SIRIO

La prima Stella

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Sirio è una stella bianca della costellazione del Cane Maggiore ed è per questo conosciuta anche come “Stella del Cane” o “Stella canicola”; vista dalla Terra è la più luminosa del cielo notturno.

La sua brillantezza è dovuta sia alla sua luminosità intrinseca, sia alla sua vicinanza al Sole; è infatti una delle stelle più vicine alla Terra.

Rispetto al nostro Sole ha una massa 2,4 volte più grande ed una luminosità 25 volte maggiore; è anche molto più calda ed è per questo che la vediamo brillare di un bianco intenso.

Sirio è in realtà un sistema binario, ossia una stella doppia: mappata per la prima volta da Tolomeo di Alessandria (168 d.C.), il suo moto fu scoperto da Edmond Halley nel 1718, astronomo che diede il nome all’omonima cometa. Ma fu il tedesco Friedrich Bessel a dedurre che poteva avere una compagna invisibile, una nana bianca oggi nota come Sirio B. Siamo nel 1844.

Da tempi immemori l’uomo è affascinato dal bagliore di questa stella che ha giocato un ruolo di primo piano nel corso della storia e delle culture umane.

Gli antichi Greci, ad esempio, erano convinti che il sorgere simultaneo di Sirio e del Sole portasse la siccità, come se i raggi della stella, aggiungendosi a quelli del Sole, ne rinforzassero il calore. Il suo nome deriva infatti dal greco “seirios” che significa sia “splendente” che “bruciante”.

Anche Romani continuarono questa credenza e chiamarono “canicola” i giorni più caldi dell’anno proprio per sottolineare questa presunta influenza di Sirio, la “Stella del Cane”.

Ma è solo la sua luminosità ad attirare l’attenzione o c’è qualcos’altro? Perché l’umanità ha un legame così antico e misterioso con lei?

C’è forse un legame esoterico tra Sirio e l’umanità?

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Sirio è da sempre considerata di grande importanza per l’astronomia, la mitologia e l’occultismo.

Le scuole misteriche la considerano la vera fonte della potenza del nostro Sole: se quest’ultimo, con il suo calore, mantiene vivo il mondo fisico Sirio, dal canto suo, mantiene vivo quello spirituale.

L’associazione di Sirio al mondo mitologico è molto antica e si è diffusa fino a giorni nostri, intensificandosi ulteriormente.

Per parlare del passato, nell’antico Egitto Sirio era considerata la più importante stella del firmamento, tanto da diventare il fondamento astronomico di tutto il sistema religioso. Venne venerato come Sothis e quasi tutte le divinità erano in qualche modo associate alla stella, in particolar modo Iside.

La stessa Piramide di Giza fu costruita in perfetto allineamento con le stelle, in particolare con Sirio: pare che la luce emanata da questi astri venisse utilizzata nelle cerimonie misteriche egizie.

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Nel 1971 lo scrittore americano Robert Temple pubblicò "Il mistero di Sirio": in questo libro racconta di un’antica tribù africana del Mali - i DOGON - nota per le sue conoscenze di carattere astronomico, in particolare sulla stella Sirio, conoscenze impossibili senza l’ausilio di potenti telescopi.

Nonostante siano entrati in contatto con la civiltà moderna solo in tempi recenti - verso gli inizi del XX secolo - da almeno quattro secoli i Dogon hanno compreso la natura binaria di Sirio (Sirio A e B), sostenendo addirittura l’esistenza di una terza stella, Sirio C, conoscenza da noi acquisita solo di recente, nel 1995 per l’esattezza.

Per i Dogon Sirio B fu la prima stella creata da Dio e rappresenta il fulcro dell’Universo: da essa si sviluppò tutta la materia, comprese le anime.

Come poteva una tribù primitiva avere una conoscenza così precisa delle stelle pur non avendo a disposizione né scienziati né mezzi tecnologici? Da dove gli è venuto questo sapere?
Secondo Robert Temple la risposta a questa domanda è che i Dogon hanno avuto collegamenti diretti con esseri provenienti da Sirio.

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Antico villaggio Dogon

I Dogon raccontano che il Creatore di tutte le cose è il dio Amma, un essere proveniente dalla stella Po Tolo (Sirio B) e affermano di essere i suoi discendenti.

L’antropologo Marcel Griaule e l’etnologa Germaine Dieterlen, che vissero con loro dal 1931 al 1956, hanno riferito quanto questa popolazione fosse consapevole circa le conoscenze astronomiche, non soltanto sulla stella Sirio ma anche sulle lune di Giove, gli anelli di Saturno, la forma a spirale della Via Lattea e il moto dei pianeti.

Appare quindi verosimile ai due studiosi l’ipotesi che la cosmologia Dogon sia il frutto di un remoto contatto con una civiltà extraterrestre.

Di questa civiltà aliena conosciamo il nome: sono i NOMMO, una specie anfibia, metà pesce e metà umana proveniente da un pianeta di Sirio C. Furono i capi Dogon a raccontare la storia di come questi esseri abbiano fondato un’antica civiltà sulla Terra.

La leggenda racconta che “discesero dal cielo in un vascello che produceva fuoco e tuoni” e insegnarono all’uomo profonde conoscenze.

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Facciamo ora un balzo ai giorni nostri.

I riferimenti a Sirio nella cultura popolare sono davvero tantissimi: molto interessanti e degni di particolare attenzione i riferimenti codificati. Nella cinematografia, ad esempio, molti film fanno velati riferimenti alla stella del cane.

Ecco alcuni esempi:

  • Harry Potter: Sirius Black è un probabile riferimento a Sirio B, la stella più “scura” del sistema binario di Sirio;
  • The Truman Show: un riflettore, che imita la luce di una stella, cade dal cielo sfiorando il protagonista. Sull’etichetta del riflettore si legge: Sirio. Fu questo incontro-scontro con “Sirio” a stimolare in Truman la ricerca della verità, mostrandogli dapprima i limiti del suo mondo costruito (materialità) per poi condurlo verso la libertà (spiritualità);
  • Pinocchio: la storia, scritta dal massone Carlo Collodi, racconta come Geppetto pregò la stella più luminosa del cielo affinché realizzasse il suo sogno di essere padre di un “bambino vero”. Fu così che la fata turchina (il colore è un riferimento alla brillantezza di Sirio), discese dal cielo per dare vita a Pinocchio.

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Dagli albori della civiltà fino ad oggi Sirio è stata vista come portatrice di vita. Malgrado la distanza nel tempo e nello spazio, varie culture hanno attribuito a Sirio lo stesso significato.

Viene da chiedersi: com’è possibile tutto ciò? Qual è la fonte comune per questi miti di Sirio? C’è un legame segreto tra l’evoluzione umana e la Stella del Cane?

Risolvere questo enigma significherebbe svelare uno dei più grandi misteri dell’umanità.

Simona HeArt

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