ORIGINE COVID, IN DIRETTORE DELL’OMS INCONTRA IL PREMIER CINESE

In Italia ulteriori 93.157 contagi e altri 375 morti - I dati delle Regioni - Giorlandino:"un equivoco l’alto numero di morti in Italia" ...Cosa dicono Anelli, Crisanti e Pregliasco

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cms_24705/1.jpgOrigine Covid, direttore Oms incontra il premier cinese

Fare luce sulle origini del Covid. Il direttore dell’Organizzazione mondiale per la Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus ha discusso con il premier cinese la necessità di una "più forte collaborazione" nello stabilire da dove sia venuto il Coronavirus.

"Abbiamo discusso del Covid e della necessità di una sforzo deciso per l’equità dei vaccini quest’anno per vaccinare il 70% di tutta la popolazione - ha scritto su Twitter il capo dell’Oms - abbiamo anche discusso della necessità di una più forte collaborazione sulle origini del virus, fondata sulla scienza e sulle prove".

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cms_24705/Min_Sanita_ISS_Prot_Civ.jpgIn Italia ulteriori 93.157 contagi e altri 375 morti

Sono 93.157 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano, inoltre, altri 375 morti.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 846.480 tamponi con un tasso di positività all’11%. In calo i ricoveri a quota 18.615 (-385) e le terapie intensive a 1.411 (- 29).

Dall’inizio dell’emergenza sono 11.542.793 i contagiati dal covid-19 mentre salgono a 148.542 le vittime. I guariti salgono a 9.265.708, 182.618 nelle ultime 24 ore. Ad oggi sono 2.128.543 (-89.801).

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I dati delle Regioni

(Bollettino Covid-19 delle ore 18,00 - 5 Febbraio 2022)

LOMBARDIA - Sono 11.136 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Lombardia, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 76 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 129.067 i tamponi, tra molecolari e antigenici, con un tasso di positività all’8,63%. Calano i ricoveri in area medica: sono 2.656, 158 in meno da ieri, così come i ricoveri in terapia intensiva pari a 214, 2 in meno da ieri.

Sono 3.200 i nuovi positivi al Covid, registrati nella provincia di Milano nelle ultime 24 ore. Quanto alle altre province lombarde, a Brescia si registrano 1.539 casi, a Varese 997, a Monza 851, a Bergamo 1.112, a Como 685, a Pavia 658, a Mantova 640, a Cremona 436, a Lecco 282, a Lodi 225 e a Sondrio 151.

FRIULI VENEZIA GIULIA - Sono 2.829 i contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia oggi, 5 febbraio 2022, secondo numeri e dati covid del bollettino della regione. Registrati altri 12 morti. Nel dettaglio, su 9.826 tamponi molecolari sono stati rilevati 970 nuovi contagi, con una percentuale di positività del 9,87%. Sono inoltre 17.099 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 1.859 casi (10,87%). Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 39 mentre i pazienti ospedalizzati in altri reparti scendono a 470, come ha comunicato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi.

SICILIA - Sono 7.405 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Sicilia, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri sono stati registrati 78 morti, ma solo 5 si sono registrati ieri, mentre gli altri si riferiscono a giorni precedenti. Le vittime nella Regione sono state 8.780 dall’inizio dell’emergenza pandemica.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 47.091 tamponi, tra molecolari e antigenici. Gli attuali positivi salgono così a 265.146 nell’isola. Degli attuali positivi i ricoverati con sintomi sono 1.414, mentre si trovano in terapia intensiva 128 pazienti. Questa la ripartizione su base provinciale dei nuovi casi: 1.647 a Palermo, 1.204 a Catania, 1.420 a Messina, 676 a Ragusa, 447 a Trapani, 752 a Siracusa, 555 a Caltanissetta, 579 ad Agrigento e 170 a Enna.

CAMPANIA - Sono 8.702 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Campania, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 18 morti, di cui 2 avvenuti in precedenza ma registrati oggi.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 68.845 test. In Campania sono 77 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.339 i pazienti Covid ricoverati nei reparti di degenza.

VENETO - Sono 10.012 i nuovi contagi covid oggi 5 febbraio in Veneto, secondo i dati dell’ultimo bollettino covid-19. Si registrano altri 37 morti, considerando la differenza tra il totale indicato ieri dal ministero della Salute e quello presente nel bollettino diffuso oggi dalla regione. Il totale dei casi da inizio pandemia sale a 1.213.740, quello dei decessi a 13.347. Gli attualmente positivi sono 182.117, 10.058 in meno rispetto al giorno precedente. Negli ospedali scende l’occupazione dei letti sia in area medica (1.703, -57) che in terapia intensiva (156, quindi -2).

