Recovery Fund, Merkel: "Serve rapido accordo"(Altre News)
Usa, Biden vince primarie democratiche in New Jersey e Delaware - Conte blinda asse con Sanchez, pressing per recovery fund subito - E’ morto Coulibaly, premier Costa d’Avorio

Recovery Fund, Merkel: "Serve rapido accordo"
Nel Consiglio Europeo "vogliamo raggiungere rapidamente un accordo" sul Recovery Fund e sull’Mff 2021-27. "Non possiamo perdere tempo: prima della pausa estiva avremo la necessità di vedere un compromesso". Lo sottolinea la cancelliera tedesca Angela Merkel, parlando nella plenaria del Parlamento Europeo, a Bruxelles.
"L’Europa è un progetto vivo. E’ l’Europa che ci dà spazio di manovra" nel mondo. "E’ solo con l’Europa che manteniamo le nostre libertà" sottolinea la cancelliera tedesca. "La nostra economia ha subito un colpo serio" a causa della pandemia di Covid-19. "Milioni di persone hanno perso il loro posto di lavoro, sono preoccupati per la salute propria e dei loro cari. Molti cittadini temono anche per il proprio tenore di vita. Hanno bisogno del nostro sostegno comune e condiviso" dichiara ancora la Merkel. E conclude dicendo che l’Europa "riuscirà se staremo insieme e se staremo uniti". Ricordando Ludwig van Beethoven, dichiara: "Ogni volta che ascolto la sua musica - continua - mi tocca nel profondo e ogni volta scopro qualcosa di nuovo". E’ così "anche con l’Europa, riscopriamo cose nuove ogni giorno", conclude.
Usa, Biden vince primarie democratiche in New Jersey e Delaware
L’ex vice presidente Joe Biden ha vinto le primarie democratiche in New Jersey e Delaware. Secondo quanto riferito dai media americani, nel New Jersey Biden ha superato con oltre l’87% dei voti il suo sfidante Bernie Sanders. In questo Stato le primarie si sono svolte attraverso il voto per posta a causa della pandemia di coronavirus. Netta affermazione dell’ex vice presidente anche nel Delaware (dove in passato è stato eletto senatore due volte), con circa il 90% dei consensi.
Conte blinda asse con Sanchez, pressing per recovery fund subito
Prima Lisbona, poi Madrid. Parte dal Sud la ’fase 3’ della mission internazionale di Giuseppe Conte per svegliare l’Europa, ricordando che bisogna far presto, prestissimo, per risollevare le sorti di un sistema messo a dura prova, sfiancato dall’emergenza Covid-19.
In conferenza stampa congiunta con il presidente spagnolo Pedro Sanchez - mentre in Italia scoppia la grana Autostrade - Conte ha ribadito: "Non possiamo permetterci di rinviare, la tempestività è un fattore chiave", perciò "l’impegno per un accordo sul recovery fund" va chiuso "entro luglio", ne va del "futuro del mercato unico".
Il presidente del Consiglio italiano nega che ci sia un fronte del Sud unito contro i cosiddetti Paesi frugali. Ma la compattezza e la sintonia con Sanchez oggi e con il portoghese Antònio Costa ieri sembra raccontare una storia diversa.
Intanto, parlando nella plenaria del Parlamento Europeo, la cancelliera tedesca Angela Merkel si è rivolta ai "milioni di persone che hanno perso il loro posto di lavoro", preoccupate "per la salute propria e dei loro cari. Molti cittadini temono anche per il proprio tenore di vita. Hanno bisogno del nostro sostegno comune e condiviso". Parole che rinfrancano chi - Conte e Sanchez in testa - spera che l’intesa tagli il traguardo il prima possibile.
Con questo obiettivo, il premier il 10 luglio sarà a L’Aja, il 13 a Berlino dalla Cancelliera, e il 16 a Parigi, per vedere Emmanuel Macron, proprio alla vigilia del Consiglio europeo straordinario di Bruxelles. Una vera e propria offensiva per chiudere il Next Generation Eu in tempi brevi e condizioni vantaggiose.
Intanto, con Sanchez, prende tempo sul ricorso a Mes, che in Italia continua a far discutere e a far tremare la maggioranza. Sul fondo Salva Stati la "mia posizione non cambia, non credo che sia corretto dire ora lo prendiamo o no. Lo dicevamo anche con Sanchez, c’è un ventaglio di strumenti non ancora attivo, ci sono ancora passaggi procedurali" affinché vengano "resi disponibili. Ora sarebbe ideologico dire ’lo prendo, non lo prendo’".
E’ morto Coulibaly, premier Costa d’Avorio
Amadou Gon Coulibaly, premier della Costa d’Avorio e candidato alla presidenza, è morto a 61 anni. Il decesso del primo ministro è stato confermato dal presidente Alassane Ouattara, che non si è espresso sulle cause della morte. In un comunicato, Ouattara ha manifestato ’’profondo dolore’’, spiegando che Gon Coulibaly è deceduto dopo aver partecipato al consiglio dei ministri nel Palazzo della Presidenza. Il premier era rientrato nel paese il 2 luglio, dopo 2 mesi trascorsi in Francia per sottoporsi ad una serie di esami.
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