Si inasprisce la tensione fra Trump e Kim Jong-un

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“Scoppierà la Terza Guerra Mondiale”: con questa frase, Trump è tornato a minacciare su Twitter la Corea del Nord. "La sensazione che gli Usa vogliano prendere l’iniziativa potrebbe spingere Kim Jong[SV1] -un ad attaccare per primo. E questa volta non soltanto a parole. La situazione nella penisola coreana ora è grave" ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Lu Kang. "Tutte le parti in causa dovrebbero esercitare moderazione invece di provocarsi a vicenda. Riteniamo - ha aggiunto - che solo se si incontreranno a metà strada potranno davvero risolvere la questione per costruire un futuro di pace e stabilità. "La Russia insiste sul fatto che non esista alternativa alla diplomazia come mezzo per risolvere la situazione nella penisola coreana. Un altro percorso potrebbe avere conseguenze catastrofiche" ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. L’invito che giunge da Mosca è quello di evitare lo scontro armato.

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La tensione fra gli Usa di Trump e la Corea del Nord va sempre più inasprendosi. Quest’ultima, unitamente ad altri Stati, pur possedendo l’atomica e armi nucleari, di fatto, non ha mai firmato l’accordo di Vienna sulla non proliferazione. La Corea del Nord intende difendere la sua sovranità dagli Stati Uniti. Le armi biologiche, capaci di colpire e uccidere migliaia di sodati e civili, costituiscono sicuramente un potenziale di distruzione di massa. Il leader nordcoreano Kim Jong[SV2] -un, 33 anni compiuti a gennaio, segretario del Partito del Lavoro e Comandante supremo dell’esercito di Corea, ha parlato in una riunione plenaria del Comitato Centrale del Partito dei Lavoratori della Corea, dove si è discussa la situazione del Paese e si sono stabilite alcune nomine di alto livello, tra cui quella di sua sorella, Kim Yo Jong. Si è parlato anche di una economia nazionale che, nonostante le sanzioni, sta crescendo. Cerchiamo di capire perché la Corea del Nord non vuole rinunciare agli armamenti nucleari. Il Fatto Quotidiano scrive:Per i nordcoreani, quella della Libia di Gheddafi è stata una dura lezione, e qualsiasi cedimento sugli armamenti verrebbe visto come una ‘tattica di invasione’. Le nuove sanzioni - proposte dagli Usa - arrivano dopo l’ultimo test sul nucleare condotto da Pyongyang lo scorso 3 settembre, che ha causato due terremoti artificiali. L’esplosione è stata 5 volte più potente della bomba di Nagasaki.L’obiettivo di Washington ora è quello di soffocare l’economia nordcoreana per impedire che il leader Kim Yong-un prosegua la sua corsa allo sviluppo di missili e armi nucleari. Dal 2006, l’anno del primo test nucleare del Paese (a cui ne sono seguiti altri cinque), il Consiglio di sicurezza Onu ha votato all’unanimità otto risoluzioni con sanzioni sempre più dure". Una delle misure in discussione riguarda l’export di petrolio verso la Corea del Nord, stimabile in circa 850mila tonnellate all’anno. "La Cina, stando agli ultimi dati noti, sarebbe il primo esportatore, con 500mila tonnellate di greggio inviate ogni anno attraverso l’Oleodotto dell’Amicizia. La Russia ne esporterebbe 40mila tonnellate l’anno. Una seconda proposta consiste nello stop alla vendita del tessile nordcoreano all’estero, mercato che frutta al regime 752 milioni di dollari l’anno. Di nuovo, il primo acquirente è la Cina (per l’80%). L’esportazione di carbone e prodotti ittici era già stata bloccata con la risoluzione dello scorso 5 agosto. È stato chiesto all’Onu anche di autorizzare il fermo non consensuale e la successiva perquisizione di navi della Corea del Nord sospettate di trasportare tecnologia-armi". Intanto, qualche giorno fa, il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha portato l’attenzione sull’assegnazione del premio Nobel per la pace 2017 alla Campagna internazionale per l’abolizione delle armi atomiche (Ican). “Questo premio - ha detto - riconosce gli sforzi della società civile per evidenziare le incalcolabili conseguenze umanitarie e ambientali che potrebbero derivare da un nuovo uso di tali armi". La direttrice dell’Ican, dal canto suo, si è così espressa: "Le armi nucleari sono illegali, minacciare di usarle è illegale, svilupparle è illegale. Devono fermarsi".

Ester Lucchese

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