Nuova stretta: Conte ha firmato decreto (Altre News)

Speranza: "Ora controlli serrati" - Fico: "Alcuni deputati positivi, Parlamento non chiud mai" - Renzi al governo: "E’ pandemia, non Grande Fratello" - Meloni a Conte: "Decreto prima si scrive, poi si annuncia"

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Coronavirus, nuova stretta: Conte ha firmato decreto

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Il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm con la nuova stretta sulle attività produttive del Paese a partire da oggi.

Escluse, dunque su tutto il territorio nazionale, una serie di attività contenute in un elenco di 97 voci allegato al provvedimento. Le imprese avranno tre giorni, ovvero fino al 25 marzo, per la sospensione, "compresa la spedizione della merce in giacenza", si legge nel testo.

Il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 76 del 22 marzo

(2020.https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/22/20A01807/sg)

"Sono consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità, nonché servizi essenziali" dall’ultima stretta. "Resta tuttavia ferma la sospensione del servizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice beni culturali, nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a distanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti", si legge nel testo.

"Le disposizioni del decreto" che ha determinato la nuova stretta anti-covid19 "producono effetto dalla data del 23 marzo 2020 e sono efficaci fino al 3 aprile 2020". La validità dei Dpcm e delle ordinanze finora emanate viene inoltre uniformata al 3 aprile. Le nuove restrizione "si applicano, cumulativamente a quelle di cui al decreto del Presidente del Consiglio 11/3/20 nonché a quelle previste dall’ordinanza del ministro della Salute del 20/3/20 i cui termini di efficacia, già’ fissati al 25 marzo 2020, sono entrambi prorogati al 3 aprile 2020", si legge infatti nel testo.

"Ieri sera lo schema del nuovo dpcm, e il relativo allegato con la lista delle attività, era già pronto", si apprende da fonti di Palazzo Chigi. "Dopo la comunicazione del Presidente del Consiglio, sono però arrivate numerosissime richieste da aziende, anche quelle di una certa rilevanza per il sistema Italia, che adducevano varie motivazioni per giustificare la necessità di proseguire nelle proprie attività". Aziende, si spiega, che "invocavano comunque il carattere essenziale delle stesse, la rilevanza strategica ai fini dell’economia nazionale, lo scopo comunque connesso e accessorio rispetto alle attività consentite in via principale, la funzione strumentale alla risposta sanitaria in corso".

"Si è ritenuto quindi doveroso -si sottolinea- verificare con attenzione ogni richiesta. Per tutta la notte e per tutta la mattinata di oggi al Ministero dello sviluppo economico sono stati severamente impegnati a vagliare tutte le richieste. Questo spiega perché il Dpcm e l’allegato, con l’elenco definitivo delle attività produttive giudicate essenziali in questa fase di emergenza, sono stati pubblicati solo nel tardo pomeriggio di domenica".

Coronavirus, Speranza: "Ora controlli serrati"

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"Chi non rispetta le regole, deve sapere che mette a rischio la vita degli altri". Così il ministro della Salute Roberto Speranza, ospite di ’Domenica Live’ su Canale 5, ribadendo l’appello al rispetto delle regole di distanziamento sociale e isolamento.

"Proviamo a fermare il Paese per farlo ripartire. Dobbiamo vincere questa battaglia sanitaria e dopo che sarà vinta proveremo a ripartire con più forza di prima - sottolinea - Ma non basta un decreto, quello che conta è la scelta di ciascuno individuo, faccio appello alle persone di restare a casa e dilazionare tutti i contatti sociali".

"Ci sono lavori che non possiamo interrompere e che consentono alle persone di accendere la luce a casa o avere l’acqua dal rubinetto o mangiare. Sono lavori che vanno preservati, ma tutti quelli che non sono essenziali li abbiamo sospesi. Chi si può fermare per due settimane e restare a casa può aiutare anche chi sta facendo il proprio lavoro, come i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, gli autotrasportatori, i commessi, i farmacisti", sottolinea il ministro.

"Si può fare una minima attività motoria vicino a casa, una passeggiata, ma che non sia una scusa per uscire ogni cinque minuti. Bisogna essere responsabili, in questi giorni più che mai", ricorda ancora Speranza.

Fico: "Alcuni deputati positivi, Parlamento non chiuderà mai"

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"Il Parlamento non ha mai chiuso e non chiuderà. "Purtroppo abbiamo avuto alcuni casi di deputati positivi, e abbiamo di conseguenza adottato le misure prescritte dalle autorità sanitarie per le persone che sono state in stretto contatto con loro. E’ per questo che abbiamo ridotto i lavori d’Aula e di commissione negli ultimi giorni. È normale". Lo scrive il presidente della Camera, Roberto Fico, su Fb. "Dopodiché nei giorni scorsi ho convocato una riunione dei capigruppo in teleconferenza per fare insieme il punto della situazione e programmare l’attività".

