli sgomberi non li fa il sindaco ma la Prefettura. Su CasaPound la battaglia è stata diversa. Ho sempre evidenziato che in quell’immobile, di proprietà del Demanio, da 20 anni c’era una occupazione illegale. Il Demanio ha preso a cuore la questione e si è rivolto alla Procura che ha notificato un provvedimento di sequestro. Adesso la Prefettura si occuperà di inserirlo nel piano sgomberi e il Comune, come sempre, darà massima assistenza a tutte le fragilità presenti. La destra mischia un po’ le mele con le pere per fare un po’ di confusione’’.

Redazione

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