SANTA FRANCESCA SAVERIO CABRINI

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Francesca Cabrini nasce il 15 luglio 1850 a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi) da genitori molto devoti. È la decima di undici figli, e viene educata all’osservanza religiosa e all’amore della Patria. Sentimento, quest’ultimo, che caratterizza gran parte del suo ministero, come vedremo più avanti.

Nel 1868 prende il diploma di maestra elementare e inizia ad insegnare a Castiraga Vidardo: è qui che incontra colui che darà una svolta definitiva alla sua vita, don Antonio Serrati, futuro parroco di Codogno.

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Santa Francesca Saverio Cabrini - fondatrice delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù

Tra il 1870 e il 1872 perde entrambi i genitori e lei stessa si ammala di vaiolo. Vorrebbe entrare in convento ma, proprio a causa della sua salute cagionevole, non viene accettata. In alternativa, il parroco di Codogno le affida l’incarico di accudire l’orfanotrofio "Casa della Provvidenza”, cosa che fa con estrema sollecitudine e impegno. L’apostolato tra gli orfani non fa che accentuare il suo antico desiderio di consacrarsi a Cristo così, insieme ad altre sette donne che condividono la sua aspirazione, costituisce il primo nucleo delle Suore Missionarie del Sacro Cuore. Sceglie come patrono della nascente Congregazione San Francesco Saverio, di cui assume il nome nel giorno della Professione religiosa. È il 1880.

Questa fragile ma determinata donna, non può rassegnarsi ad espletare il proprio apostolato entro i confini della terra natale. Come San Francesco Saverio sogna la Cina ma l’obbedienza le impone una “devozione di rotta”: Papa Leone XIII la invita a recarsi in America, terra della speranza per migliaia di emigranti italiani. Queste le parole del Pontefice: “Non a Oriente, Cabrini, ma all’Occidente. La vostra Cina sono gli Stati Uniti, vi sono tanti italiani emigrati che hanno bisogno di assistenza”.

Nel 1889, la Madre effettua la prima delle sue ventotto traversate oceaniche, spingendosi fino all’entroterra per portare la luce di Cristo anche alle popolazioni indigene, di cui impara la lingua.

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Emigranti italiani in America

Nel 1889 arriva, dunque, a New York dove incontra l’arcivescovo Michael Corrigan che l’autorizza ad aprire un orfanotrofio per bambini immigrati italiani, oggi conosciuto come "Casa di Santa Cabrini". Va detto che il prelato fece, inizialmente, l’avvocato del diavolo: pur riconoscendo la temerarietà della Madre, constatò che i “money” erano piuttosto scarsi, e che forse era meglio fare dietrofront e tornare in Italia. Ma Madre Francesca Saverio ribatté che, tanto per cominciare, si trovava lì per volontà del Papa e che i fondi non sarebbero stati un problema perché era amica di una ricca cattolica americana, moglie di un emigrato italiano illustre, Luigi Palma de Cesnola, direttore del Metropolitan Museum.

Se questi argomenti abbiano convinto l’arcivescovo non ci è dato saperlo, sta di fatto che nel 1890 la Madre apre un noviziato a due ore di auto dalla metropoli, trasferendovi anche l’orfanotrofio.

Ormai nessuno può più fermarla: dopo l’orfanotrofio, fonda delle scuole e infine un ospedale.

Nel 1891 “Mother Francesca” approda in Nicaragua, dove fonda un collegio religioso.

L’anno successivo apre a New York il Columbus Hospital e poi si sposta a Panama e a Buenos Aires per fondare nuovi istituti.

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Little Italy a New York, fine ’800

Viaggiatrice instancabile, Madre Francesca Saverio ha operato in oltre sette Paesi con 80 istituti, costruendo scuole, orfanotrofi, case di riposo, ospedali. Insomma, è presente in tutti i luoghi in cui vi è una forte immigrazione italiana.

Il sentimento patriottico inculcatole dai genitori trova, qui, il suo pieno compimento. Per tutta la sua vita ha aiutato gli emigrati italiano ad inserirsi nella società americana, senza che, per questo, dimenticassero le loro radici.

Lo scrittore Gianfranco Pelliccia dice di lei: “Si è detto che se Cristoforo Colombo ha scoperto l’America, la Cabrini ha scoperto tutti gli italiani in America. Ma pur sentendosi autentica patriota e quantunque circostanze particolari la inducessero a rendersi cittadina americana nel 1909, il suo ideale missionario rimase sempre quello genuino, senza confini di razze e di geografia” (G. Pelliccia).

Nel 1909, Mother Francesca prende la cittadinanza statunitense.

In quanto donna consacrata, ha saputo valorizzare la religiosità femminile in modo moderno: è infatti la prima ad affrontare l’impegno missionario (fino ad allora prerogativa degli uomini) in totale autonomia, senza dipendere da un parallelo ramo maschile. Allo stesso modo, ha promosso l’emancipazione della capacità di iniziativa femminile.

Per questo e per molto altro, è ritenuta una delle figure di riferimento del moderno servizio sociale.

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Ormai consumata nel fisico - già di per sé fragile - fa un ultimo viaggio in Europa nel 1912, da cittadina americana.

La morte la coglie cinque anni dopo, a Chicago, il 22 dicembre 1917, lasciando dietro di sé 67 fondazioni tra l’Europa e l’America e circa 1.300 suore missionarie, oltre che la testimonianza di una vita spesa a beneficio degli emigrati italiani - e non solo.

Le sue spoglie vennero poi traslate a New York presso la chiesa annessa alla “Mother Cabrini High School” e, in seguito, poste in una cassa di vetro nell’altare del "Saint Francesca Cabrini Reliquiario" di Fort Washington, a nord di Manhattan. Fu addirittura dato il suo nome alla strada che conduce alle sue spoglie mortali: la “Cabrini Boulevard".

Beatificata nel 1938, Papa Pio XII la dichiara Santa nel 1946. Francesca Saverio Cabrini è la prima santa americana della Chiesa Cattolica.

Nel 1950 è proclamata “Celeste Patrona di tutti gli Emigranti”.

La sua memoria liturgica ricorre il 22 dicembre.

Simona HeArt

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Salvatore Vaccariello

Una storia di servizio e dedizione che condusse a santità questa figura straordinaria di donna che ancora non conoscevo, grazie Simona per queste tue attente indagini, ci fa conoscere quanto la spiritualità abbia edificato nel tempo del mondo...
Commento del 21:44 20/12/2022 | Leggi articolo...



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