MARADONA,SCONTRI E DISORDINI:FERETRO TRASFERITO AL CIMITERO

A Napoli corteo in strada e fumogeni al San Paolo

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Il feretro di Diego Armando Maradona è stato caricato su un carro funebre per essere trasferito al cimitero di Bella Vista, a 35 chilometri da Buenos Aires, dove è stato sepolto. Lo riferiscono i media argentini spiegando che la decisione di non ricorrere all’elicottero per il trasporto del feretro è stata prosa dopo la valutazione delle condizioni di sicurezza.

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Per espresso desiderio della famiglia, riferiscono i media argentini, i funerali di Diego Maradona si svolgeranno in forma privata. El Pibe riposerà accanto alle spoglie dei suoi genitori, Tota e Diego, morti rispettivamente nel 2011 e nel 2015.

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Al passaggio del corteo, alcuni tifosi sono corsi dietro il carro funebre, hanno applaudito e pianto, altri hanno cantato l’inno dell’Argentina in suo onore, altri ancora cercano di toccare il feretro e scattano fotografie.

Nuovi scontri tra la polizia argentina e i tifosi si sono registrati a Plaza de Mayo, a Buenos Aires. Lo riportano i media argentini, spiegando che la famiglia ha revocato la decisione di estendere fino alle 19 (ora locale) la camera ardente. Gli agenti hanno sparato proiettili di gomma e usato gli idranti contro i tifosi, che hanno lanciato sassi, bottiglie e altri oggetti contro gli agenti.

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La tensione ha cominciato a crescere verso le 14, man mano che si avvicinava l’orario di chiusura al pubblico per l’ultimo saluto prolungato fino alle 19. In migliaia dalle 6 del mattino si sono recati oggi in pellegrinaggio nella sede di Plaza de Mayo per salutare il Pibe de oro. I tifosi sono arrivati ad abbattere le transenne poste attorno alla Casa Rosada, lanciando pietre, bottiglie e altri oggetti contro la polizia. E gli agenti hanno reagito con proiettili di gomma ed effettuando arresti.

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Sul feretro del Pibe de è stata aggiunta anche la maglia numero 10 del Napoli oltre a quelle della Nazionale argentina e del Boca Juniors.

Napoli saluta il suo capitano

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Un centinaio di fumogeni rossi accesi nello stesso momento intorno allo stadio San Paolo. Così gli ultras della Curva B, storico settore del tifo organizzato napoletano, hanno omaggiato Diego Armando Maradona, capitano del Napoli dal 1984 al 1991, morto a 60 anni. L’accensione simultanea dei fumogeni è avvenuta alle 18.30 in uno ’show’ che non ha minimamente rispettato i parametri delle misure anticovid: assembramenti, niente distanziamento, folla accalcata.

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L’iniziativa è partita dal piazzale antistante la Curva B, meta da ieri pomeriggio del "pellegrinaggio" di tifosi del Napoli che sono arrivati da tutti i quartieri della città per lasciare, ai piedi di un enorme striscione biancazzurro con il volto di Maradona e la scritta "The King", chi una sciarpa, chi una maglia, ma anche fiori, candele e bigliettini. Insieme all’accensione dei fumogeni è partito il coro "Ho visto Maradona".

(fonte AdnKronos - foto dal web)

Redazione

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