RILEGGENDO POESIA – GABRIELA FANTATO

Perdersi

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cms_29929/poesia.jpgTra i libri recensiti nella rubrica Lo scaffale di poesia c’era, nel maggio 2009 (n. 238), anche l’ultima raccolta di Gabriela Fantato (l’ultima di allora, ovviamente) in cui l’autrice “gioca(va) implicitamente una difficile scommessa: quella di tenere assieme una tonalità meditativa ed esistenziale, ben inseribile nel grande alveo lombardo e in particolare sereniano, e altre derivate da una ricerca più specificatamente ‘terrestre’ come da titolo (Codice terrestre era il titolo della raccolta, edita da La Vita Felice, NdA).

Da tempo la poesia di pensiero è sottoposta a un vaglio molto selettivo: ben pochi, dopo Andrea Zanzotto e Amelia Rosselli hanno avuto il coraggio di scrivere sui fondamenti stessi del fare poetico, che sempre più sappiamo dipendere da una condizione appunto genetico-biologica.” Alberto Casadei, autore di questa recensione, non si soffermava certo a quei primi due grandi nomi: citava infatti anche Valerio Magrelli e Milo De Angelis, che certamente non sono secondi a nessuno, e questo ci dà il termometro di quanto importante e strutturato sia il percorso poetico di Gabriela Fantato.Scopriamo chi è al link https://site.unibo.it/atlante-poeti/it/poeti-nord-ovest/gabriela-fantato, scusandoci con l’autrice e coi nostri lettori per le eventuali omissioni che riguardano i suoi lavori più recenti, ma questo è il rischio più comune quando ci si affida alla rete per dare spazio ai poeti contemporanei.

cms_29929/Gabriela_Fantato.jpgGabriela Fantato, docente di Lettere al Liceo Linguistico Manzoni di Milano, poetessa, critica, saggista. Ha vinto diversi premi poetici, tra cui: G. Gozzano (2003 e 2009, inedito); Montale Europa (2004, inedito), Città di Tortona (edito, 2008); Lorenzo Montano (inedito, 2009). Raccolte poetiche: A distanze minime, in “Almanacco de Lo Specchio” (Mondadori, 2009), ora in Nuovi poeti italiani 6, Einaudi 2012, Milano; The form of life, trad. E. Di Pasquale (Chelsea Edition, New York, 2012), Codice terrestre (La Vita Felice, Milano, 2008); il tempo dovuto, poesie 1996-2005 (editoria&spettacolo, Roma, 2005); Northern Geography, trad. E. Di Pasquale (Gradiva Publications, New York, 2002); Moltitudine, in Settimo Quaderno di Poesia Italiana, a cura di F. Buffoni (Marcos y Marcos,Milano, 2001); Enigma (DIALOGOlibri, Como, 2000) e Fugando (Book editore,VI, 1996). E’ presente in varie antologie, tra cui: Bona Vox, la poesia torna in scena , a cura di R. Mussapi (Jaca Book, Milano, 2010) e Meglio qui che in ufficio, aforismi – epigrafi, a cura di A. Schatz e M. Vaglieri (Rizzoli, 2009). Ha curato con L. Cannillo La Biblioteca delle voci. Interviste a 25 poeti italiani (Joker, 20 . Ha diretto per molti anni la rivista di poesia, arte e filosofia: “La Mosca di Milano”. Per il teatro ha scritto i libretti in versi: Messer Lievesogno e la Porta Chiusa; La bella Melusina; L’elefante di Annibale; Enigma e Ghost Cafè andati in scena nei maggiori teatri italiani, con le musiche di Carlo Galante.

Su https://www.laboratoripoesia.it/gabriela-fantato/, Michele Paoletti intervista Gabriela Fantato e c’informa: “I testi sono tratti dalla raccolta Vite rubate, di prossima pubblicazione per Transeuropa”. Ne consigliamo vivamente la lettura. Un numero monografico sull’autrice milanese è stato pubblicato su https://www.poesia2punto0.com/category/monografie/d-f-autore-poesia-contemporanea/fantato-gabriela/: nonostante gli articoli siano datati 2011 – oltre dieci anni fa – la panoramica è, a nostro parere, sufficientemente esaustiva. Su RAI Radio 3 sono andati in onda, con la musica di Carlo Galante, le poesie Enigma, la musica dei Ta­roc­chi. Nel luglio 2020 https://poesia.corriere.it/2020/07/01/ ci informava: Domani sera, alle ore 22, ospite del 12° appuntamento della rassegna “Respiro – incontri di ossigenopoesia”, in diretta Facebook sulla pagina dell’Accademia Mondiale della Poesia di Verona, sarà Gabriela Fantato. Dopo l’intervista condotta da OttavioRossani, un gruppo di amici che partecipano alla diretta video faranno altre domande all’autrice.Alfonso De Filippis introdurrà l’evento tracciando il profilo biobibliografico dell’autrice. Eravamo appena usciti dal primo lockdown e l’emergenza sanitaria sembrava affievolirsi: appuntamenti come questi erano davvero ossigeno, e lo sono stati per molti mesi ancora, poiché la pandemia ha sacrificato moltissimi incontri in presenza, moltiplicando tuttavia gli eventi sul web. Così il deserto si è fatto un po’ meno arido. Ma affermare che non tutto il male viene per nuocere ci sembra un azzardo. Il Covid19 ha nuociuto. Eccome!

Perdersi, inedito tratto da Interstizi

Indietro – hanno lasciato alle spalle
la dedizione, la cura meticolosa
dell’umano.
L’antico gusto di specchiarsi,
del mai dimenticarsi
– centro nel cerchio di onde attorno.
Sono solo ora pronti a sciogliersi,
disfarsi di cellule in altre cellule,
come lo zucchero si perde per trovare
un’esistenza nuova, un suo destino
dentro – l’acqua.

Raffaele Floris

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