Meloni: "Da Conte bugia colossale e gioco tre carte"(Altre News)

Speranza: "Sacrificio non brevissimo" - Renzi: "Non possiamo chiuderci per due anni" - Salvini: "Grazie Albania" - Bonaccini: "Buoni spesa? " - Prodi:"gli olandesi a chi venderanno i tulipani?"

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Coronavirus, Meloni: "Da Conte bugia colossale e gioco tre carte"

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"Solidarietà di Fratelli d’Italia a tutti i Sindaci, chiamati a gestire una situazione esplosiva per colpa degli annunci roboanti di Conte". Lo dice Giorgia Meloni.

"Il presidente del Consiglio ha fatto credere agli italiani di aver ricoperto i Comuni di miliardi di euro ma è una bugia colossale: i 4,3 miliardi annunciati ieri sera non sono altro la liquidazione anticipata del Fondo di solidarietà comunale. Una cosa già fatta a marzo 2019, senza emergenza coronavirus -spiega la leader di FdI- Nessun intervento straordinario: parliamo di soldi già dovuti, già presenti nei bilanci comunali e impegnati dai sindaci. Un irresponsabile gioco delle tre carte fatto sulla pelle di chi è in prima linea per dare risposte ai cittadini".

Coronavirus, Speranza: "Misure allungate, sacrificio non brevissimo"

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"Sicuramente" le misure di contenimento per il coronavirus "verranno allungate e ci sarà bisogno di un sacrificio che non sarà brevissimo". Lo ha affermato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite di ’Che tempo che fa’.

"Ci sono segnali incoraggianti - ha sottolineato - però questo non basta, non è una cosa di domani. Se noi immaginassimo di bloccare queste misure commetteremmo un errore drammatico e bruceremmo quel piccolo vantaggio che stiamo provando a costruire. Vediamo la luce in fondo al tunnel, ma sbagliare i tempi ci precipiterebbe immediatamente indietro".

"Abbiamo bisogno ancora di un po’ di tempo, ma in questo tempo dobbiamo studiare il dopo, perché il dopo arriverà, i cittadini debbono sapere che questa battaglia il nostro Paese, ma più in generale l’umanità, la vincerà e quindi dobbiamo organizzarci - ha detto Speranza - Ma organizzarci ora non significa smettere immediatamente di rispettare queste regole che oggi sono fondamentali e ci hanno portato ai primi risultati".

Coronavirus, Renzi: "Non possiamo chiuderci in casa per due anni"

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’’Chi fa politica ha anche compito di prevedere il dopo’’. Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi in diretta su Facebook parlando dell’emergenza coronavirus. ’’Questo tema deve essere inserito all’ordine del giorno. Perché sennò non si mangia. Non si può morire di Covid ma neanche di fame. Non possiamo chiuderci in casa per due anni, non si reggerebbe neanche economicamente’’ ha sottolineato.

Renzi è tornato anche sulle reazioni alla sua proposta di riaprire le scuole. ’’Pericoloso? Lo capisco, sono genitore di tre figli. Ma i problemi che avremo ad aprire le scuole a maggio li avremo anche a settembre perché il Covid non scompare’’ ha affermato il leader di Italia Viva.

Per l’ex premier ’’lo screening di massa è una priorità così da gestire i dati in modo innovativo. Da quello che ci hanno detto i virologi, ed esperti, sappiamo che molte persone probabilmente hanno contratto il virus senza sintomi. Qualcuno dice che ci sta che il 10% della popolazione, e qualcuno dice il 20%, se lo sia preso senza accorgersene. Se è così vuol dire che in Italia ci sono 6 milioni di persone, 12 milioni se il 20%, che già hanno contratto il virus. Queste persone presumibilmente hanno sviluppato degli anticorpi e hanno una prospettiva di affrontare la questione in modo diverso. Quindi c’è la necessità di capire quanti sono realmente i contagiati e quindi di fare uno screening di massa’’.

