NILO DOMANICO,INGEGNERE DELLE ’MERAVIGLIE’

Project director del Giardino Botanico più grande del mondo (e molto altro)

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Non so a quanti capiti di provare una sorta di gioia patriottica quando viene a sapere che un connazionale si affermi non solo in ambito sportivo ma anche nelle scienze, nell’arte e, più in generale, nella cultura. A me capita e con gli strumenti espressivi di cui dispongo ne colgo motivo per dar voce al mio sentimento di felicità di appartenere a un Paese che riesce in ogni epoca a imprimere – malgrado tutto - un segno di bellezza nella Storia dell’Umanità. Se poi il connazionale “de qua” è una persona che si è fatta strada con lo studio e l’impegno, se talento e genio sono dal medesimo anche investiti per costruire realtà valoriali formando coscienze allora confesso che potenzio la mia curiosità nel volere saperne di più.

cms_28204/0.jpgE le sorprese, credetemi, talvolta sono infinite. Vado al “fatto”. Recentemente, una coppia di amici reduci da una vacanza in Oman nel mostrarmi alcuni loro scatti mi hanno attratta sull’Oman Botanic Garden evidenziando l’essere stata quella magnificenza opera di un giovane ingegnere calabrese noto in quello Stato per la straordinaria capacità professionale: Nilo Domanico. Non ho esitato un solo istante nel pensare che potesse essere proprio l’amico con cui sono in cyberdialogo da anni. Come tutti i “grandi per facta concludentia” Nilo comunica la sua competenza attraverso le sue opere, come tutti i “grandi” concepisce la professione come servizio.

Come le tante persone speciali che intervisto per i miei lettori e per il mio programma radiofonico su Regional Radio anche quella di Nilo è “una vita che fa la Storia”. E’ in Calabria in questo periodo e ho gli ho fatto alcune domande.

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Nilo Domanico, l’ingegnere italiano delle meraviglie…una tua bionota per presentarti i nostri lettori?

cms_28204/2_1667873232.jpgDopo la laurea all’Università “La Sapienza” di Roma mi sono specializzato all’Università di Durham (Gran Bretagna) con un Master in Management dell’Ambiente, dell’Energia e delle Acque.

Da allora non mi sono mai fermato. Posso dire di avere accumulato un’esperienza sul campo in ruoli apicali quale Progettista/Project Manager/ Project Director di rilevanti progetti internazionali nel settore delle costruzioni sia nell’Unione Europea che nell’area mediorientale (Egitto, Yemen, Emirati Arabi Uniti e Sultanato dell’Oman) e che, in questi anni, ho realizzato una rete eccezionale di relazioni con aziende leader a livello internazionale in ogni settore dell’ingegneria e delle costruzioni.

I tuoi progetti sono davvero tanti…

cms_28204/3.jpgE’ vero. Tanti e importanti lavori. Nel corso dei 24 anni di carriera sicuramente la progettazione e costruzione di due hotel 5 Stelle: il Radisson Blu, negli Emirati Arabi ed il Radisson Blu a Sohar, nel Sultanato dell’Oman.

Quest’ultimo è stato la cover story di un famoso magazine: Construction World, diffuso in tutto il mondo arabo ed in India (circa 50.000 copie). Sempre in Oman ho progettato la realizzazione dell’Hotel Hilton, del Raysut Cement Terminal al Porto di Duqm e del Terminal della Oman Air nel nuovo Aeroporto Internazionale di Muscat.

Progetti notevoli ma tra tutti il tuo primato indiscusso è l’Oman Botanic Center. Il tuo nome figura in un ampio reportage ed intervista nel numero di Novembre 2020 del prestigioso Magazine DDN (Design Diffusion News), tra le più importanti riviste di architettura e design diffusa a livello nazionale ed internazionale

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Oman Botanic Garden

Sì, l’Oman Botanic Garden è una mia creatura. Sono stato chiamato a sovrintendere ed a dirigere i lavori di costruzione chiamato dal Ministero degli Affari Reali dell’Oman ad assumere la rilevante posizione di Deputy Project Director dell’Oman Botanic Garden. E’ stata una grossa responsabilità come Direttore Capo dei lavori di realizzazione dirigere un team di 45 tra ingegneri e architetti oltre a 80 tra botanisti e landscape architects.

Fin qui ho provocato il valente ingegnere…passo ora all’uomo Nilo Domanico. Tutt’altro che cervello in fuga, Nilo so che sei attaccatissimo alla tua Calabria e che non rinneghi le tue origini: la tua famiglia e l’impegno fin da piccolo, sia nello studio che a fianco del tuo papà, persona che ha rappresentato un riferimento notevole per i tuoi valori nel lavoro e nell’impegno per la collettività.

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Seguivo il mio papà sui cantieri fin da ragazzo. Era un uomo umile, onesto e un grande lavoratore: purtroppo non aveva avuto le possibilità di studiare. Mi ha comunicato lui la passione per lo studio. La Calabria la porto nel cuore. Ancora oggi esiste una Calabria misconosciuta, fatta di paesaggi ancora intatti e di luoghi carichi di simboli che contengono le radici e i segni di una cultura ancora da conoscere.

Le tue opere in Calabria sono espressione dell’impegno nella affermazione di una Cultura in difesa dei diritti umani…Alludo al progetto a titolo gratuito del Parco intitolato a Fabiana Luzzi

L’adeguamento e l’ampliamento del parco intitolato “Fabiana Luzzi”, la giovane coriglianese vittima di femminicidio nel 2013, sono nati nata da un’idea dell’associazione “Mondidiversi onlus – centro antiviolenza Fabiana”, in sinergia con la famiglia Luzzi – Ferraro.

