MOSCA PRONTA A TRATTARE PER LA LIBERAZIONE DI BRITTNEY GRINER
La campionessa americana di basket è accusata di traffico di droga

Dopo che il tribunale di Khimki ha condannato la cestista Brittney Griner, stella del basket americano, a nove anni per traffico di droga, Mosca si è dichiarata disponibile a trattare con Washington la possibilità di uno scambio di prigionieri.
Lavrov, ministro russo degli Esteri, ha dichiarato: “Siamo pronti a discutere la questione, ma solo nell’ambito del canale di comunicazione concordato dai presidenti Putin e Biden”. Immediata la replica del segretario di stato americano Blinken, che ha affermato che gli Stati Uniti sono pronti ad accettare la proposta russa, rilanciando anche per la liberazione di un altro cittadino americano detenuto in Russia, Paul Whelan.
Blinken ha anche definito la condanna della cestista “ingiusta” e strumentalizzata dal governo russo che attraverso detenzioni illecite usa le persone come mezzo di scambio politico.
La donna, due volte campionessa olimpica, è stata arrestata a febbraio al suo arrivo a Mosca dopo che nel suo bagaglio è stato trovato dell’olio di cannabis.
La cestista americana si è dichiarata subito colpevole, ma ha sottolineato di non essere una trafficante di droga bensì di aver inavvertitamente portato con sé l’olio.
Subito prima della sentenza in Russia, Griner, dietro le sbarre e ammanettata, ha dichiarato: “Mi chiamano pedina politica, ma io spero che la politica resti fuori da quest’aula. Ho commesso un errore in buona fede, non avevo intenzione di infrangere la legge. Chiedo scusa alla mia squadra, alla mia famiglia. Non volevo ferire nessuno. L’unica cosa che voglio è tornare da loro”.
I legali della campionessa fanno sapere che quest’ultima versa in condizioni di totale sconforto e che sono pronti a fare appello contro la sentenza entro 10 giorni.
Non è mancato l’intervento del Presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, che ha espresso solidarietà nei confronti della donna e ha dichiarato: “La Russia detiene Brittney Griner ingiustamente. È inaccettabile e chiedo alla Russia di rilasciarla immediatamente”.
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