PUGLIA - Sono 6.269 i nuovi contagi covid oggi 5 febbraio in Puglia, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 8 morti. I nuovi casi, individuati attraverso 54.279 tamponi, sono così suddivisi per provincia: Bari: 1.788; Bat: 575; Brindisi: 542; Foggia: 924; Lecce: 1.582; Taranto: 788; Residenti fuori regione: 51; Provincia in definizione: 19. Sono 108.012 le persone attualmente positive, 753 le ricoverate in area non critica e 66 in terapia intensiva.. Dati complessivi: 638.002 casi totali; 7.978.647 tamponi eseguiti, 522.676 persone guarite e 7.314 decessi.

LAZIO - Sono 9.161 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 nel Lazio, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 23 morti nella Regione. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 30.121 tamponi molecolari e 68.278 antigenici con un tasso di positività al 9,3%.

Sono 2.061 i ricoverati, 16 in meno da ieri, 195 le terapie intensive, una in meno nelle ultime 24 ore, e 9.042 i guariti da ieri. I casi a Roma città sono a quota 4.294. In Regione, dice l’assessore alla Sanità D’Amato, "assistiamo a un deciso calo del numero dei casi positivi e si torna sotto quota 10mila". D’Amato ammonisce: "Chi non è vaccinato rischia la vita".

EMILIA ROMAGNA - Sono 8.274 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Emilia Romagna, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 37 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 51.948, di cui 34.254 test antigenici rapidi con un tasso di positività del 15,9%.

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 146, 3 in meno rispetto a ieri. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 2.410, 20 in meno rispetto a ieri. La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.638 nuovi casi, seguita da Modena a 1.323, Reggio Emilia a 879, Parma a 817 e Rimini a 813. In isolamento a casa 175.299 persone. Da inizio pandemia sono morte 15.288 in Emilia Romagna.

ABRUZZO - Sono 2.235 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Abruzzo, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 5 morti, di cui uno dei giorni scorsi registrato solo oggi. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 5.885 tamponi molecolari e 16.815 test antigenici.

Da ieri ci sono stati 2.149 guariti. I ricoverati in area medica sono 487, 2 in meno da ieri, e 34 in terapia intensiva, 2 in più nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare 118.186 persone.

Tra le province con il maggior numero di nuovi casi L’Aquila a 520, Chieti a 646, Pescara a 500 e Teramo a 483.

CALABRIA - Sono 1.268 i nuovi contagi da coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Calabria, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 9 morti.

Nelle ultime 24 ore sono stati processati 7.952 tamponi, tra molecolari e antigenici. Da ieri i guariti sono stati 1.813. In calo i ricoveri per un totale di 378, 10 in meno da ieri, e, infine, crescono le terapie intensive occupate pari a 23, una in più da ieri. Da inizio pandemia ci sono stati 1.933 decessi nella Regione.

BASILICATA - Sono 1.062 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Basilicata, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri c’è stato un morto, residente a Maratea. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 6.016 tamponi, tra molecolari e antigenici. Da ieri sono state registrate 888 guarigioni.

I ricoverati per Covid-19 sono 92, 3 in meno da ieri, di cui 3, uno in meno nelle ultime 24 ore, in terapia intensiva. Nel complesso gli attuali positivi residenti in Basilicata sono circa 19.700.

TOSCANA - Sono 6.648 i nuovi contagi covid oggi 5 febbraio in Toscana, secondo i dati dell’ultimo bollettino. Si registrano altri 30 morti. I nuovi casi, 3.086 confermati con tampone molecolare e 3.562 da test rapido antigenico, portano il totale a 778.533 dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus: sono lo 0,9% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono del 2,3% e raggiungono quota 646.868 (83,1% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 15.723 tamponi molecolari e 40.475 tamponi antigenici rapidi, di questi l’11,8% è risultato positivo. Sono invece 9.688 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 68,6% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 123.255, -6,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.391 (15 in meno rispetto a ieri), di cui 91 in terapia intensiva (5 in meno). Si registrano 30 nuovi decessi: 11 uomini e 19 donne con un’età media di 86,4 anni (8 a Firenze, 2 a Prato, 3 a Pistoia, 4 a Massa Carrara, 1 a Lucca, 3 a Pisa, 4 a Livorno, 1 a Arezzo, 4 a Siena).