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Il parco è stato concepito come atto di rinascita e riscatto conseguente ad una morte tragica e per dare il chiaro segno di contrasto alla violenza sulle donne, attraverso la bellezza, la vita e la proiezione verso l’infinito, un “Giardino Senza Tempo”, con piante, fiori e alberi antichi, dominati dalle tinte pastello del rosa, del celeste e della lavanda.

“L’antico simbolismo dei quattro elementi della vita, un’armonica relazione tra gli elementi naturali, terra, acqua, fuoco ed aria, che divengono elementi architettonici/paesaggistici costitutivi ed essenziali per la creazione della Valle dell’Eden, che ha il suo cuore nel doppio infinito terracqueo che avviluppa le colline a spirale: la collina dell’acqua a settentrione, la collina del fuoco a meridione, la collina dell’aria a oriente, la collina della terra a occidente, che convergono nel crocevia dell’infinito, in vitale armonia, disvelando al cielo la sprigionata quintessenza”.

…e della valorizzazione del territorio, come Bene Comune

cms_28204/9.jpgHo completato il masterplan per la bonifica idraulica del Parco Archeologico di Sybaris, propedeutica alla “riemersione” della piu’ potente polis della Magna Grecia, sepolta a piu’ di 7 metri sottoterra a seguito del fenomeno geologico della subsidenza e sommersa da una spessa falda acquifera che fino ad ora ha reso estremamente complicato lo scavo. Credo fermamente che prima che un bene culturale diventi patrimonio dell’umanità deve diventare patrimonio della Comunità.

Si pensa alla vita in Calabria come una resistenza, o come la scelta di portare eroicamente una mancanza. Non sarebbe però il caso di cominciare a narrarne la bellezza? Oltre alle mancanze materiali, il territorio della Sibaritide deve forse confrontarsi con una mancanza, culturale, di riflessione sul proprio destino, sulla voce che le è propria? Quale forma può prendere una vita felice nella Sibaritide? Per cominciare a dare una risposta, è necessaria una riflessione sulla cultura intesa non solo come fruizione, ma anche come produzione, sui suoi luoghi: la Cultura è innanzitutto lo spazio dove la pienezza viene pensata, manifestata. L’ambizione è di cominciare a suscitare una visione condivisa delle necessità culturali del territorio.

Dunque… l’Altrove può realizzarsi Qui?

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Presentazione del Masterplan: Filippo Demma e Nilo Domanico (https://www.corrieredellacalabria.it/2022/06/18/la-mission-di-demma-e-domanico-tenere-allasciutto-il-parco-archeologico-di-sibari-video/)

La risposta a tale domanda, come spesso accade, e’ nella Storia, ed è proprio dagli eventi accaduti più di 2700 anni fa che si vuole ripartire. La rinascita o lo splendore di un territorio iniziano non quando si pongono delle condizioni materiali, ma quando queste condizioni sono accompagnate o precedute da qualcosa che si accende, che brilla. È infatti il grande problema di alcune società ricche, nelle quali queste condizioni non creano scintille, per questioni storiche, culturali, esistenziali.

Paradossalmente è proprio da qui che può partire il rilancio di una terra. Quando ci si confronta con la gravità di alcuni problemi si conclude spesso con la riflessione che tutto deve partire dall’educazione, dalla scuola, dalla cultura. Ma che significa esattamente? L’ambizione del discorso è, dunque, da un lato di dare una prima indicazione sulla direzione, di cominciare a discutere di una politica culturale del territorio. Dall’altro di cominciare a fornire un quadro concreto e organico delle necessità del territorio e della possibile organizzazione della cultura. Tale percorso è stato già magistralmente avviato, giusto 2 anni fa, con il nuovo corso del Parco Archeologico di Sibari, “incarnato” dal Direttore Filippo Demma, che oltre ad essere uno straordinario archeologo racchiude in sé la visionaria lucidità di un manager del Terzo Millennio che non sta solo dirigendo un Parco, ma sta realizzando nei fatti l’ALTROVE QUI, facendo rinascere a nuova vita il Parco Archeologico rendendolo, oltre che baricentro di una cultura fruibile al popolo, anche il centro propulsore per una nuova cultura della legalità nella nostra terra martoriata dalla mafia, rendendo di fatto Sybaris, gia’ Patrimonio dell’Umanità, anche un Patrimonio della Comunità.

Un’ultima domanda prima di salutarci a chi opera nelle città intervenendo sul loro corpo: qual è il tuo concetto di “città”?

Le nostre città? Un unico corpo, un’unica anima collettiva che deve tendere al Bene comune attraverso sogni e visioni condivise. La "polis" e’ una sorta di anima collettiva prodotta non dall’insieme dei singoli cittadini che esercitano i loro diritti, ma da da uomini che ricercano un sogno, una visione comune di crescita e di progresso, per le quali battersi come se fossimo un unico corpo, un’unica anima collettiva che deve tendere al raggiungimento del Bene Comune.

Quanto ho riportato in questo articolo è solo una parte dell’intervista. Nilo Domanico sarà ospite di Regional Radio in diretta nel mio programma Storie&Storie oggi alle 12.15 https://www.radio-italiane.it/regional-radio

Antonella Giordano

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Antonella Giordano

Il 10 novembre alle ore 17,30 viene replicata la puntata della diretta dell’intervista a Nilo Domanico al link: https://www.radio-italiane.it/regional-radio. Nei giorni a venire sarà possibile ascoltarla in podcast al link: https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/...
Commento del 18:55 09/11/2022 | Leggi articolo...



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