SONDAGGI POLITICI: FDI SORPASSA LA LEGA,E’ PRIMO PARTITO AL 20,8%
Draghi e Cartabia oggi in visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere - Documentario su Firenze, indagati Renzi e Presta - Ddl Zan, Senato dice no a pregiudiziali costituzionalità - M5S, verso il nuovo Movimento
Sondaggi politici: Fdi sorpassa la Lega, è primo partito al 20,8%
Continua l’avanzata di Fratelli d’Italia che nell’ultima settimana guadagna lo 0,3% e diventa il primo partito italiano al 20,8%. E’ quanto emerge dalla rilevazione settimanale Radar Swg sulle intenzioni di voto degli italiani al 12 luglio 2021. Il partito di Giorgia Meloni supera la Lega che si attesta al 20,2%, perdendo in sette giorni lo 0,4%.
Al terzo posto il Pd al 18,9% (+0,2% nell’ultima settimana). A seguire il M5S al 14,4% (-0,2%); Forza Italia al 6,8% (-0,2%); Azione al 3,9% (-0,1%); Sinistra italiana al 2,7% (+0,3%); Mdp Articolo 1 al 2,5% (-0,2%); Italia Viva al 2,4% (-0,1%); +Europa al 2% (-0,1%); Verdi all’1,7% (-0,1%); Coraggio Italia all’1,2% (+0,2%); altre liste al 2,5% (+0,4%).
Nell’ultimo anno Fdi ha avuto un andamento in costante ascesa, passando dal 12% del marzo 2020 al 20,8 di oggi. La Lega al contrario è scesa nello stesso periodo dal 30,7% al 20,2%. Più costante l’andamento degli altri partiti, come il Pd che è passato dal 19,9% del marzo 2020 all’attuale 18,9%, con una punta al 20,2% nel novembre 2020. Lineare anche il consenso per il M5S, ’quotato’ al 13,8% nel marzo 2020 e 14,4% oggi, con un picco al 17,8% ad aprile 2021. Il sondaggio è stato svolto nel periodo 7-12 luglio 2021, con il metodo di rilevazione Cati-Cami-Cawi su un campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni. I dati da marzo 2020 a giugno 2021 si riferiscono a medie mensili.
Draghi e Cartabia domani in visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia domani, mercoledì 14 luglio, alle ore 16.00 visiteranno la Casa Circondariale ‘Francesco Uccella’ di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Al termine dell’incontro il Presidente Draghi e la ministra Cartabia rilasceranno alcune dichiarazioni. 52 le misure cautelari nei confronti di agenti della polizia penitenziaria accusati dei pestaggi nel carcere: contestati dalla Procura violenze e torture nel corso della rivolta dei detenuti scoppiata il 6 aprile 2020.
Documentario su Firenze, indagati Renzi e Presta
Matteo Renzi e Lucio Presta sono indagati dalla procura di Roma. L’indagine riguarda i reati di finanziamento illecito e false fatturazioni in relazione alla vicenda del documentario del leader di Iv su Firenze, ‘Firenze secondo me’, realizzato dalla società di Presta Arcobaleno Tre.
Nei giorni scorsi su delega dei pm romani è stata svolta una perquisizione nei confronti del produttore. L’attività ha riguardato i contratti stipulati dalla società con l’ex premier Renzi per la produzione del documentario. Nel corso della perquisizione sono stati acquisiti una serie di documenti.
Renzi: "Non ho nulla da nascondere"
"Oggi alle cinque e mezza mi chiama un giornalista, Emiliano Fittipaldi, e mi dice ’senatore, ti comunico che sei indagato dalla procura di Roma’. Di solito queste comunicazioni le fanno i magistrati o la polizia giudiziaria, in Italia l’informazione viene data da un giornalista...". Così Matteo Renzi in un video su Facebook. "Questo avviso di garanzia non so in che cosa possa sostanziarsi, si parla di una mia attività professionale che sarebbe finanziamento illecito cosa che non sta né in cielo né in terra. Quando arriveranno gli atti, e non i tweet dei giornalisti, potremo confrontarci nella sede del processo. Quello che mi colpisce è che qualcuno pensa forse che io mi possa fermare di fronte a certe cose, innervosirmi o scoraggiarmi: chi mi conosce sa che io sono uno di quelli che davvero va controcorrente e che non ha avuto paura di andare contro tutto e tutti per cambiare un governo. Vi immaginate se possono farmi paura un qualche velato avvertimento o un qualche avviso di garanzia comunicato via stampa in un determinato giorno", ovvero quello dell’uscita del libro.
L’intesa raggiunta tra Grillo e Conte (grazie alla faticosa mediazione dei 7 ’saggi’) prevede una suddivisione dei ruoli che consentirà al futuro capo politico - anzi, "presidente" - del Movimento di mantenere salde le redini l’azione politica del M5S. Conte avrà mani libere anche sulla comunicazione e sulla scelta dei componenti dei nuovi organi: dalla ’segreteria’ al centro studi, passando per l’organo che dovrà gestire i rapporti con il territorio. Il presidente sarà affiancato da due o tre vice di stretta fiducia. Grillo preserverà le sue funzioni di garante e di custode dei valori dell’azione politica del M5S: il comico potrà inoltre continuare a designare i membri del comitato di garanzia e del collegio dei probiviri, esattamente come accade oggi.
Per quanto riguarda la road map, nei prossimi giorni si attende la pubblicazione dello statuto sul nuovo sito del Movimento, dopodiché sarà concesso un periodo di tempo agli iscritti per presentare le loro osservazioni. Infine, il voto sullo statuto e sulla leadership di Conte: "Difficile accorpare queste due votazioni dal punto di vista tecnico-giuridico", osservano fonti beninformate parlando con l’Adnkronos.
In attesa che nelle prossime settimane venga ultimato il percorso rifondativo del M5S, restano vari nodi interni da sciogliere. Su tutti, quello della giustizia. L’assemblea di domenica scorsa ha restituito la fotografia di un Movimento spaccato e i fedelissimi di Conte - che non hanno digerito il testo partorito dalla guardasigilli Marta Cartabia - sono pronti alle barricate sulla prescrizione.
Altro tema delicato è rappresentato dalle prossime amministrative: il M5S è chiamato a una corsa contro il tempo per certificare le liste sui territori. In Calabria sarà la scienziata Amalia Bruni la nuova candidata della coalizione di centrosinistra alle regionali, ma anche in questo caso si registrano frizioni tra i grillini: i ’portavoce’ Alessandro Melicchio e Giuseppe Giorno hanno annunciato il loro passo indietro dal coordinamento della prossima competizione elettorale in Calabria, passando la palla ai colleghi Riccardo Tucci e Massimo Misiti, ai quali viene contestato di aver creato una ’fazione’ parallela interessata a dialogare solo col Pd.
Fibrillazioni anche a Salerno, dove i grillini si spaccano: gli attivisti del meet-up locale hanno annunciato che alle comunali correranno da soli con la lista "Attivisti per Salerno", con un candidato sindaco indipendente. Una situazione che potrebbe verificarsi anche in altre città, visto il malcontento della base grillina.
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