Mattarella-governo: risposte rapide per uso fondi Ue (Altre News)

Dl sicurezza, stallo su modifiche: vertice aggiornato - Dl Elezioni, voto annullato: mancava il numero legale - Renzi: "Abbiamo salvato ancora il governo" - Berlusconi: "Sì a nuova maggioranza senza spaccare centrodestra"

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Incontro Mattarella-governo: risposte rapide per uso fondi Ue

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Occorrono risposte concrete e in tempi rapidi per l’utilizzo dei fondi che arriveranno dall’Europa per favorire la ripresa economica per la crisi legata all’emergenza coronavirus. E’ quanto emerso durante l’incontro al Quirinale tra il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e i ministri Luigi Di Maio, Roberto Gualtieri, Enzo Amendola e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, in vista del Consiglio europeo di domani sul Recovery (Next generation Eu) e sul quadro finanziario pluriennale 2021-27.

Durante l’incontro è emersa soddisfazione perché le posizioni iniziali dell’Italia sugli aiuti per i singoli Paesi per la crisi legata all’emergenza coronavirus sono oggi "patrimonio comune dell’Europa", anche se c’è la consapevolezza delle residue difficoltà che vanno ancora superate in sede di negoziato.

Dl sicurezza, stallo su modifiche: vertice aggiornato

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(Giorgia Sodaro)- Ancora non c’è l’intesa sulle modifiche ai decreti sicurezza firmati dall’ex titolare del Viminale, Matteo Salvini, ma il confronto riprenderà lunedì alle 16 e sarà serrato: l’intenzione è quella di proseguire le riunioni anche tutti i giorni se sarà necessario per trovare un accordo. Nel corso del vertice di oggi, durato poco meno di due ore, che si è svolto oggi al Viminale, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha portato un suo pacchetto di proposte. L’incontro è stato però interlocutorio e soltanto lunedì i partecipanti porteranno le loro osservazioni e proposte emendative. Al tavolo erano presenti i due viceministri all’Interno Vito Crimi (M5s) e Matteo Mauri (Pd), il responsabile sicurezza del Pd, Carmelo Miceli, Davide Faraone (Iv), Federico Fornaro e Loredana De Petris (Leu). Due giorni fa il premier Giuseppe Conte aveva espresso la volontà di procedere rapidamente e dal Movimento 5 Stelle trapela l’intenzione di rimanere nel solco dei rilievi del Colle. Non della stessa idea il Pd che punta invece a fare bene più che a stringere i tempi e che insieme alle altre forze di maggioranza vorrebbe imprimere una svolta più decisa al testo.

Appena uscito dal Viminale il viceministro Matteo Mauri ha sottolineato che ’’c’è la volontà di fare il prima possibile, l’importante è fare bene, se ci vorrà più tempo non sarà un problema", spiegando che tra le ipotesi sul tavolo c’è il ritorno al sistema degli Sprar. "Penso che sia necessario avere un sistema di accoglienza diffusa sul territorio, anche per evitare problemi nel rapporto con i residenti. Questo è un lavoro in corso, vedremo con la mediazione dove si arriverà", ha sottolineato.

"Cambieranno molte cose - ha aggiunto il viceministro - il tema delle multe che era una delle osservazioni del Presidente della Repubblica. Mi sembra che una delle questioni essenziali sia che i decreti Salvini avevano tolto la protezione umanitaria e questo ha prodotto la creazione di 30mila nuovi irregolari in più. Uno degli obiettivi del ministro è reintegrare una forma di protezione che recuperi quella precedente".

A esprimere la volontà di andare oltre i rilievi del Colle è anche Carmelo Miceli, responsabile della sicurezza del Pd. "Arriviamo al tavolo su posizioni diverse - ha dichiarato - Siamo convinti che non si debba criminalizzare le Ong, piuttosto obbligarle a comunicare se e quando intervengono, anche agli Stati di bandiera per favorire la ridistribuzione dei migranti. C’è un problema oggettivo di ridistribuzione. Siamo convinti che si debba andare oltre i rilievi del Presidente della Repubblica. Sulla base del testo che abbiamo visto, con la buona volontà di tutti il risultato è possibile". Anche il capogruppo di Iv al Senato Davide Faraone avrebbe proposto una "radicale modifica" dei decreti.

