SULLA SCRIVANIA DI DRAGHI LE "FIGURINE" DEGLI ELETTI

Renzi, Zingaretti, Tajani, Salvini, Sgarbi, Meloni, Grillo.

16125860166_2_2021_consultazioni_DRAGHI.jpg

cms_20879/Mario-Draghi-3-690x362.jpgNella seconda giornata di consultazioni, sul tavolo del premier incaricato Mario Draghi le ’figurine’ dei parlamentari - cioè il facciario degli eletti -, il calendario degli incontri, una bottiglia d’acqua con bicchiere in vetro. E il telefonino con l’auricolare innestato. Sono questi gli strumenti di lavoro dell’ex presidente della Bce impegnato a formare il nuovo governo. Draghi si confronta così, nella sala della Biblioteca del Presidente al primo piano di Montecitorio, con le delegazioni dei gruppi parlamentari con cui si incontra per la prima volta. A portata l’igienizzante per le mani. Resta invece aperto ma distante il notebook.

Tre anni fa, il 24 maggio del 2018, era stato l’allora premier incaricato Giuseppe Conte a ricevere le delegazioni di tutti i partiti nella sala dei Busti di Montecitorio per le sue consultazioni. Anche lui, l’avvocato e giurista, ricevuto il mandato dal capo dello Stato dopo l’accordo M5S-Lega, iniziò i suoi primi passi nei Palazzi con l’ausilio del facciario dei parlamentari eletti che, a turno, si presentavano al tavolo.

cms_20879/renzi_cons_fg.jpgRENZI:""Sostegno a Draghi a prescindere da nomi ministri"

Sostegno al governo Draghi a prescindere da tutto. È questa la linea di Italia Viva espressa da Matteo Renzi al termine delle consultazioni con il presidente incaricato. "Iv accoglie l’appello del Presidente della Repubblica e sosterrà il governo indipendentemente dal nome dei ministri, da quanti tecnici e politici" sarà composto, "siamo al fianco e a disposizione" di Draghi. "Auspichiamo - dice Renzi - che tutte le forze assumano lo stesso atteggiamento a sostegno" del governo Draghi, perché "l’appello del Presidente della Repubblica era rivolto a tutti. Chi oggi pone veti nei confronti di altri non solo commette un errore politico, ma sta rifiutando l’appello del Presidente della Repubblica - sottolinea - che ha escluso che il governo abbia una connotazione politica ma invitato tutte le forze a dare sostegno" all’esecutivo.

cms_20879/nicola_zingaretti_pd_fg_0709.jpgZINGARETTI:"L’Italia ce la farà"

"La sfida è grande, faremo di tutto per aiutare il Paese a vincerla". E’ quanto ha detto Nicola Zingaretti dopo le consultazioni con Draghi confermandogli la sua piena fiducia. "Siamo convinti, come amava dire il presidente Ciampi, che l’Italia ce la farà", ha aggiunto il segretario del Pd, spiegando che il suo partito ha presentato proposte "per un programma di governo forte e di lunga durata" ed espresso anche "le nostre preoccupazioni" anche se "l’Italia ha tutte le risorse" per una "rapida ripartenza". La crisi di governo, dice, "è stata improvvisa e ingiustificata". Il segretario del Pd ha ringraziato il capo dello Stato e il presidente incaricato: "Siamo pronti a fare la nostra parte sui nostri contenuti per difendere e il Paese", ha detto.

cms_20879/5697448_0706_forza_italia_tajani.jpgTAJANI: "Forza Italia farà la sua parte"

"Abbiamo confermato al presidente incaricato il pieno appoggio già anticipato dal presidente Berlusconi nel corso di un lungo colloquio telefonico che si è svolto stamattina". Sono le parole di Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, dopo l’incontro con il premier incaricato Mario Draghi a cui non ha partecipato Silvio Berlusconi.