’’Serve un metodo di affrontare l’emergenza coronavirus diverso. Iniziamo a pensare al domani - ha sottolineato Renzi - E’ una follia pensare di stare un anno con il reddito di cittadinanza’’. ’’Bisogna dare i soldi per cose che servono, così da poter ripartire. Diamoli ad esempio ai comuni per fare i lavori di manutenzione come le strade’’. Come politici ’’se non indichiamo la strada della ripartenza commettiamo lo stesso errore fatto nell’emergenza". Per riuscire a ripartire ’’abbiamo bisogno di una visione, di un progetto Italia’’.

Renzi propone di anticipare liquidità con garanzie dello Stato per non far morire le attività nei settori dei servizi, del turismo e della manifattura. ’’Servono proposte concrete - ha avvertito - se non si lavora non si porta a casa dei soldi. Il punto fondamentale è che noi dobbiamo avere un meccanismo immediato. Noi proponiamo che si prenda la dichiarazione dei redditi dello scorso anno e sulla base di questo la banca dia una percentuale di questo fatturato in automatico, con garanzie dello Stato. Questo permette di avere quella liquidità necessaria a non chiudere’’.

Coronavirus, Salvini: "Grazie Albania, non dimenticheremo"

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“Grazie al popolo albanese e al suo governo: inviando medici e infermieri hanno dimostrato una sensibilità e una generosità che non dimenticheremo". Lo ha sottolineato il segretario della Lega Matteo Salvini, nel corso di una telefonata al premier albanese, Edi Rama, dopo l’invio in Italia di trenta medici da parte di Tirana.

Il colloquio, cordiale, si è concluso -riferisce una nota- con la promessa di una visita di Salvini in Albania a emergenza finita. I rapporti tra i due leader sono "ottimi da anni", visto che Edi Rama anche in passato "si era sempre mostrato disponibile ad aiutare l’Italia sulla redistribuzione degli immigrati".

Coronavirus, Bonaccini: "Buoni spesa? Escludere chi ha reddito cittadinanza"

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"Qualcosa è meglio di niente. Non sono quattro miliardi ma quattrocento milioni in più che vengono dati ai Comuni, e non è vero che sono quattrocento milioni per tutta la popolazione: ci sono molti cittadini che non avranno bisogno del buono spesa, perché, per fortuna, si possono ancora permettere di poterla acquistarla da soli". Lo ha detto il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in diretta su Skytg24 rispondendo a una domanda sui fondi annunciati ieri dal governo.

"Quindi quei quattrocento milioni non sono ripartiti su oltre sessanta milioni di italiani ma sono per quelle persone, e i sindaci sono quelli più in grado di conoscere la situazione di ogni comune, che hanno bisogno di avere una mano e - sottolinea Bonaccini - tra questi credo che vanno esclusi coloro che riscuotono già il reddito di cittadinanza perché hanno già un aiuto dallo Stato. Servirà ben altro ma è certamente un fatto positivo avere qualche risorsa in più".

Prodi: "Se succede la grande crisi gli olandesi a chi venderanno i tulipani?"

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"Una grandissima parte della società ha reddito zero, bisogna pensare a come ricostruire la struttura economica del Paese, come ricostruire l’Italia quando saremo fuori da questo dramma, dobbiamo prepararlo adesso, con urgenza". Lo ha affermato Romano Prodi, ospite a ’Che tempo che fa’.

Poi, a proposito dei veti che stanno bloccando le decisioni dell’Unione europea, ha osservato: "Ma gli olandesi se succede la grande crisi a chi venderanno i tulipani?".

"E’ come la guerra, il paragone di Draghi è scientificamente giusto - ha detto Prodi - Non è la crisi del 2008 che parte dalla finanza e poi prende il resto dell’economia, prende tutti: i ristoratori e quelli che devono andare a mangiare".

In Europa, ha aggiunto, "non c’è una strategia per il futuro", ma "il gruppo di Paesi che rifiuta l’austerità per definizione è diventato molto più forte. Finalmente il pericolo è percepito. Il primo passo della Banca centrale europea ci aiuta", ma occorre una "strategia comune e un forte incentivo immediato per le imprese come stanno facendo in America: famiglie e imprese, perché è una crisi dell’offerta e una crisi della domanda".

Redazione

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