MARCHE - Sono 2.484 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 nelle Marche secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri i morti sono stati 4. Da lunedì la Regione entrerà in zona arancione. Da ieri i guariti sono stati 2.312. I positivi al momento nella Regione sono 25.371.

Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Ancona a 714, Macerata a 521, Pesaro e Urbino a 413, Ascoli Piceno a 400 e Fermo a 329.

LIGURIA - Sono 2.478 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Liguria, secondo i dati covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 4 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 22.712 tamponi di cui 4.206 molecolari e 18.506 test antigenici rapidi. Al momento in Liguria ci sono 41.392 positivi. I ricoverati sono 722 di cui 31 in terapia intensiva, dati stabili rispetto a ieri. Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Genova a 1.316, Savona a 531, Imperia a 353 e La Spezia a 259.

PIEMONTE - Sono 5.484 i nuovi contagi da Coronavirus oggi, 5 febbraio 2022 in Piemonte, secondo i dati Covid-19 dell’ultimo bollettino della Regione. Da ieri ci sono stati 20 morti.

Tasso di positività al 7,4% sui 74.234 tamponi eseguiti, di cui 65.091 antigenici. I ricoverati in terapia intensiva sono 104, 6 in meno rispetto a ieri. I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.943, 40 in meno rispetto a ieri. Le persone in isolamento domiciliare sono 102.254. Da inizio pandemia ci sono state 12.716 vittime nella Regione. Al momento in Piemonte ci sono 104.301 positivi. Da ieri sono guarite 11.447 persone.

Tra le province con il maggior numero di nuovi casi Torino a 3.389, Cuneo 613, Alessandria a 477 e Novara a 377.

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cms_24705/Giorlandino_Claudio,_direttore_scientifico_dell’Istituto_di_Ricerca_Altamedica.jpgGiorlandino:"un equivoco l’alto numero di morti in Italia - 80 morti al giorno, non sono 400" - Cosa dicono Anelli, Crisanti e Pregliasco

"Dei 400 morti al giorno dei quali si parla, in realtà non possono essere più di 50-80". Lo afferma Claudio Giorlandino, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Altamedica, spiegando nel dettaglio perchè il numero di 400 morti al giorno per covid in Italia sia ’falsato’.

"Bisogna fare piena chiarezza sull’equivoco dei numerosi decessi quotidiani cosiddetti Covid. Il termine Covid viene impropriamente e ormai largamente usato, al maschile, come sinonimo del virus SarS-COV-2 ma in realtà si riferisce alla patologia da esso causata. Covid è acronimo dall’inglese Coronavirus disease, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta. La morte, causata dal Covid è infatti una insufficienza respiratoria da polmonite interstiziale. Tutti, dico tutti, coloro che ne vengono colpiti sono assistiti e ventilati. La maggior parte guarisce ma chi non si riprende va in terapia intensiva, viene intubato e, purtroppo, muore", spiega il professor Giorlandino.

"L’Istituto superiore di sanità, non potendo analizzare le cartelle cliniche dei deceduti, infatti, con estremo rigore metodologico e scientifico, non imputa affatto tali decessi come morti di Covid ma li registra come ’soggetti deceduti positivi a SarS-CoV-2. Ben diverso!", aggiunge prima di evidenziare che "l’esempio di scuola che si fa è questo: un malato terminale di cancro viene portato in ospedale, riscontrato un tampone positivo, benché totalmente asintomatico, viene ricoverato in un reparto Covid dove muore".

"Questo viene computato come paziente deceduto positivo a SarS-CoV; ma questo accade anche per il traumatizzato che invece di finire la vita in un reparto di degenza muore in una rianimazione Covid solo perché, al pronto soccorso, il tampone era positivo. Lo stesso accade per chi muore di malattie del sistema cardiocircolatorio, neurologico, respiratorio, renale e per tutte le altre cause di morte, anche per la vecchiaia. Ecco spiegato il falso numero di 400 morti al giorno di Covid", dice l’esperto.

"Si consideri che, solo nell’ultimo mese, ad oggi, abbiamo registrato 4.138.538 soggetti positivi al SarS-Cov-2, è ovvio che ne saranno morti molti per le cause naturali di sempre. Questi l’Iss li registra correttamente come soggetti deceduti positivi a SarS-CoV-2, ma rientrano nel numero dei morti Covid dichiarati ogni giorno", continua Giorlandino.