INFORMATIVA DI CONTE - "Voglio sottolineare che nelle fasi emergenziali, come quella che stiamo vivendo, la funzione di controllo del Parlamento e il confronto con l’esecutivo diventano importantissimi. E’ per questo che oltre al question time ho chiesto un’informativa del presidente del Consiglio in Aula la prossima settimana. Ho appena parlato col presidente Conte che mi ha dato la sua piena e immediata disponibilità".

LA PROPOSTA - Proporrò alla capigruppo di martedì che sia messa in piedi un’attività di controllo permanente sulla gestione di questa emergenza da parte delle commissioni della Camera, per i profili di rispettiva competenza: non c’è infatti un settore della nostra vita quotidiana che non stia risentendo di questa emergenza. Le modalità di questa attività conoscitiva permanente possono essere diverse e ne parleremo in capigruppo. Non ci siamo mai fermati, e non lo faremo certo adesso".

Coronavirus, Renzi al governo: "E’ pandemia, non Grande Fratello"

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"Questa è una pandemia, non il Grande Fratello". Matteo Renzi, in un tweet si esprime così dopo il messaggio diffuso ieri su Facebook dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il premier ha annunciato ulteriori misure per contenere la diffusione del coronavirus.

"Ci aspettano ancora giorni difficili. Noi rispettiamo le regole del Governo sulla quarantena. Ma il Governo rispetti le regole della democrazia. Si riunisca il Parlamento. E si facciano conferenze stampa, non show su Facebook: questa è una pandemia, non il Grande Fratello", scrive Renzi, ribadendo concetti già espressi nella notte da altri esponenti di Italia Viva.

"Per un messaggio alla nazione in una fase così delicata, sorprende che Conte non utilizzi gli strumenti istituzionali come la sala stampa di palazzo Chigi, preferendo tenere tutta Italia (compresa la Rai) incollata alla pagina Facebook personale. Lo ricordi per il futuro", il tweet di Marco Di Maio.

E Luciano Nobili aggiunge: "Vi sembra possibile che la Rai, la tv di Stato, deve connettersi ad una pagina Facebook, un’azienda privata americana? Perche il Tg1 deve mandare in onda la schermata di una pagina privata? Perchè il premier non può tenere una conferenza stampa in diretta come sempre, come tutti?".

"Le decisioni del Governo si rispettano, sempre. Anche quella di stasera. Chiediamo però -afferma Ettore Rosato- che la comunicazione istituzionale di Palazzo Chigi sia più rigorosa. Dirette Facebook a reti unificate, senza domande, hanno stancato. Questa è una drammatica epidemia, non il Grande Fratello".

Coronavirus, Meloni a Conte: "Decreto prima si scrive, poi si annuncia"

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"I decreti prima si scrivono e poi di annunciano". Lo dice Giorgia Meloni, presidente Fdi, alla trasmissione di Barbara D’Urso su Canale 5. "Quando ieri Conte ha fatto l’ennesima diretta Facebook nella quale non è possibile fare domande e non è stato spiegato nulla, il decreto non era scritto perché lo hanno scritto oggi. Allora che bisogna c’era di tenere appesa l’Italia? Questo crea solo confusione".

"Quando fai un decreto deve essere chiaro ai cittadini cosa devono fare e devi dargli la possibilità di dargli il tempo per ottemperare a quelle regole. Qui abbiamo migliaia di imprese che in questo momento, alle 22 di domenica sera, che non sanno se domani aprono".

"Io non vorrei ci fosse smania di protagonismo da parte di qualcuno del governo che punta a costruire la sua carriera politica su quello che sta accadendo, altrimenti alcune cose non tornano".

"Noi a Mattarella diremo innanzitutto che noi vogliamo lavorare in Parlamento. In questo momento c’è bisogno di tutti", ha poi sottolineato Meloni aggiungendo: "Il presidente Fico ha detto che il premier Conte ha dato la disponibilità a venire a fare un’informativa in Parlamento. Ma io non voglio essere informata, noi vogliamo collavorare, vogliamo aiutare l’Italia, che qualcuno legga le nostre proposte". "Io voglio collaborare, voglio dare il mio contributo di idee e voglio votare le proposte che arrivano in Parlamento. Per questo dico - ha detto ancora la leader di Fdi - che le Camere devono essere convocate immediatamente e ad oltranza: sono una parlamentare e voglio lavorare, come viene chiesto a tanti italiani in questo momento difficile".

Redazione

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