One Billion Rising. No al femminicidio

Alessia , Angela, Daniela , Victory, Jennifer, Gabriella , Elizabeth, Rosamaria...sono soltanto alcuni dei nomi delle donne vittime in Italia di femminicidio nel 2016 . La lista è lunghissima.Nel giorno della festa degli innamorati, One Billion Rising ha voluto rappresentare una denuncia dell’amore malato.
Alle 18,00 un flash mob a Taranto in piazza Immacolata (già piazza Giordano Bruno, come uno degli organizzatori dell’evento, Luigi Pignatelli, ama dire, ricordando il noto filosofo vissuto nel XVI secolo), ha riunito donne di ogni età.
Unico segno di riconoscimento: un indumento rosso. Il volto coperto da una maschera bianca, simbolo della lotta contro la violenza su donne e bambine. Indipendentemente dal proprio vissuto, ruolo, professione o età, tutte, ma proprio tutte, si sono ritrovate lì, compatte ed impegnate affinché il sangue non torni a scorrere.
One Billion Rising nasce nel febbraio del 2012, grazie all’iniziativa di Eva Ensler, drammaturga statunitense, nota per il suo impegno nel sociale.Dal 2012, ogni anno, viene riproposta in numerose piazze nel mondo.
Canti, balli e recitazione per ricordare le tante vittime e per manifestare il proprio dissenso verso la violenza, la stessa impressa sul volto di Federica, il cui viso trasfigurato difficilmente dimenticheremo, specialmente noi abitanti di questa città.
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