RENZI TRIONFA E UN LETTORE DE L’INTERNATIONAL WEB POST INVIA LE SUE RIFLESSIONI DISTINGUENDO TRA RAGIONE POLITICA E TRAGEDIE UMANE.

Coinvolgente il discorso di Renzi alla festa dell’Unità, proprio quello che ci voleva in un momento in cui, sull’onda delle ultime tragedie umane, era necessario toccare il cuore di migliaia di cittadini italiani ma anche di molti colleghi europei per vincere quella battaglia mediatica che, nonostante le eclatanti ipocrisie di Francia e Germania, lo ha visto sempre fuori dai grandi giochi , soprattutto quando a decidere del destino dell’Europa ci sono sempre e solo loro: Merkel e Hollande.
Oggi Renzi incassa un successo trionfale come i dittatori di altri tempi perché l’emozione personale ha toccato i cuori della piazza gremita e inflitto una sconfitta a quella destra che, imprudentemente e sotto camuffata veste verbale, ha osato denominare Bestiale perché incapace di avvertire il dolore e lo strazio di chi perde un figlio in tenerissima età.
‘Anche questo caro Renzi è una plateale forma di strumentalizzazione del dolore per difendere un disegno politico che purtroppo non ti appartiene ma che appartiene ad altri che sono fuori dall’Europa e che tirano le fila di questo mondo fatto di burattini; burattini che non possono liberarsi dai fili che li tengono legati alla grande Mano che li muove ‘.
Povero Renzi che si illude di vedere nel Mediterraneo l’opera egregia dell’Italia chiedendo agli italiani ancora sacrifici immensi nel pronunciare a gran voce mille volte quel ‘SI ‘nel quale sta riponendo piena fiducia e considerevoli sforzi che non serviranno però a cancellare le mira espansionistiche economiche di una Germania più forte e prepotente che , come i fatti dimostrano, si è già insediata in quel Mediterraneo che il Buon Renzi tenta di vedere unito nonostante le sue visite diplomatiche in Tunisia e i giacimenti di gas in Egitto a cui l’ENI dovrebbe attingere.
Oggi si fa leva sulla psicologia degli europei travolti dalla immagine straziante del piccolo siriano Aylan, domani si piangerà sulla sorte di piccoli europei trucidati dall’ISIS o da barbari islamici europei. Dolori che si ripetono come ritualità obbligate ma che non cambiano la realtà crudele di una catastrofe voluta dagli occidentali, unici responsabili di queste morti.
Prima responsabile: l’Europa che non ha saputo trovare una politica comune alla tirannia e alla brutalità di esseri ignobili che hanno traghettato per anni i disperati sulle nostre coste causandone le morti. Il dramma è di natura globale e lasciarsi travolgere da questa catastrofe globale significa offrire il fianco ai califfati, emirati e tiranni vari che l’Europa vogliono conquistarla senza le armi.
Non è pensabile che l’Europa ignori davvero quanto, con evidente logica, un lettore, il sig. Pietro Monte di San Giorgio Ionico, (TA) con la saggezza di saper trarre lezioni di vita dalla storia recente e passata, ha scritto al Direttore dell’International Web Post, dimostrando, con il suo pensare che solo ragioni diplomatiche e forse anche di allineamento alla politica estera dell’alleanza Atlantica, possono aver indotto l’Europa a mai considerare,’ a voce alta’ quei timori che albergano invece nella mente di milioni di persone che purtroppo non hanno potere per esprimerle ai politici italiani ed europei.
Si riportano, di seguito le brevi ma significative riflessioni del nostro lettore : “ Aldilà degli aspetti umanitari e civili, la questione politica dell’incontenibile immigrazione si pone in prospettiva sul piano strategico in termini drammatici. Questi migranti che dispongono di somme considerevoli per affrontare un viaggio con la morte sul collo, vengono costretti ad un vero e proprio esodo di massa pilotato dai disagi della guerra e da altri elementi non meno letali, ma non dichiarati. Considerata la ferocia criminale del terrorismo islamico, c’è da individuare nei loro disegni deliranti una strategia destabilizzante dell’’Europa, mettendola in ginocchio con milioni di bocche da sfamare, alloggiare ed assistere. Il quadro così ottenuto favorirebbe un’azione terroristica di massa pronta a sostituire i poteri occidentali costituiti. Il disegno sarebbe delirante, ma verosimile. Intanto, l’ONU, la NATO ed i governi degli Stati europei stanno perdendo tempo a litigare sulle quote, elemento importante ma non primario. La necessità di questo macrofenomeno rimane quella di approntare una strategia avverso le organizzazioni e le menti che lo gestiscono. Questi migranti disperati e poveracci, dove hanno trovato 4000 euro per il viaggio della morte? Non c’è qualcuno dietro a finanziare? E con quali mire? Proviamo a fare una moltiplicazione : 4.000 per il numero dei migranti arrivati , a quanto si arriva? Con quella somma si potrebbe comprare mezza Libia, ma c’è l’imperativo categorico della invasione europea ! Questo è l’obiettivo strategico primario !”
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