Mo,Trump:"Firma accordo Israele-Emirati entro 3 settimane"(Altre News)

Mo, Erdogan minaccia stop a rapporti con Emirati e ritiro ambasciatore - Mo, Pazner: "Emirati vogliono un amico in caso aggressione Iran" -

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Mo, Trump: "Firma accordo Israele-Emirati entro 3 settimane"

Fratello Trump ricoverato a New York: "È molto grave"

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Lo storico accordo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti verrà probabilmente firmato nelle prossime settimane alla Casa Bianca. Ai giornalisti Donald Trump ha descritto il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il principe della corona degli Emirati, Mohammed bin Zayed, come alleati "fantastici". "Non vedo l’ora di ospitarli alla Casa Bianca, molto presto, per la firma formale dell’accordo - ha detto il presidente - Probabilmente lo faremo nelle prossime tre settimane".

"Mettendo insieme due degli alleati più vicini e più capaci nella regione, qualcosa che era stato detto non si sarebbe potuto fare, questo accordo è un passo significativo verso un Medio Oriente con più pace, sicurezza e prosperità", ha detto Trump dalla Casa Bianca, a pochi mesi dalle elezioni presidenziali americane.

cms_18680/donald_trump_serio_afp.jpgIl fratello più giovane del presidente Donald Trump, Robert, è stato ricoverato a New York e le sue condizioni sono state definite "molto gravi" da fonti citate dall’emittente ’Abc News’. I dettagli sulle condizioni di salute di Robert Trump non sono noti. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha confermato la notizia, sottolineando che il presidente e il fratello hanno "rapporti molto buoni". "Sono appena atterrato a New York per vedere mio fratello, Robert" twitta in tarda serata il presidente americano Donald Trump. "Riprenderemo New York il 3 novembre. Ridurremo le tasse, aumenteremo le forze dell’ordine e riporteremo i bei tempi!" dice, riferendosi alle presidenziali del 3 novembre prossimo.

Mo, Erdogan minaccia stop a rapporti con Emirati e ritiro ambasciatore

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha minacciato di interrompere i rapporti diplomatici con Abu Dhabi dopo l’accordo raggiunto tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti. Citato dal sito del quotidiano Daily Sabah, Erdogan si è anche detto disposto a richiamare l’ambasciatore turco dagli Emirati e a chiudere l’ambasciata di Ankara ad Abu Dhabi.

’’Potremmo decidere di sospendere le relazioni diplomatiche con l’amministrazione di Abu Dhabi e di ritirare l’ambasciatore’’, ha dichiarato Erdogan.

La ’’Turchia è dalla parte dei palestinesi’’ e ’’non permetterà che i diritti dei palestinesi vengano violati’’, ha detto ancora Erdogan concludendo: "’Non lasceremo che la Palestina venga sconfitta’’.

Mo, Pazner: "Emirati vogliono un amico in caso aggressione Iran"

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"Gli Emirati vogliono sapere di avere un amico dalla loro parte in caso di aggressione iraniana". Raggiunto al telefono dall’Adnkronos, l’ex ambasciatore israeliano in Italia Avi Pazner, spiega lo "storico" accordo fra Israele e gli Emirati con l’interesse comune a contrastare i tentativi egemonici dell’Iran in Medio Oriente. E sottolinea che i Paesi arabi "hanno perso la pazienza" con i palestinesi e hanno più interesse a normalizzare i rapporti con Israele, piuttosto che condizionare tale sviluppo a progressi nei negoziati "che non arrivano".

"E’ un accordo storico perché é il terzo accordo di pace fra Israele e un paese arabo. Finora - spiega il diplomatico - i paesi arabi ponevano come condizione per stabilire rapporti diplomatici con Israele un accordo con i palestinesi o perlomeno un progresso. Purtroppo questo progresso adesso non c’è. Ma è molto importante che gli Emirati abbiano deciso che, malgrado non vi sia progresso, è importante per loro stabilire relazioni con Israele per ragioni strategiche, politiche ed economiche".

"Israele e gli Emirati hanno molto più interessi in comune di quanti ne abbiano i palestinesi e gli Emirati - rileva Pazner - C’è un rischio di egemonia dell’Iran in Medio Oriente" e gli "Emirati vogliono sapere di avere un amico dalla loro parte in caso di aggressione iraniana".

"E’ possibile che ci siano altri paesi arabi che vogliono stabilire relazioni con Israele, discretamente ci sono legami fra Israele e la grande maggioranza dei paesi arabi sunniti moderati - nota il diplomatico - vedono che il nemico non è Israele, Israele non minaccia nessuno, i nemici sono altri, c’è interesse a far fronte comune contro un nemico potenziale. E per questo c’è molto interesse fra i paesi della regione per normalizzare le relazioni con Israele".

"I palestinesi gridano sempre quando un paese arabo stabilisce relazioni con Israele o quando vedono che Israele mantiene buone relazioni con altri paesi arabi. Ma non sono capaci - sottolinea Pazner - di aprire un negoziato con Israele sia per la debolezza politica di Abu Mazen sia perché la metà della Palestina, nella Striscia di Gaza, è nelle mani di Hamas, che non vuole nessun accordo".

"Ora - prosegue il diplomatico - i palestinesi vedono che i paesi arabi hanno oggi più interesse a stabilire relazioni con Israele che a condizionarli ad un progresso che non arriva. I paesi arabi non hanno più tempo da aspettare. I palestinesi hanno rifiutato il piano di pace di Trump, purtroppo non c’è alcune progresso. I paesi arabi perdono la pazienza con i palestinesi, non con Israele".

Redazione

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