MES, MELONI:"ITALIA NON VI ACCEDE, FIRMO COL SANGUE"

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Il Mes? "L’Italia non accede finché conto qualcosa, lo posso firmare col sangue". assicura il premier Giorgia Meloni, parlando a Porta a Porta.

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La ratifica della riforma del Mes "non è un grande tema, ne discuterà il Parlamento. Se siamo gli unici che non approvano la riforma blocchiamo gli altri", sottolinea poi Meloni. In ogni caso, assicura la leader di Fdi, l’Italia non aderirà al meccanismo europeo di stabilità.

Rdc

cms_28803/download.jpgSul reddito di cittadinanza, secondo il premier, "sono state dette molte bugie: lasciamo la massima tutela a tutti coloro che non possono lavorare, agli over 60 e a chi è senza reddito e ha minori a carico", dice. "Sono convinta che uno Stato giusto non mette sullo stesso piano dell’assistenzialismo chi può lavorare e chi non può", aggiunge Meloni.

Riformeremo tutta la materia del reddito di cittadinanza. Vi pare normale che non ci sia il vincolo, per i percettori, di risiedere sul territorio nazionale?", chiede.

Pos

cms_28803/pagamenti-pos.jpg"Sono certa del fatto che non sia giusto imporre agli esercenti di accettare pagamenti per importi molto, molto bassi", risponde la premier interpellata sul tema dei pagamenti con il Pos.

"Abbiamo fatto un emendamento perché ci sia una moral suasion sugli attori di questa vicenda, affinché si mettano d’accordo per azzerare le commissioni al di sotto di determinati importi. Se questo non accadrà, posso considerare quelle commissioni un extra-gettito e utilizzarle per aiutare gli esercenti", aggiunge.

Migranti

cms_28803/2_1671764263.jpg"In questi anni abbiamo confuso due materie che non c’entravano nulla l’una con l’altra, il tema dei profughi e quello dell’immigrazione. Abbiamo penalizzato chi voleva rispettare le regole e voleva lavorare qui.

Quelli che accogliamo noi sono, molto più banalmente, quelli che hanno i soldi da dare agli scafisti. Non credo che questo sia un modo intelligente di gestire il tema dei profughi e dell’immigrazione", afferma. "Le partenze vanno fermate, bisogna difendere i confini esterni della Ue", rimarca Meloni.

"Dobbiamo europeizzare quello che ha fatto la Spagna, che ha aperto i Consolati in Africa" per vagliare le richieste d’asilo, suggerisce la presidente del Consiglio.

Ucraina

cms_28803/bandiera-ucraina-italia.jpgPer quanto riguarda la guerra Ucraina-Russia "l’Italia ha fatto quello che doveva fare e continuerà a fare quello che deve fare". "Oggi la pace in Europa non è più scontata, la nostra libertà non è più scontata, basta arrivare poco lontano da qui per vederlo, siamo in Europa non siamo in un posto così distante, noi abbiamo la consapevolezza di dover difendere l’ordine internazionale al quale eravamo abituati e che non è più scontato".

"Chi conosce la geopolitica un po’ più di certi dibattiti che a volte sento, sa benissimo e capisce benissimo come dietro il conflitto in Ucraina c’è in realtà un conflitto che ha dimensioni molto più ampie, che non coinvolge solamente l’Ucraina e la Russia".

"E’ fondamentale la chiarezza e la fermezza con la quale l’Italia si è schierata nel conflitto ucraino fin dall’inizio, senza tentamenti, la stella polare del nostro impegno rimane la ricerca del dialogo la cessazione delle ostilità".

"Intorno a noi il mondo sta cambiando, tutto sta cambiando, cose che noi davamo per certe, consapevolezze che ritenevamo fossero così non sono più tali, e cose che sono state raccontate in un modo si sono rivelate in un altro"

Quando andrò a Kiev? "Vorrei fare questo viaggio nei primi mesi del prossimo anno", dice il presidente del Consiglio. "Devo sentire Zelensky, i nostri uffici diplomatici sono in contatto per sentirci prima di Natale. Voglio fare gli auguri al popolo ucraino, particolarmente in questo momento: questo è il periodo in cui tutte le culture del mondo celebrano la luce, e loro vivono al buio", aggiunge la leader di Fdi.

Alice My

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