Infine Federico Fornaro di Leu ha sottolineato che "il documento presentato dalla ministra non riguarda solo le osservazioni del Presidente della Repubblica, ma contiene anche una serie di proposte su altre questioni legate al decreto sicurezza e alle politiche sull’immigrazione’’. "Adesso ci vorrà tempo per analizzarle - ha concluso - Su cosa saremo intransigenti? L’immigrazione non è solo sicurezza, abbiamo sempre contestato questa associazione".

Dl Elezioni, voto annullato: mancava il numero legale

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Nella votazione di ieri al Senato sulla fiducia al dl elezioni mancava il numero legale e per questo motivo la votazione si ripeterà oggi, alle 9.30. Lo riferiscono fonti parlamentari. Si è trattato, riferiscono le fonti, di un errore tecnico, ovvero nel computo dei congedi. Si rivoterà dunque oggi in mattinata. Sono stati allertati tutti i senatori. In particolare, quelli che hanno lasciato Roma e sono tornati a casa sono stati richiamati.

"Dai conteggi che abbiamo fatto e verificato - spiegava in serata il vicepresidente del senato Roberto Calderoli - il numero legale era 150. Invece i votanti sono stati 149 e quindi non c’era il numero legale e la votazione va annullata e ripetuta. Fermo restando che se non c’è una maggioranza parlamentare a sostegno del governo vuol dire che il governo non c’è. Domani sono pronto a votare a qualsiasi ora". Poi la conferma e l’annullamento.
Il via libera del Senato con voto di fiducia era arrivato al termine di una giornata particolarmente convulsa. Il voto al provvedimento - che era passato con 145 sì, 2 contrari (Emma Bonino e Matteo Richetti) - aveva provocato le assenze per protesta del centrodestra, mentre il senatore Riccardo Nencini, pur presente, non aveva partecipato al voto. Se non convertito in legge, il provvedimento decadrà oggi.

Renzi: "Abbiamo salvato ancora il governo"

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"Al Senato abbiamo assistito a un’altra chicca di questo governo: io e Teresa Bellanova ci siamo dovuti precipitare per votare, abbiamo salvato il governo per la seconda volta di fila". Lo ha detto Matteo Renzi presentando ‘La mossa del cavallo’, il suo ultimo libro.

"Il governo stia più attento sulle procedure parlamentari e cerchi di essere più concreto. Noi abbiamo messo in quarantena le polemiche ma agiamo", ha aggiunto il leader di IV. "Con il presidente del Consiglio siamo in pace. Il commento della Boschi è perfido, dice per il momento...", aggiunge Renzi. "Oggi volano miliardi, superiamo le regole Europee. Oggi c’è la condizione per cambiare il Paese, ora o mai più", dice ancora. Dire che "riaprendo tutto si sarebbero rischiate 151mila terapie intensive" è stato come fare "terrorismo istituzionale, un tentativo di giocare la partita nella paura", afferma facendo riferimento ai modelli che ipotizzavano scenari particolarmente negativi per l’evoluzione dell’epidemia.

Berlusconi: "Sì a nuova maggioranza senza spaccare centrodestra"

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"Se ci fossero le condizioni per trovare in Parlamento una maggioranza diversa con un programma diverso, varrebbe la pena di provarci, ma a una condizione: che non sia un tentativo di spaccare il centrodestra che deve rimanere unito’’. Lo ha detto Silvio Berlusconi a ’Stasera Italia’ su Retequattro.

"Non ho avuta personale paura’’ del Covid, ’’mi sono attenuto con scrupolo alle indicazioni dei medici’’, ’’ho molta paura invece’’ perché, aggiunge Berlusconi, ’’c’è il dramma delle aziende che chiudono, di tanti che hanno perso il lavoro e si sono trovati da un giorno all’altro senza reddito. Di questo ho paura. Dobbiamo subito rimboccarci le maniche, l’Italia può farcela per ripartire. Speriamo che maggioranza e governo ci ascoltino’’.

Commentando il presidente di Confindustria, secondo il quale non ci sono più leader carismatici, Berlusconi ha affermato: ’’Forse non è più tempo perchè di leader carismatici se ne vedono ben pochi. L’ultimo che ho conosciuto ha costruito città giardino d’avanguardia, ha creato la tv commerciale in Italia, ha costruito un partito in poche settimane e ha vinto le elezioni. L’ultimo che io conosco, è insomma un signore che ha trascorso gli ultimi tempi in Provenza, ma sarà presto in Italia e il presidente Bonomi si ricrederà’’.

Redazione

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