SCOPERTA EPOCALE DELLA RICERCA TRIESTINA

Invalidato il cardine posto da Roger Penrose nella fisica quantistica

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Nonostante, nell’archivio della Storia, il 2020 sia bollato tragicamente dalla crisi mondiale sanitaria e socio-economica innescata da Sars 2 –COVID 19; tuttavia, l’anno “horribilis” sarà sempre ricordato anche per l’inconfutabile fregio di una medaglia epocale fornitagli dalla Ricerca Scientifica Triestina.

cms_20660/logo_UNI_TRIESTE.jpgInfatti, dopo venti anni di strenua ricerca condotta in tutto il mondo, il team del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trieste coordinato dal prof.Angelo Bassi ha posto una nuova pietra miliare nella Fisica Quantistica attraverso una verifica sperimentale condotta nei laboratori del Gran Sasso dell’ Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove è stata dimostrata l’infondatezza del “modello di predizione di collasso dello stato quantico” teorizzato, negli anni novanta, proprio dallo scienziato britannico Roger Penrose, famoso fisico-matematico-cosmologo e filosofo, che nello scorso mese di Ottobre è stato insignito del Nobel per la Fisica per una sua teoria sui “buchi neri”.

Quanto, per due decenni rimasto come cardine della meccanica quantica, è stato smantellato dai Ricercatori triestini in base a dati documentati che hanno messo in rilievo l’errore fondamentale alla base della deduzione circa il “collasso dello stato quantico” rivelato da una “radiazione elettromagnetica”.

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In realtà, puntando all’esito finale, la sperimentazione ha rilevato una carica inadeguata della radiazione, data la estrema esiguità risultata addirittura mille volte più bassa rispetto a quella ipotizzata da Roger Penrose come esito finale caratterizzante il “collasso dello stato quantico” che interverrebbe con il legarsi, da parte degli atomi, in una unione strutturale in cui decadrebbe quella capacità di sovrapposizione e ubiquità che, non essendo peculiare alla materia, è caratteristica degli atomi ma solo in quanto singoli.

In buona sostanza, la non validazione del principio cardine posto da Roger Penrose, avvia la Fisica Quantistica verso lo studio di modelli che prospettano nuovi scenari da cui, forse, usciranno rafforzati anche i più arditi sogni e traguardi futuristici tesi all’ambizioso superamento dei limiti della corporeità della struttura umana. D’altra parte, mentre la Quantistica cerca di dare risposte sulla stessa natura della realtà; altresì, si ipotizza che il mondo quantistico sia plasmato proprio dalla “Coscienza” umana con pari funzione ontologica dell’Universo.

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Lo stesso Roger Penrose, in base ai suoi studi di professore emerito dell’Istituto di Matematica dell’Università di Oxford, riportandosi anche ai risultati dell’anestesiologo statunitense Stuart Hameroff, nel suo libro del 1989 “La mente nuova dell’Imperatore” aveva sostenuto la tesi circa la “coscienza” quale “riduzione obiettiva orchestrata” risultata da ancora sconosciuti fenomeni quantistici, di “ tipo probabilistico e non interamente determinato”, assimilabili alle vibrazioni osservate nei “microtubuli” dei neuroni cerebrali, le cosiddette “tubuline” che sarebbero intimamente legate tra loro da uno stato di “entanglement”, unione di particelle determinata da “coerenza quantistica”.

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Come dire che la realtà umana, partendo dallo stesso cervello, deriverebbe da una sorta di “passaggio quantico”, tra il suo essere divino e il “fango primordiale”; in sintonia con quanto rivelato dal libro della Genesi (Gen 1, 26-28.31a) “il sesto giorno Dio disse:"Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza”.

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Se tanto sia stato, non resta che augurarsi l’avvento della profezia contenuta nel libro “L’incontro con Lui”- Gesù, 1990, Damasco :"Nei prossimi quarant’anni, l’immensa maggioranza della popolazione terrestre sarà condotta a provare il senso del turbamento psichico e fisico, fino al punto di non poter più distogliere né gli occhi né il cuore dall’Essenziale; sarà una benedizione che consentirà all’uomo di riscoprire le favolose possibilità che la Natura mette a sua disposizione intorno e dentro di lui: verrà allora il tempo in cui non saprete più distinguere il materiale dall’immateriale, la scienza dallo Spirito, perché ogni scoperta perderà il nome di ’invenzione’ ".

Rosa Cavallo

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