PERCHE’ ACCONTENTARSI?
Il cambiamento parte da noi.
Accontentarsi equivale ad arrendersi. Chi decide di soffermarsi in un punto che non lo soddisfa, uccide se stesso. Praticamente si condanna all’infelicità da solo, piangendosi addosso e con la giustificazione di non poter fare di più. Un scelta sorretta da implausibili scuse. Queste attenuanti di cui ci convinciamo profondamente, diventano limiti per l’espansione delle nostre potenzialità e paletti dei nostri obiettivi. E’ vero, spesso capita di sentirsi inseguiti da una voce interiore che ci domanda se siamo in grado di raggiungere il traguardo o di portare a termine l’impresa. Quando, invece, prendiamo per le mani le nostre paure e le strozziamo con i fatti, tutto si risolve.
Bisogna capire che talvolta gli ostacoli ai nostri sogni siamo noi. Non perché amiamo farci del male ma per il semplice motivo di non credere abbastanza in quello che siamo e che possiamo divenire. Questo è un terribile torto che ci facciamo. Dunque fiducia! Ripetiamo questa parola ogni qualvolta ci sentiamo smarriti o preoccupati. Crediamo nel fatto che siamo capaci di camminare sotto la pioggia. Non parlo di arcobaleni, questi sono scontati! Intendo gli ombrelli che proteggono come scudi dai tuoni e dai temporali. Quelli che costruiamo con le esperienze e che apriamo mentre il cielo si prepara alla tempesta. Questo è un ottimo motivo per non mollare. Resistere significa lastricare la strada dei propri sogni. Immaginiamo di dover percorrere un lungo cammino. Sulla via incontriamo un bel tempo fatto di giardini e di rose, alternato a qualche momento di freddo e di gelo. Non fanno anche questi parte della vita? Il brutto tempo ci aiuta a definire il nostro carattere, a comprendere i nostri talenti, a individuare il potenziale nascosto e a sviluppare le nostre capacità. Il modus operandi è semplice, lui ci mette alla prova regalandoci una nuova boccata d’aria. Ci consente di cambiare in positivo facendoci saltare e risalire dall’abisso. Ne vale la pena.
Non c’è merito senza sofferenza. Vogliamo
aprire questi ombrelli e imparare a vivere nelle tempeste? Il risultato è sorprendente. Poi scopriamo che le nuvole diventano scale per raggiungere il cielo.
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