SCULTURE MODERNE DAL MONDO

E’ comune ormai trovarsi in visita in qualche bella città del mondo ed imbattersi in sculture moderne e strampalate che caratterizzano una determinata piazza o una zona, un quartiere.
L’arte contemporanea, in particolar modo, è ricca di esempi un po’ bizzarri di sculture che chiunque, a volte, avrebbe addirittura difficoltà a definire “arte”.
Ma l’arte è la forma più concreta della fantasia e al giorno d’oggi è troppo difficile imbattersi in sculture con lo stesso stile di Michelangelo o del Bernini; sono cambiati i gusti, gli stili, le tendenze.
L’uomo che ha perso la testa
Los Angeles, in California, è una città ricca di uomini d’affari dalle vite frenetiche e stressanti; ragion per cui quest’opera The business man, ben rappresenta lo stato d’animo di questi uomini. L’opera raffigura un uomo in giacca e cravatta con la sua ventiquattrore in mano che ha “perso la testa” per la disperazione. Infatti la sua testa sbatte e scompare all’interno della parete di un edificio.
La bagnante
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Dal fiume Alster ad Amburgo, in Germania, affioravano la testa e le ginocchia di una grande donna definita “La bagnante”. La scultura era lunga 20 metri per un peso di 2 tonnellate e fu esposta per circa dieci giorni. Era stata commissionata all’artista Oliver Voss da un’azienda di prodotti di bellezza che voleva farsi pubblicità.
Lo squalo sul tetto
Nel tetto di una casa di New High Street a Oxford è conficcato uno squalo di 7 metri e mezzo realizzato il 9 agosto 1986, per il 41° anniversario del bombardamento di Nagasaki, per protesta contro l’uso di armi nucleari. I vicini erano assolutamente contrari a tale realizzazione, ma il proprietario di casa vinse la sua battaglia e oggi i visitatori che volessero dare un’occhiata hanno addirittura la possibilità di affittare la casa.
La fontana di merda
La Fontana di merda, o Shit Fountain, è stata realizzata in bronzo dall’artista Jerzy Kenar. Si trova davanti la sua villa a Chicago, ad Augusta Boulevard per ricordare provocatoriamente ai proprietari di animali a passeggio di raccogliere ciò che i propri pelosetti si lasciano alle spalle.
L’elefante equilibrista
In una sala del Castello di Fontainebleau vicino a Parigi, un elefante gioca a fare l’equilibrista stando a testa in giù sulla sua proboscide.
Daniel Firman, l’artista francese che ha realizzato questa scultura pensa che tutto ciò sia possibile e, secondo i suoi calcoli, un elefante nello spazio a diciottomila chilometri dalla terra, in totale assenza di gravità, avrebbe un aspetto buffo come questo.
Il sorriso del Presidente Carter
In Georgia, Stati Uniti, per celebrare Jimmy Carter, ex Presidente degli Stati Uniti, costruirono una nocciolina americana alta 4 metri. Jimmy , infatti, prima di diventare Presidente dal 1976 al 1980, era un coltivatore di arachidi. Nonostante non fu riconfermato per un secondo mandato, Carter non perse mai il suo sorriso, realizzato anche sulla grande arachide.
I due peni
A Praga, all’ingresso del museo Franz Kafka i visitatori vengono accolti da una fontana con due uomini che urinano in una vasca dalla forma della Repubblica Ceca. L’artista è David Cerny e l’opera fa parte di una installazione interattiva, infatti le due sculture hanno un meccanismo meccanico che permette di muovere i due peni. Per cui, inviando un sms ad un numero particolare, le due statue scriveranno con i loro getti il contenuto del messaggio.
La canaglia
A Bruxelles questa scultura, tradotta come “La canaglia del canale”, immortala un uomo in divisa nell’atto di cadere a causa di una canaglia, appunto, che sbuca dal tombino e lo fa inciampare. La scultura, firmata Tom Frantzen, è realizzata in maniera molto fedele per l’espressione sbigottita del poliziotto nell’atto di cadere e rappresenta simbolicamente lo spirito ribelle ed anarchico di Bruxelles degli anni ’80.
Gruppo arte e cultura di Orietta Paganotti
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