"Forza Italia si aspetta un esecutivo di alto livello, capace di rappresentare al meglio l’unità del paese, coinvolgendo tutte le risorse migliori della politica, dell’economia e della cultura per affrontare insieme la più grave emergenza sanitaria ed economica della storia della Repubblica. Tutto ciò non implica la nascita di una nuova maggioranza politica ma un governo dei migliori al servizio dell’Italia e degli italiani".

cms_20879/094928394-d6d9ab5c-c8ba-4faf-9f16-4e1527b67a54.jpgSALVINI: "Se entriamo, mettiamo ministri"

Ministri leghisti", "no a ipotesi di appoggio esterno", "no a governi tecnici". A 24 ore dall’incontro con Mario Draghi, Matteo Salvini aggiunge pezzi al suo ragionamento. Sul primo tema, se dalla Lega arriverà l’appoggio a Draghi - le cui percentuali crescono di ora in ora - , Salvini si spinge dove mai era arrivato: "Noi non facciamo le cose a metà, se ci siamo ci siamo", di conseguenza si punta a un esecutivo politico, di cui Draghi si dovrà fare carico, decidendo quali partiti imbarcare e soprattutto in che forma. Spuntano i ministri della Lega, con Giorgetti tra i nomi più gettonati.

Crollano, nel frattempo, le quotazioni di una Lega che si astiene: "Non vedo ipotesi strampalate, governi tecnici o appoggi esterni". "Se parteciperemo lo faremo da primo partito italiano", scrive il leader della Lega su Twitter, ribadendo la scelta di mettersi in prima fila. "Con il professor Draghi - annuncia - parleremo domani della nostra idea di Italia, non possiamo dire ’sì’ o ’no’ a prescindere, in un momento in cui l’interesse del Paese deve venire prima di quello dei partiti".

"Di certo diremo di no all’aumento delle tasse e Imu, no alla patrimoniale evocata da Grillo, no all’azzeramento di quota 100. Gli italiani chiedono coraggio e serietà". Nell’ex partito del Nord si preferisce il silenzio, in attesa di sciogliere il nodo.

cms_20879/sgarbi_microfoni_camera_fg.jpgSGARBI:"Draghi ce la farà a fare il suo governo..."

E’ quanto ha detto il deputato di ’Noi con l’Italia’, Vittorio Sgarbi, che pronostica il sostegno di Matteo Salvini al premier incaricato. ’’Sono assolutamente convinto -dice il critico d’arte- che alla fine anche Salvini appoggerà Draghi", perché l’ex presidente della Bce "va nella direzione delle sue stesse posizioni".

Il critico d’arte rivela, poi, di aver donato durante le consultazioni all’ex presidente della Bce un libro del padre farmacista a Ferrara, ’romanziere’ per passione in tarda età. ’’Ho regalato a Draghi il libro ’Lei mi parla ancora’, che raccoglie i romanzi scritti da mio padre dai 93 ai 97 anni..." racconta all’Adnkronos. Draghi, riferisce l’ex azzurro, è stato ’’cordiale, affettuoso. Mi ha chiesto una dedica e io gliel’ho fatta: ’A Mario Draghi, in memoria della mia famiglia, attraverso la storia di mio padre’.

cms_20879/giorgiameloni_mascherina_fg.jpgMELONI:"Non votiamo fiducia: mai con Pd, M5S e Renzi"

"Abbiamo ribadito al presidente incaricato Draghi che Fratelli d’Italia non voterà la fiducia al suo governo per una ragione di merito e di metodo che non dipendono dalla sua autorevolezza e che non hanno nulla a che fare con un eventuale pregiudizio nei suoi confronti". Sono le parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, dopo le consultazioni con il premier incaricato. "Riteniamo che l’Italia non sia una democrazia di Serie B e pensiamo che gli italiani abbiano diritto di scegliere da chi farsi rappresentare. Serve sì un governo autorevole, ma serve anche un governo coeso, con una maggioranza omogenea e una visione chiara da mettere in pratica: questo sarebbe possibile solo con nuove elezioni e con un altro parlamento", afferma.

"Questo ci porta alla questione di merito: il presidente incaricato rischia di trovarsi con gli stessi problemi avuti fin qui, con una maggioranza troppo eterogenea e con un parlamento a tratti balcanizzato, che rischia di portare all’immobilismo nonostante la capacità e l’autorevolezza di chi guida l’esecutivo", dice ancora.

