STRAGE DI COLORADO, “AL BANDO LE ARMI D’ASSALTO”

Biden chiede al Congresso di approvare una legge che aumenti la rigidità sulla vendita di armi

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Sette su sette. Sette come i giorni, sette come le stragi. Georgia, California, Oregon, Texas, Texas, Pennsylvania e Colorado. In quest’ultimo la ferita è ancora fresca: a Boulder un uomo esce da casa sua, piomba in supermercato e apre il fuoco, lasciando dieci vittime dietro di sé. E allora diventa inevitabile dibattere per l’ennesima volta sul possesso, illegale o meno, di armi. “Userò tutte le risorse a mia disposizione per tenere al sicuro il popolo americano – afferma Joe Biden dalla Casa Bianca prima di partire per l’Ohio – non c’è un minuto da perdere nell’approvazione delle leggi che salvano la vita”. Ciò che traspare dalle parole del presidente è amarezza, per l’utilizzo delle armi e per come i controlli siano da lui ritenuti insufficienti e inefficienti. “Il problema è di tutti – asserisce al Congresso – chiedo di agire immediatamente per vietare le armi d’assalto e i caricatori ad alta capacità, chiudendo tutte le scappatoie nel sistema dei controlli di background”. La dichiarazione di intenti non si ferma qui, e preannuncia una vera e propria rivoluzione: “Chiedo ai miei colleghi di Camera e Senato di agire, dobbiamo mettere al bando le armi d’assalto in questo Paese – esorta il Capo di Stato – salverà vite, salverà gli americani”.

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Anche l’ex presidente Barack Obama è dello stesso avviso: “Il popolo americano ha detto basta” scrive su Twitter. Una frase proferita molte volte, quando gli Stati Uniti l’anno passato hanno fatto registrare il primato per l’acquisto di cinquanta milioni di armi. La settimana scorsa, inoltre, il giudice di Boulder aveva respinto una richiesta di bandire le armi da guerra: “Solo le leggi dello Stato del Colorado, o le leggi federali, possono proibire il possesso, la vendita ed il trasferimento di armi d’assalto e di caricatori ad alta capacità”. Paradossale, vien da pensare, considerando che il Colorado è il quinto (su cinquanta, quindi parecchio in alto nella classifica) stato con il più grande numero di sparatorie di massa per tutta la popolazione americana. La capitale dello stato, Denver, ha il primato per le sparatorie nelle scuole dal 1999 (utilizzando lo stesso calcolo matematico).

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La questione tutta, comunque, è molto più complicata di quel che si possa pensare: la cultura delle armi americana non è fondata sul nulla, bensì getta le sue radici nel II emendamento della Costituzione statunitense, che garantisce a ciascun cittadino il diritto alla difesa. E dato che una legge costituzionale americana è immodificabile per definizione (se non si vuole procedere con un iter di lunghezza biblica), il problema più grande risiede nel buon senso di tutti i cittadini.

Francesco Bulzis

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