MESAGNE - PUGLIA -IN PROVINCIA DI BRINDISI
Comune Italiano, situato lungo la via Appia Antica

Misciàgni in dialetto salentino è un piccolo comune della provincia di Brindisi, Mesagne è tra le 24 città candidate al titolo di Capitale italiana della Cultura 2024.
Importante insediamento messapico, stando ai reperti archeologici rinvenuti nella zona, registrò in seguito stanziamenti di romani, che al nome Mesania sostituirono quello di Medianea.
Il toponimo deriva dal latino MEDIANUS, ‘che sta in mezzo’, riferito all’ubicazione dell’abitato a metà strada tra Brindisi e Oria. Devastata dalle invasioni barbariche e saracene, conobbe una temporanea ripresa economica sotto i normanni. Sul finire del XII secolo passò agli svevi, che la cedettero all’ordine dei cavalieri teutonici. Ricomprata da Federico II, che l’aggregò al principato di Taranto, su cui regnava il figlio Manfredi, verso la metà del Duecento fu distrutta da quest’ultimo, per essersi schierata con i guelfi contro i ghibellini.
Ricostruita dagli angioini, fino alla seconda metà del XV secolo appartenne ai principi Orsini del Balzo. Feudatari successivi furono i Beltrano, gli Albricci, i De Angelis, i Barretta e gli Imperiali. Capoluogo di distretto nel periodo napoleonico, partecipò ai fermenti risorgimentali, duramente repressi dalla polizia borbonica.
Dopo l’unità d’Italia fu coinvolta nelle vicende del resto della penisola.
Tra i monumenti spiccano: il castello normanno-svevo, le cui origini risalgono al secolo XI ma più volte rimaneggiato; le porte Grande e Nuova; il teatro comunale, della fine dell’Ottocento; la parrocchiale, ricostruita nel XVII secolo; i santuari del Carmine e di Mater Domini; il tempietto bizantino di S. Lorenzo; le chiese di Sant’Anna, Santa Maria in Bethlem (con l’annesso ex convento dei padri celestini), Santa Maria di Loreto, Santa Maria di Stigliano, della Santissima Annunziata, dell’Immacolata, della Misericordia e dei Santi Cosimo e Damiano.
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