"Temo si stia andando verso una maggioranza in cui le figure preponderanti sono quelle che ci hanno portato al disastro di oggi. Fratelli d’Italia non andrà mai al governo con il Pd, con il M5S o con Renzi. Confermiamo con coerenza questa posizione, questo non ci impedisce di sperare che Mario Draghi possa far bene con il suo governo e di dare una mano all’Italia come sempre abbiamo fatto da forza politica responsabile e patriottica". "Per dare una mano non abbiamo bisogno di ministri o sottosegretari, sosterremo provvedimenti che riteniamo utili -afferma- senza chiedere nulla in cambio". Il centrodestra si presenta alle consultazioni in ordine sparso: "Il centrodestra si è diviso altre volte a la coalizione per noi è un valore perchè prima o poi si andrà a votare e insieme possiamo dare una maggioranza a questo Paese. Non mi sento di giudicare".

’’Lo ripeto, non votiamo la fiducia al governo Draghi, ma se sarà un voto contrario o un voto di astensione dipende da quello che vedremo. Io non ho niente, ora non so quanto dura questo governo, non so il programma, non so la squadra... Se mi dice qualcosa in più, vedremo. Non votando la fiducia anche le sfumature possono essere diverse e questo dipende dal tipo di governo che si configura...’’, dice ancora, preannunciando"un secondo giro di consultazioni" del premier incaricato. Voterebbe Draghi al Colle? ’’Draghi, personalmente, l’ho conosciuto adesso, cinque minuti fa, fatemi valutare come farà il presidente del Consiglio’’, taglia corto.

cms_20879/grilloftg.jpegM5S: " nella delegazione ci sarà anche Beppe Grillo"

Beppe Grillo oggi sarà nella delegazione M5S che incontrerà il premier incaricato Mario Draghi. La conferma arriva da autorevoli fonti del Movimento e dall’entourage dello stesso garante dei 5 Stelle. Le delegazioni per gli incontri non sono state ancora comunicate ufficialmente, ma Grillo, salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, farà parte della squadra.

"La delegazione del Movimento 5 Stelle che oggi alle ore 12.15 si recherà alle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi sarà composta dal Garante, Beppe Grillo e dal Capo politico, Vito Crimi. Per il Senato saranno presenti il capogruppo Ettore Licheri e la vice presidente di Palazzo Madama, Paola Taverna, e per la Camera il capogruppo Davide Crippa e il vicecapogruppo Riccardo Ricciardi", spiega poi in una nota il Movimento 5 Stelle.

A quanto si apprende, oggi, prima di incontrare Draghi per le consultazioni, i ’big’ del M5S faranno un punto a Montecitorio alle 11. Saranno presenti Beppe Grillo, Luigi Di Maio, Riccardo Fraccaro, Alfonso Bonafede, Paola Taverna e Stefano Patuanelli, oltre che il reggente Vito Crimi e i capigruppo M5S di Camera e Senato Davide Crippa e Ettore Licheri. Al vertice ci sarà anche Giuseppe Conte. Assente invece Davide Casaleggio, che dovrebbe lasciare Roma domani stesso.

(fonte AdnKronos - foto dal web)

Redazione

Tags:

Lascia un commento



Autorizzo il trattamento dei miei dati come indicato nell'informativa privacy.
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.

International Web Post

Direttore responsabile: Attilio miani
Condirettore: Antonina Giordano
Editore: Azzurro Image & Communication Srls - P.iva: 07470520722

Testata registrata presso il Tribunale di Bari al Nrº 17 del Registro della Stampa in data 30 Settembre 2013

info@internationalwebpost.org
Privacy Policy

Collabora con noi

Scrivi alla redazione per unirti ad un team internazionale di persone dinamiche ed appassionate!

Le collaborazioni con l’International Web Post sono a titolo gratuito, salvo articoli, contributi e studi commissionati dal Direttore responsabile sulla base di apposito incarico scritto secondo modalità e termini stabiliti dallo stesso.


Seguici sui social

Newsletter

Lascia la tua email per essere sempre aggiornato sui nostri contenuti!

Iscriviti al canale Telegram