PERCORSI DI-VINI
I grandi poeti ed il vino
L’Italia presenta una storia millenaria invidiabile sia per epoche storiche che si sono succedute sia per tutte le testimonianze giunte fino a noi. Abbiamo il più grande museo a cielo aperto e tutto quello che non possiamo vedere liberamente lo troviamo nelle sale museali, negli archivi ben custoditi oppure in giro nel mondo. Non sto pensando soltanto a quadri, arazzi, statue, ornamenti, architettura ecc. sto pensando anche ai numerosi scritti che sono giunti ai tempi nostri viaggiando quasi alla velocità della luce, superando secoli di storia. Un percorso ad ostacoli accompagnato da un altro elemento della nostra storia che ci ha seguito nel tempo, il vino.
Questo nettare di Bacco che fin dai tempi lontani è stato il nostro “vicino di casa” si è inserito con grande livore all’interno di numerose opere d’arte ed ha scandito il tempo del suo narratore. Giovanni Boccaccio, decise di inserirlo nel Decamerone “...E così detto, esso stesso, lavati quatro bicchieri belli e nuovi, e fatto venire un piccolo orcioletto del suo buon vino, diligentemente diè bere a messer Geri e a’ compagni. Alli quali il vino parve il migliore che essi avesser gran tempo davanti bevuto.
Anche Leonardo da Vinci a proposito del vino diceva che “…et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni…” come dargli torto? Certo questa frase oggi non sarebbe molto in linea con la realtà poiché nel corso del tempo sono molte le zone italiane che hanno iniziato a produrre vini buoni…ma un altro grande del passato Galileo Galilei si esprimeva dicendo, “Altro il vino non è se non la luce del sole mescolata con l’umido della vite”.
Sembra di vederlo argomentare, ancora chiuso nel suo laboratorio/studio immerso tra mille carte celesti e con quel suo piglio stupefacente, a fargli compagnia una candela ed un buon calice di vino. Un altro grande poeta, Alessandro Manzoni, inserì una citazione sul vino proprio all’interno dei Promessi Sposi nel 1827, “Prese con la sua destra rugosa e scarnata un fiasco che stava sulla tavola, con la sinistra un bicchiere, e fattili prima cozzare un tratto e tintinnire, sollevò il fiasco, lo inclinò sul bicchiere, lo riempì, se lo pose alla bocca, tracannò un sorso, ritirò il bicchiere, battè due o tre volte un labbro contra l’altro, e sclamò: "Ah! questo risusciterebbe un morto! Bella felicità averne dinanzi un buon fiasco! Al diavolo i rangoli, e i pensieri! Non mi duole più nemmeno d’esser vecchia; ma se fossi giovane ih! come vorrei godermela!" Anche Ugo Foscolo, poeta sempre in fuga, eterno incapace di trovare felicità in una donna, citò senza mezzi termini “Or ch’io muoio, e di più bere. Bacco mio, non ho speranza, ti consacro il mio bicchiere. Altro al mondo non mi avanza”.
Il Vate, Gabriele D’Annunzio, oltre ad inserire il vino nei suoi testi ne fa un proclama per se stesso; sostiene, infatti che il poeta, quando scrive, deve riversare la poesia nella forma metrica che esce fluidamente da lui, così come fluidamente il vino viene versato in una coppa. Proseguendo nel tempo sentiamo Eugenio Montale, poeta genovese, esprimersi in tal modo: “L’uomo è come il vino: non tutti i vini invecchiando migliorano; alcuni inacidiscono” ed un senso di concretezza attuale la notiamo subito. Un’altra bella citazione la troviamo nelle parole di Mario Soldati che si esprime così: “Il vino è per l’anima ciò che l’acqua è per il corpo” .
Praticamente tutti i poeti conosciuti hanno in qualche modo esaltato il vino e tale esaltazione è giunta a noi fin dai tempi antichi come Aristotele, che tra il 383 ed il 322 a.c. esclamò “Il vino conforta la speranza.” Oppure Eschilo che cita qualcosa destinato a diventare un must “Il bronzo è lo specchio del volto, il vino quello della mente”. Ma la frase più conosciuta ed usata al mondo è “in vino veritas”, proverbio latino che sta ad indicare quanto il vino sia in grado di far abbassare i freni inibitori per far uscire ciò che da sobrio non si direbbe mai.
In questi giorni, andando incontro ad un nuovo anno, ricordiamoci quanto il vino sia nostro compagno di vita ma beviamo consapevolmente apprezzandone le qualità senza esagerare e lasciandoci inebriare dai suoi intriganti profumi.
Buona degustazione e buon anno nuovo.
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