"L’Iss, di coloro che muoiono realmente riferibili a Covid, ne ha potuti studiare (con enorme difficoltà) solo 8.000 in questi 2 anni - prosegue - e, sull’analisi delle cartelle cliniche, ha stabilito che, chi muore di Covid nel 93% muore con insufficienza respiratoria, ovviamente in terapia intensiva, e sono la minoranza", spiega.

Come si risale al numero di morti per covid secondo Giorlandino? "Eliminiamo tutti quelli che non muoiono in terapia intensiva, intubati da circa 20 giorni che è il periodo medio di sopravvivenza in quel reparto di un vero deceduto di Covid, ed a questi sottraiamo una parte di chi vi muore affetto da altre patologie ma portatore (asintomatico) del virus SarS-Cov-2".

"Esaminiamo i dati del 2021, estremamente corretti e puntuali, registrati dall’Iss che spiega come, dei deceduti positivi a SarS-CoV-2 solo il 23,8% è stato ricoverato in un reparto di terapia intensiva, il 58,5% in una normale degenza Covid ma non in terapia intensiva, e il 17,7% non risulta essere stato ricoverato. E’ deceduto in casa. Partendo dal presupposto assolutamente incontrovertibile che, chi muore di Covid, muore per il 94.6% dei casi per una progressiva insufficienza respiratoria, quindi intubato in Terapia intensiva, si può affermare che, ad esempio, dagli ultimi dati forniti dove i deceduti SarS-Cov-2 positivi in Terapia intensiva stanno intorno al 20%, dei 400 morti al giorno dei quali si parla, in realtà non possono essere più di 50/80", afferma.

"Questi sono comunque una tragedia, ma sono certo sia destinata a ridursi o scomparire del tutto grazie alla diffusione della ultima, estremamente contagiosa ma benigna mutazione: la Omicron. Una tracheofaringite perché non attacca i polmoni e che sta diffondendosi talmente tanto da vaccinare il gregge definitivamente", conclude Giorlandino.

cms_24705/anelli-scaled.jpgMorti con Covid e per Covid, molti invocano una modalità differente di conteggio alla luce dell’alto numero dei decessi quotidiani in Italia. Per il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri, Filippo Anelli, "se uno muore ed è positivo al Covid deve essere classificato, come è stato fatto finora, tra i decessi ascrivibili alla malattia, in quanto la sopravvenienza della patologia da Covid rappresenta una concausa della morte". Anelli però torna anche a puntare il dito contro i prolungati tagli al Servizio sanitario nazionale, che negli anni hanno portato a una forte riduzione del personale, causa anche di una "difficoltà oggettiva nell’erogare l’assistenza. Questo - sottolinea - determina un sistema meno efficiente, un sistema che spesso non ce la fa ad assistere in maniera adeguata, nei modi e nei tempi necessari. In altre parole: se si arriva in ospedale tardi, se negli ospedali manca personale anche i rischi salgono".

cms_24705/Crisanti.jpg"Il calcolo dei morti per Covid in Italia è assolutamente giusto", secondo il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova. "E’ semplice questione di logica matematica" e chi vuole conteggiarli in altro modo "sbaglia". Crisanti spiega: "La probabilità di una persona anziana 80-85enne con diverse patologie di morte indipendentemente dal Covid in un singolo giorno è di uno a mille, e nella stessa fascia di età la probabilità che questa persona sia infetta da Covid è di 4 su mille, quindi la probabilità che una persona muoia di qualsiasi altra patologia e sia infettata da Covid e che il Covid non c’entri nulla è bassissima pari a 4 su 1 milione. Dunque il contributo per cause proprie in coincidenza con Covid è irrisorio". Per questo "il calcolo che si fa oggi è giusto".

cms_24705/Pregliasco.jpgPer il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco, il calcolo quotidiano del numero dei morti "deve restare così com’è perché è importante ai fini statistici avere uno ’storico’ standardizzato". "Se si cambia il meccanismo di classificazione, infatti - dice Pregliasco - si perde tutta la storia della malattia, ma si dovrebbe ampliare la descrizione della casistica, aggiungendo delle informazioni supplementari che distinguano e fotografino meglio il singolo decesso e l’impatto della malattia".

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