STORIE DAL PIANETA TERRA

RINASCERE OGNI 90 MINUTI

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Una recente pellicola cinematografica statunitense, raccontava di una ragazza che a causa di un incidente perdeva quotidianamente la memoria, rivivendo sempre l’ultimo giorno in cui i suoi ricordi si arrestavano. Una sottile inquietudine, fortunatamente stemperata da una buona comicità, si insinuava negli spettatori, lasciando tutti con una consolazione: si tratta di un film. Vero, ma fino ad un certo punto, in quanto un caso del genere esiste, ed è tuttora studiato dal 2005. Stiamo parlando del signor William, Willy per gli amici, un uomo inglese sulla quarantina, che un bel giorno del 2005, dopo essere stato dal dentista, ha scoperto di non ricordare più nulla. O meglio, da quel giorno lui si sveglia rivivendo l’ultimo giorno, le ultime ore della sua vita. Immaginatevi di svegliarvi ogni mattina con una persona accanto che sarà leggermente più vecchia dell’ultima volta che l’avete vista. O trovarvi in casa con una persona adulta che vi dice di essere vostra figlia. Magari quando vedrete un bimbo per casa non saprete che è vostro nipote, ignorerete di essere diventati nonni, che il vostro cane è morto. Pensate a non poter ricordare le lacrime che avete pianto e doverle versare ogni giorno. Perché più o meno questo capita a Willy, o paziente OW per i medici che lo stanno studiando. Lui si sveglia ed un allarme sul telefono gli ricorda ciò che è successo negli ultimi anni, gli dice cosa deve fare. La moglie gli prepara la colazione, ed in questo è fortunata, Willy non cambierà mai i suoi gusti, le sue abitudini.

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Una memoria che ai giorni nostri può essere in qualche modo aiutata, grazie alle moderne tecnologie, in cui l’uomo apre gli occhi e prima di alzarsi per prepararsi ad uscire, appuntamento dal dentista, gli compaiono sotto gli occhi avvenimenti e fatti di cui non è assolutamente a conoscenza. Ovviamente i medici che lo tengono sotto controllo hanno escluso la possibilità di una connessione con l’intervento odontoiatrico subito, il problema è che non hanno idea di come possa essere accaduto. Sembra incredibile dover capire ogni giorno cosa sia quell’aggeggio che ci mostra il passato, perché il telefono del 2005 non era senza dubbio uno smartphone. E poi ancora dover capacitarsi di cosa sia diventato il mondo: internet, banda larga, auto elettriche, ZTL, strade che cambiano senso di marcia, nuovi politici, attori e cantanti scomparsi, ogni 90 minuti un black-out e di nuovo meraviglia, stupore, incredulità, appunti. Vivere ogni ora e mezza come fosse il primo giorno della propria vita, ma non avendo più lo stesso fisico, perché il tempo, comunque passa. Possiamo davvero provare a capire cosa succede quando siamo convinti di avere 30 anni mentre il nostro corpo ne ha molti di più? Si, è vero, spesso si incontrano persone che non accettano lo scorrere degli anni e si camuffano, ricorrono a chirurgia, ad impianti, ma questi irriducibili della finta giovinezza sanno che il loro corpo è cambiato. Will no, lui ignora tutto, e nelle rare interviste si rammarica, affermando di dover guardare tutto con gli “occhi di scimmia”, sempre pieno di stupore. Una memoria che si azzera ogni 90 minuti è qualcosa che lo terrà sempre lontano dal mondo reale, un’amnesia selettiva in cui torna Will, con una figlia di 9 anni, ormai fidanzata ed iscritta all’università. Due vite legate dal dover ricordare sempre ciò che si è dimenticato, perché anche la moglie condivide questo destino, lei deve ricordare per due, deve conoscere per due, deve asciugare le lacrime di entrambi, quando il peso della riscoperta si fa insostenibile. Non si tratta di un film, le risate non bastano a coprire il suono del silenzio che pervade la mente di William quando tutto si resetta dentro di lui. E noi possiamo solo sperare che continuerà a svegliarsi, trovando accanto a se una persona che conosce, che riconosce, e che domani qualcuno troverà un modo per restituirgli il futuro, ridonandogli il passato. Il paziente OW ci ricorda che spesso ciò che diamo per assodato in realtà è fin troppo labile, passeggero, che i ricordi ci definiscono come persone. La terra ha tante storie da raccontare, e quella di William è solo una delle tante.

P. V.

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