RILEGGENDO POESIA – CORRADO CALABRO’
Ma più che mai…

“La poesia di Corrado Calabrò si rende riconoscibile per una sua tenace e laboriosa grazia, una tessitura consapevole, nient’affatto elusiva – cioè visionaria o fulminante – ma piuttosto distillata in nitide architetture.” (Daniele Piccini) L’autore dell’articolo Corrado Calabrò – Intermittenze e richiami, apparso nel novembre del 2002 (n. 166) aggiungeva inoltre che “Calabrò conosce un uso rarefatto e insieme lavoratissimo della lingua, una costruzione aristocratica, un senso penetrante della musica, della retorica, dell’eleganza stilistica. […] Calabrò dev’essere stato lettore attento di molta grande poesia del Novecento, non solo Montale, ma Quasimodo, Luzi […]; il centro della sua ispirazione è una partecipazione vibrante e sospesa a situazioni di grazia, di rivelazione, istanti in cui gli elementi contribuiscono a una epifania in continuo movimento.” Non solo Montale, dunque, ma anche Spaziani, Bigongiari, Piersanti, almeno secondo noi. Il nome del poeta siciliano (nato a Reggio Calabria nel 1935) non può essere sfuggito ai nostri lettori, almeno nel passato recente. Corrado Calabrò infatti non solo è poeta, ma giurista famoso e apprezzato; è stato presidente dell’Agcom dal 2005 al 2012. Comincia a scrivere giovanissimo (trascorrendo le estati della sua adolescenza e giovinezza in una casa in riva al mare); si laurea in Giurisprudenza. Calabrò è stato magistrato prima della Corte dei Conti e poi, dal 1968 al 2008, del Consiglio di Stato, del quale nel 1976 è diventato presidente di sezione. Nell’organismo di vertice della giustizia amministrativa ha esercitato le sue funzioni sia nelle sezioni giurisdizionali che in quelle consultive ed è stato anche addetto al Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, l’organismo di secondo grado della giustizia amministrativa nell’ordinamento a statuto speciale dell’isola. Dal 1990 è stato presidente aggiunto della Terza sezione del Consiglio di Stato, passando alla Quinta nel 1996.L’anno successivo è diventato presidente titolare della III sezione, incarico mantenuto fino al 31 dicembre 2000. Nel mese di luglio del 1999 è stato eletto presidente dell’Associazione magistrati del Consiglio di Stato, incarico che ha conservato fino al mese di settembre del 2001. Il 1º gennaio 2001 è diventato presidente titolare della Sezione per gli atti normativi. Il 1º ottobre dello stesso anno è diventato presidente del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, presiedendo anche la I sezione, che si occupava della funzione pubblica nell’economia e in particolare dell’Antitrust, della Consob, della Banca d’Italia, della Presidenza del Consiglio e del Ministero della Giustizia. Presidente aggiunto del Consiglio di Stato nel 2008.Presidente onorario del Consiglio di Stato dal 2009.Le sue sentenze sul giudizio di ottemperanze e sulla legittimazione ad agire (cd chiunque) hanno innestato una svolta decisiva nella giurisprudenza.Calabrò, specialista di diritto del lavoro e di diritto amministrativo, è autore di alcuni saggi in materia.
(Da https://nuke.aminamundi.it/aminAMundiuncontributo/CALABROCorradobiografiaestudi).
Aggiungiamo inoltre che, negli anni ’60, ha seguito Aldo Moro alla presidenza del Consiglio dei ministri, guidando la segreteria tecnico-giuridica di Palazzo Chigi. Negli anni successivi è stato capo di gabinetto dei più importanti ministeri (Bilancio, Mezzogiorno, Sanità, Industria, Agricoltura, Marina mercantile, Poste e telecomunicazioni, Pubblica istruzione,Università, Politiche comunitarie, Riforme istituzionali). Ha pubblicato: Prima attesa (1960, Guanda), Agavi in fiore (1976, SEN), Vuoto d’aria (1979, 1980, Guanda, Premio Rhegium Julii), Presente anteriore (Scheiwiller 1981), Mittente sconosciuta (1984, Franco Maria Ricci), Deriva (1989, 1990, Il Gabbiano), Il sale nell’acqua (1991, Carlo Signorelli), Vento d’altura (1991, BM Italiana), La memoria dell’acqua (1991 Carte Segrete), Rosso d’Alicudi (1992, Mondadori, tre edizioni, finalista Premio Viareggio); è presente anche nella collana Voci della poesia contemporanea 4 - Lo stesso rischio, Crocetti Editore ristampato nel 2003 - Una vita per il suo verso Edizioni Mondadori Libri (2002) - Poesie d’amore (2004) Edizioni Mondadori - la stella promessa Arnoldo Editore collana lo specchio (2009) - Rete Italia edit. Rubbettino (2009).- T’amo di due amori - raccolta tematica delle poesie d’amore con CD con poesie lette da Giancarlo Giannini (Vallardi). Dimmelo per sms (Vallardi 2011) Rispondimi per sms (Vallardi 2013) Mi manca il mare (Genesi editore, 2013) Elogio alla poesia - Premio I MURAZZI al prof. Calabrò - assegnazione premio alla carriera 2015. Numerosissimi quindi i riconoscimenti ricevuti (e tuttavia stroncato da Sergio Claudio Perroni); siamo tuttavia propensi a credere che al grande pubblico sia più noto il Corrado Calabrò giurista e un po’ meno il poeta. Un fatto assolutamente normale per un poeta. Ammesso che ci sia qualcosa di “normale” a essere poeti.
Ma più che mai…
Dall’inizio mi manchi,
come l’acqua alla sete del deserto.
Mi manchi quando ti cammino a fianco:
non vanno nella stessa direzione,
se non per breve tratto,
due treni su binari paralleli.
Mi manchi quando sono con un’altra,
come manca la freccia alla ferita
che per la sua estrazione si dissangua.
Ogni giorno mi manchi; e in ogni dove
perché all’assenza di te
non c’è un altrove.
Lascia un commento
NB: I commenti vengono approvati dalla redazione e in seguito pubblicati sul giornale, la tua email non verrà pubblicata.